Benessere e nutrizione: le novità delle startup italiane in mostra al CES
di Alberto Falchi pubblicata il 06 Gennaio 2023, alle 09:31 nel canale StartupUn quinto delle 50 startup che ITA ha portato al CES sono al lavoro su progetti relativi ai settori del benessere e dell’alimentazione. Soluzioni per l’igiene dentale, dispositivi indossabili per facilitare la riabilitazione, macchinari evoluti per automatizzare la preparazione dei cibi e molto altro
La missione italiana delle startup al CES prosegue anche nel 2023, supportata dagli sforzi di ITA (Italian Trade Agency) e Area Science Park, con quest’ultima che si è occupata anche della formazione e dell’accelerazione di alcune delle realtà presenti all’evento di Las Vegas. In questa sede, approfondiamo le imprese innovative che hanno sviluppato soluzioni per il benessere e il settore dell’alimentazione. Se alcune sono imprese già note, dato che già hanno partecipato alla missione italiana nei precedenti anni, altre presenziano per la prima volta al CES.
Haura, il robot che cucina al tuo posto
I robot per la cucina non sono una novità e sono in giro da una vita. Negli ultimi anni, però, complice anche un crescente interesse per la cucina da parte del grande pubblico, si sono diffusi dispositivi più evoluti, in grado di svolgere un numero maggiore di compiti ma soprattutto di automatizzare molte delle operazioni necessarie alla preparazione di un pasto: pensiamo per esempio al famoso Bimby. Il robot di Haura è un'ulteriore evoluzione di questo concetto, e promette di ridurre ulteriormente l’intervento umano, risultando adattoanche a chi proprio non ci sa fare fra i fornelli. Grazie alle Food Application basterà inserire gli ingredienti e Haura si preoccuperà di fare tutto il resto: tagliarli, scaldarli, mescolarli, impastarli. Non prepara solo cibo, tra l’altro, ma permette anche di agitare, shakerare e mescolare liquidi, così da realizzare cocktail degni di un barman. E, addirittura, di preparare creme cosmetiche partendo da prodotti naturali.
EZRize, la “workstation” ergonomica che fa anche da borsa per il notebook
L’azienda bergamasca HumanFactorX ha mostrato al CES, nell’area dedicata alle startup, EZRize, un dispositivo ergonomico per appoggiare il notebook sulla scrivania e poterlo così alzare e angolare al meglio, in modo da garantire a chi lo utilizza una corretta postura. Un gadget apparentemente semplicissimo, che per certi versi ricorda una versione in miniatura dei tavolini da picnic che si usavano negli anni 80, ma anche molto comodo da utilizzare ed estremamente leggero, tanto che svolge anche le funzioni di borsa per il trasporto del computer portatile.
Con MyLab di LightScience le analisi del sangue si fanno in casa
LightScience è una startup di Como che sta sviluppando MyLab, un dispositivo che permetterà di semplificare le analisi del sangue, evitando o quantomeno riducendo notevolmente la necessità di test di laboratorio. MyLab sfrutta la tecnologia NIRS (Near-infrared spectroscopy) per analizzare i campioni di sangue, “bombardandoli” con una radiazione ottica nella banda infrarossa (fra i 700 e i 950 nanometri), totalmente sicura. I vantaggi sono numerosi: le analisi sono molto più veloci da svolgere e non sono necessari reagenti chimici o solventi, rendendo così le analisi più economiche, meno pericolose e meno inquinanti. Il progetto non è nuovo, e l’avevamo già visto in occasione delle precedenti edizioni del CES: il dispositivo è infatti stato sviluppato come risposta alla pandemia, per consentire di effettuare screening di massa rapidamente e limitando il più possibile gli spostamenti.
La poltrona multisensoriale Maenne
Maenne è un sistema di trattamento multisensoriale realizzato dall’omonima startup marchigiana, che si è ispirata a discipline orientali come ayurveda e agopuntura per il suo sviluppo. Come spiegano i progettisti in maniera un po’ esoterica, consente di “riportare all’equilibrio energetico i meridiani e i vasi di agopuntura, i chakra, i sistemi funzionali del nostro organismo e, infine, gli organi stessi”. L’obiettivo è ambizioso e anche un po’ astruso: “ottenere la completa sincronia armonica cellulare nel nostro organismo”. Ma, specificano i responsabili del progetto, non è un trattamento medico e in alcun modo non sostituisce percorsi terapeutici. Ma di cosa si tratta, in pratica? Una poltrona che emette vibrazioni sonore, tattili e luminose. Volendo, è possibile anche completare l’esperienza aggiungendo delle fragranze, così da stimolare anche l’olfatto.
