Facebook at Work, il social network diventa strumento di collaborazione aziendale

Facebook at Work, il social network diventa strumento di collaborazione aziendale

E' partita la fase di test di Facebook at Work, la versione aziendale del popolare social network che permetterà agli impiegati di un azienda di collaborare e comunicare con la stessa esperienza d'uso della piattaforma pubblica

di pubblicata il , alle 15:18 nel canale TLC e Mobile
 

Facebook ha dato il via alla fase di test di Facebook at Work, progetto del quale abbiamo avuto modo di anticipare alcuni dettagli negli scorsi mesi in questa notizia, tramite una serie di aziende pilota selezionate. L'app sarà resa visibile su App Store e e Play Store ma scaricabile solamente per i partner del progetto di test.

Facebook at Work è un'esperienza separata dalla piattaforma originaria e offre agli impiegati di un azienda la possibilità di collaborare, connettendosi tra loro, grazie all'impiego degli strumenti Facebook già noti anche al grande pubblico, come i Gruppi, il News Feed, i messaggi e il calendario eventi. I colleghi potranno quindi restare in contatto tra loro esattamente con la stessa esperienza d'uso che si può provare sul social network.

Facebook at Work è però un servizio ideato in maniera esplicita per l'impiego all'interno delle aziende e per questo motivo le informazioni degli impiegati che fanno uso di Facebook at Work sono al sicuro, riservate e separate dal profilo Facebook personale e privato, mancando tutta la parte di tracciamento delle attività dell'utente che Facebook normalmente opera sul social network pubblico. Le informazioni che vengono condivise tra colleghi ed impiegati di un'azienda sono accessibili esclusivamente al personale dell'azienda stessa. Facebook at Work è inoltre libero da inserzioni e annunci pubblicitari.

Maggiori dettagli sul nuovo servizio (come ad esempio i costi ed il modello di business, che dovrebbe essere basato su un sistema ad abbonamento, mancando in toto i proventi della pubblicità) saranno disponibili nel prossimo futuro, una volta terminata la fase di test che avrà permesso di definire più adeguatamente le caratteristiche di Facebook at Work.

10 Commenti
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DanieleG15 Gennaio 2015, 15:52 #1
Inutile come ogni suo predecessore.
Qui da noi hanno provato a proporre Yammer, ce n'è uno che lo usa (quello che l'ha proposto), ed è lì che si risponde da solo. Anche le funzioni social di sharepoint meriterebbero un discorsino...
Social network e lavoro non sono conciliabili, e non lo saranno mai.
Simonex8415 Gennaio 2015, 16:32 #2
beh se ci vuoi provare con una collega potrebbe avere qualche utilità
cagnaluia15 Gennaio 2015, 16:54 #3
Originariamente inviato da: DanieleG
Inutile come ogni suo predecessore.
Qui da noi hanno provato a proporre Yammer, ce n'è uno che lo usa (quello che l'ha proposto), ed è lì che si risponde da solo. Anche le funzioni social di sharepoint meriterebbero un discorsino...
Social network e lavoro non sono conciliabili, e non lo saranno mai.


Yammer l'ho provato anch io.. e dismesso. E' un calderone senza capo ne coda.
Per ora.

Potrebbe andar bene come motore per commentare file e progetti in sharepoint ma siamo ancora lontani..
Cappej15 Gennaio 2015, 17:20 #4
Certo, certo... un social SOLO per PROFESSIONISTI.... Certo...
Tasslehoff16 Gennaio 2015, 01:15 #5
In realtà prodotti del genere che funzionano ci sono, ovviamente vanno usati altrimenti è palese che appaiano come strumenti vuoti e inutili.
IBM Connections ad esempio è molto ben fatto, però è ovvio che si deve partire da un obbiettivo ben preciso e non un vago "social aziendale". E' il concetto in se che non ha molto senso, già una intranet è un servizio che per molti versi può generare una comunità aziendale, per scambiarsi informazioni, contatti, documentazione e tanto altro.
Da questo punto di vista Connections è un ottimo strumento, ci si fanno delle ottime intranet ed è fortemente integrato con gli altri strumenti di messaging (ovviamente IBM).

Poi non dimentichiamoci che ormai la "bolla cloud" è scoppiata da un pezzo e le azienda sono pian piano rinsavite, per cui il fatto che un software del genere sia installabile e hostabile in casa è un vantaggio non indifferente.
SuperLory16 Gennaio 2015, 07:41 #6
il fatto e' che in un ambiente di lavoro ti mandi le email, punto. Poi se 3 dei tuoi 50 colleghi sono anche persone che frequenti al di fuori con quelli ti mandi i messaggini su whatsapp e le richieste per Pirate kings su Facebook. Chi azz vuole usare un ulteriore "social" per scriversi cose del tipo "chi e' andato a defecare al terzo piano e non ha tirato l'acqua ?" ???
Tasslehoff16 Gennaio 2015, 15:02 #7
Originariamente inviato da: SuperLory
il fatto e' che in un ambiente di lavoro ti mandi le email, punto. Poi se 3 dei tuoi 50 colleghi sono anche persone che frequenti al di fuori con quelli ti mandi i messaggini su whatsapp e le richieste per Pirate kings su Facebook. Chi azz vuole usare un ulteriore "social" per scriversi cose del tipo "chi e' andato a defecare al terzo piano e non ha tirato l'acqua ?" ???
Scusa ma quelle che citi sono attività frutto dell'abuso di servizi di social networking che normalmente fa la gente al di fuori di un ambito lavorativo.
Come ho detto il concetto di "social" in azienda è più simile a quello di una intranet estesa; in un'ottica di questo tipo il sapere "chi è andato a defecare e non ha tirato l'acqua" è una cosa irrilevante e inutile.

