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PLAI: l’acceleratore del Gruppo Mondadori è diverso dagli altri

di pubblicata il , alle 16:21 nel canale Startup PLAI: l’acceleratore del Gruppo Mondadori è diverso dagli altri

PLAI nasce per esplorare le potenzialità dell’IA generativa, vista come una tecnologia che incide sui processi di tutta la catena del valore dei settori in cui opera il Gruppo Mondadori. Due gli obiettivi: sondare le opportunità trasformative della GenAI e far evolvere l’ecosistema delle startup italiane

 

Le startup cambiano e l’ecosistema che le supporta deve adattarsi. O forse è il contrario, perché se è vero che le startup restano il motore dell’innovazione, d’altro canto le aziende che investono sulle startup hanno degli obiettivi diversi, non sempre legati esclusivamente al ritorno economico.

È in questo contesto che nasce PLAI, l’acceleratore di startup fondato dal Gruppo Mondadori e guidato da Stefano Argiolas, che di startup ne ha fondate diverse e quindi ha un’esperienza diretta su cosa sia necessario per renderle sostenibili.

PLAI nasce con l’intento di esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa, vista come una tecnologia disruptive che incide, primariamente, sui processi di tutta la catena del valore dei settori in cui opera il Gruppo Mondadori. La finalità di PLAI è quindi duplice: sondare le opportunità trasformative dell’IA generativa e, al tempo stesso, far evolvere l’ecosistema delle startup italiane.

“Abbiamo immaginato PLAI come un motore di trasformazione, non solo per il Gruppo Mondadori, ma per l’intero ecosistema delle startup. L’intelligenza artificiale generativa non è una tecnologia qualsiasi: è qualcosa che può ridefinire il modo in cui pensiamo ai modelli di business e alle strategie aziendali,” spiega Argiolas, evidenziando come questo progetto rappresenti molto più di un semplice investimento finanziario.

Un acceleratore che punta al valore, non solo ai numeri

Stefano Argiolas

Il primo elemento distintivo di PLAI è il suo modello di accelerazione, pensato per creare un valore sostenibile a lungo termine. Contrariamente ai programmi tradizionali, dove il ritorno economico rappresenta spesso l’unico obiettivo, il Gruppo Mondadori ha deciso di adottare un approccio diverso. Le startup selezionate ricevono un investimento iniziale di 100.000 euro, ma quello che veramente fa la differenza è l’accesso a una rete strategica che include formazione, mentorship e, soprattutto, collaborazione diretta con le divisioni aziendali del Gruppo.

“Il nostro scopo non è semplicemente finanziare progetti, ma offrire alle startup gli strumenti per crescere e sperimentare in modo sostenibile. Non abbiamo un obiettivo di ritorno economico immediato: ciò che ci interessa è costruire un ecosistema valoriale, dove il Gruppo Mondadori e le startup possano trarre vantaggio reciproco,” sottolinea Argiolas.

Il risultato di questo approccio si è visto già nei primi mesi. PLAI ha attirato oltre 500 candidature in soli 60 giorni, un numero straordinario rispetto alla media di altri programmi simili. Questo successo dimostra come la possibilità di lavorare con un player consolidato come il Gruppo Mondadori sia percepita come una grande opportunità, essendo anche molto concreta la prospettiva di integrare le startup di successo nei suoi processi.

I pilastri strategici di PLAI: education, editoria, media e retail

Per rendere ancora più efficace la sua azione, PLAI ha scelto di focalizzarsi su quattro aree strategiche in cui il Gruppo Mondadori è già leader: education, editoria, media digitali e retail. Questa verticalizzazione consente di massimizzare l’impatto delle soluzioni proposte dalle startup, rendendo il programma non solo innovativo, ma anche altamente rilevante per le attività del Gruppo.

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“Abbiamo individuato questi settori perché rappresentano aree dove l’AI generativa può avere un impatto trasformativo e dove noi, come Gruppo Mondadori, possiamo offrire tutti gli strumenti ed il know-how per un’accelerazione effettiva. Non si tratta solo di migliorare processi esistenti, ma di ripensarli completamente,” spiega Argiolas.

Non mancano le applicazioni più immediate in settori come il digital advertising, dove le startup selezionate stanno già collaborando con Mondadori Media per ottimizzare le campagne pubblicitarie grazie a modelli predittivi basati sull’intelligenza artificiale. Anche in questo ambito, le tecnologie sviluppate dalle startup supportate da PLAI stanno dimostrando il loro valore, con soluzioni che migliorano la gestione del magazzino e ottimizzano la disponibilità dei prodotti nei punti vendita.

Un ecosistema di partner globali e un playground per l’innovazione

Uno degli aspetti più interessanti di PLAI è la rete di partner strategici che è stata costruita attorno al progetto. Tra questi figurano nomi di spicco come Startupbootcamp, I3P, Fastweb, Group M, Multiversity, AWS PWC, Codemotion, Datapizza e Startup italia. Questo network non solo amplifica le opportunità per le startup, ma rafforza il posizionamento del Gruppo Mondadori come leader nell’innovazione.

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“Abbiamo voluto creare un playground per l’innovazione, dove le startup possano confrontarsi con grandi player del mercato e sviluppare soluzioni che abbiano un impatto concreto. La collaborazione con partner esterni ci consente di superare i confini aziendali e di esplorare nuovi orizzonti,” spiega Argiolas, sottolineando come la forza di PLAI risieda nella sua capacità di mettere in relazione mondi diversi.

L’approccio del Gruppo Mondadori non si limita a un programma di accelerazione: PLAI è anche un laboratorio per esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale in settori che vanno oltre l’ambito strettamente tecnologico. Il prossimo passo sarà il Demo Day, previsto per febbraio 2025, dove le startup del primo batch presenteranno i risultati raggiunti a una platea di investitori e stakeholder.

“Il Demo Day sarà una tappa fondamentale, non solo per le startup, ma anche per il Gruppo Mondadori, che potrà dimostrare il valore di questa iniziativa a tutto il sistema dell’innovazione italiana,” conclude Argiolas.

PLAI segue un approccio decisamente interessante perché si modificano non tanto le modalità con cui un acceleratore supporta le startup, ma le motivazioni stesse che sono alla base di tutte le iniziative promosse. C’è una grande attenzione alla sostenibilità economica delle startup, ma l’obiettivo non è un ritorno economico immediato per PLAI. Ci si concentra sull’intelligenza artificiale generativa, vista come elemento di forte discontinuità con il passato, e sulle sue implicazioni per il Gruppo Mondadori. Il mix di competenze e questa visione strategica rendono PLAI un progetto diverso dagli altri e con davvero grandi potenzialità.

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