Q-Walk, il dispositivo indossabile per la riabilitazione al camminamento
QuicklyPro è una startup di Bergamo che ha sviluppato Q-Walk, un dispositivo medico di classe 1 per la riabilitazione al cammino. Una sorta di tutore intelligente, che riduce i disturbi del cammino e accelera i tempi di recupero. Tramite la sua app consente di vedere i dati relativi al recupero e grazie alla luce proiettata sul pavimento offre indicazioni visive per migliorare la camminata e facilitare il processo di riabilitazione. È possibile regolare la distanza di proiezione, così da trovare il passo ideale per ogni utilizzatore. Q-Walk è coperto da due brevetti e gli sviluppatori sono al lavoro sulla pubblicazione di ulteriori trial clinici.
Ridurre l’inquinamento domestico con Radoff Life
Raddoff Life è un dispositivo IoT intelligente pensato per migliorare la qualità dell’aria negli interni. Lo sviluppa la startup Raddoff, con sede a Sassari, che ha brevettato un sistema per abbattere gas radon, polveri sottili, anidride carbonica e composti organici volatili in ambienti chiusi fino a 70 mq. Il dispositivo tiene sotto controllo la qualità dell’aria grazie a sensori in grado di rilevare temperatura, pressione, umidità, polveri sottili fino a 0.1 micron, composti organici volatili, anidride carbonica e gas radon. Il Radoff Sensor di cui è dotato, infine, rileva anche la presenza di tale gas, con un tempo di risposta minore rispetto ad altri sensori presenti sul mercato. Se i valori rilevati superano una soglia limite, Raddoff Life inizia la sua opera di bonifica dell’aria, completandola non appena sono tornati su livelli sotto i limiti di guardia.
S1 Air Nebulizer, per sanificare gli ambienti
La startup romana Sensosan ha mostrato al CES S1 Air Nebulizer, un dispositivo intelligente che sanifica costantemente l’aria negli ambienti chiusi. Quello che all’apparenza sembra uno smart speaker è in realtà un dispositivo che monitora la qualità dell’aria, controllando la concentrazione di CO2, l’umidità e la temperatura: quando i parametri sono al di fuori dei valori suggeriti, inizia a sanificare l’ambiente nebulizzando sostanze per migliorare la qualità dell’ambiente. Lo fa costantemente, in autonomia, senza richiedere intervento umano, e può sanificare stanze di dimensioni massime di 50 metri quadri. È una soluzione indicata soprattutto per alberghi, strutture di accoglienza e aziende, che potranno risparmiare tempo e denaro automatizzando i processi di igienizzazione dei locali, ma nessuno vieta di installarlo in casa propria.
TooA: la “Nespresso” del gelato
TooA è una realtà di Ancona che ha realizzato un macchinario per realizzare il gelato istantaneo in casa. Detta così non sembra una grande novità ma, a differenza di altri prodotti simili, il dispositivo di TooA non richiede l’uso di refrigeratori. Il concetto è molto simile a quello che ha portato al successo delle macchine del caffè di Nespresso: un macchinario semplicissimo da usare nel quale inserire un contenitore riempito con le essenze monodose (vendute sempre da TooA) necessarie per fare il gelato. In pochi minuti sarà possibile gustare il prodotto finito, senza dover raffreddare gli ingredienti in alcuna fase del procedimento. Il macchinario è disponibile in tre differenti colori ed è già possibile acquistare vari tipi di gelati, incluse preparazioni adatte ai vegani.
Take a Breath, il purificatore d’aria portatile
La qualità dell’aria è un tema caldo come possiamo vedere anche da questo CES: ben 3 startup su 50 provenienti dall’Italia hanno portato qui soluzioni per migliorarla. La soluzione di Vision Lab però è differente. Non si tratta infatti di un dispositivo per interni, ma di una sorta di maschera per esterni, chiamata Take a Breath ("prendi un respiro", in italiano). È basata sulla tecnologia Twin Flow System: una sorta di visiera che offre protezione da agenti chimici e biologici e riduce il potenziale contatto dei droplet con bocca, naso e occhi, riducendo cosi i rischi di contagio quando ci si trova in pubblico. Speciali filtri ripuliscono infine l’aria che si respira grazie ai filtri per particelle PM10, PM5 e PM2,5, oltre che a filtri attivi a carboni, per proteggere dal benzene e derivati (utile quando si passeggia in vie molto trafficate). Quello che lo distingue da altre soluzioni è l’ergonomia, oltre che la protezione totale, anche mentre non si può indossare una maschera, per esempio durante i pasti.
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