Semmai uno strumento del genere serve per condividere contatti (una sorta di indirizzario condiviso), scambiare documentazione sui progetti (documentale), scambiare informazioni operative (wiki o simili), instant messaging, il tutto integrato con i servizi di groupware esistenti (es posta elettronica, todo, calendari etc etc).

Non è niente di nuovo, da sempre le intranet dovrebbero fare queste cose, solo che raramente vengono sviluppate per farle tutte e farle bene.
Servizi di questo tipo (e mi riferisco al modello Connections ovviamente, non certo quello di Facebook) servono a fare tutto con un unico prodotto ben integrato con il resto dell'infrastruttura.
cagnaluia16 Gennaio 2015, 18:28 #8
Delle varie "intranet" pronte all'uso io vedo ancora tutto molto ostico e disaggregato.
Nel senso che mi piacerebbe uno strumento facile da utilizzare/config/manutentere per chi non è un developer 24h, bensì un poweruser come me.
E con dietro un team di sviluppo creativo e sveglio.

Sharepoint potrebbe essere interessante ma è anche un pachiderma difficile e dall'usabilità ancora pessima e ingarbugliata. Anzi peggiorata nel frontend dai predecessore 2010.

Conosco Connections solo di nome, e da qualche immagine online mi era parso interessante. Peccato non poterlo approfondire.

etcetc
SuperLory17 Gennaio 2015, 11:03 #9
Originariamente inviato da: Tasslehoff

Semmai uno strumento del genere serve per condividere contatti (una sorta di indirizzario condiviso), scambiare documentazione sui progetti (documentale), scambiare informazioni operative (wiki o simili), instant messaging, il tutto integrato con i servizi di groupware esistenti (es posta elettronica, todo, calendari etc etc).


contatti > exchange
scambio documenti > cartella progetti condivisa
info /wiki > cartella references condivisa
im >ce n'è sicuramente già uno in uso in ogni compagnia

questo è quanto capita nel 97% dei casi..poi ci sarà un 2% che ha bisogno di altro... e un 1% che non ne ha bisogno..
Tasslehoff17 Gennaio 2015, 14:01 #10
Originariamente inviato da: SuperLory
contatti > exchange
scambio documenti > cartella progetti condivisa
info /wiki > cartella references condivisa
im >ce n'è sicuramente già uno in uso in ogni compagnia

questo è quanto capita nel 97% dei casi..poi ci sarà un 2% che ha bisogno di altro... e un 1% che non ne ha bisogno..
Ma a quale prodotto ti riferisci?

All'alba del terzo millennio poi pensare di gestire un gruppo di lavoro (anche piccolo) a suon di condivisioni di rete trovo che sia assurdo per non dire peggio.
Questo sia dal punto di vista della sicurezza (es uno si becca un ransomware e devasta il lavoro di tutti), della operatività spicciola (come faccio a recuperare la versione precedente di questo documento? Chi ha modificato cosa?) e della gestione dei gruppi di lavoro (es acl).

Sei così sicuro che di servizi di instant messaging ce ne sia già uno in uso in ogni compagnia?
Mi auguro che non ti riferisca a Whatsapp installato sugli smartphone di ogni dipendente o a Skype/Google Talk...
Io di aziende con un servizio di instant messaging vero, strutturato e magari integrato con altro (es telefonia e groupware) ne ho viste gran poche.

97% dei casi dici?
Prendiamo un caso tipico e banale, secondo te le aziende anche con poche centinaia di dipendenti (e ce ne sono tante anche in Italia) come gestiscono anche solo i servizi ai dipendenti?
Tutto via mail? Cedolini, permessi, malattie, comunicazioni interne, etc etc...
Una azienda che ha anche soltanto un reparto tecnico dove può custodire i file su cui lavora e dei vari progetti? Su una condivisione di rete?
Come si gestisce una anagrafica aziendale? Condividendo contatti tra utenti singoli?
E la gestione dei progetti? Gantt, scadenze, etc etc? Con file di project (software che magari buona parte dei collaboratori non ha nemmeno installato?) condiviso via mail o condivisione di rete?

Siamo realisti, va bene che l'Italia è piena di piccole e piccolissime aziende che lavorano male e sono organizzate anche peggio, però da qui a pensare che quello sia l'unico scenario possibile ce ne passa...

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