Wifi.italia.it: il nuovo progetto per la connessione gratis è per ora un flop
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 23 Luglio 2017, alle 09:31 nel canale TLC e MobileIl nuovo progetto lanciato dalle istituzioni che si pone l'obbiettivo di consentire agli utenti di connettersi liberamente in qualsiasi città italiana sembra non avere avuto il successo previsto almeno nei primi giorni. Pochi i Wi-Fi gratuiti.
Il progetto è di quelli ambiziosi ma anche importanti se realmente portato a termine. Parliamo del Wifi.italia.it lanciato qualche giorno fa dal Ministero dello Sviluppo economico (MISE), dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo (Mibact) che ha come obiettivo quello di promuovere il Wi-Fi gratuito nelle città italiane permettendo a tutti i cittadini di navigare liberamente e senza costi.
Sulla carta un sistema davvero interessante che può essere utilizzato in modo semplice ed intuitivo grazie al download di un'applicazione per iOS ed Android e al collegamento con hotspot in giro per le città italiane. Il lancio del servizio però non sembra essere stato molto soddisfacente con solo cinque comuni aderenti quali Roma, Milano, Prato, Firenze e Trento che dunque risultano decisamente pochi rispetto al totale e soprattutto alle previsioni.
Questa però non è l'unica questione che rende ancora poco utilizzabile il servizio. In effetti anche l'applicazione, nelle città e nelle regioni in cui è previsto, non funziona poi così bene. Difficile trovare un punto di aggancio della rete e dei router per le connessioni come anche basso il raggio di funzionamento delle connessioni che se non vicine non permettono di connettersi e dunque funzionare. Oltretutto i punti previsti per la connessione libera sono al momento decisamente pochi ed è palese che la mancanza degli hotspot non possa permettere agli utenti connessioni in ogni luogo come invece era nei piani del progetto.
Dalle prime prove effettuate sul campo si scopre come i punti di connessione consentano un raggio di azione decisamente corto e che gli utenti abbiano la necessità di trovarsi nelle vicinanze dell'hotspot per riuscire a navigare ad una velocità almeno decente. Parlando poi della velocità di navigazione si scopre come la stessa sia ancora decisamente bassa e che se la mole di traffico presente sullo stesso hotspot aumenta il sistema facilmente tende ad andare in stallo. E' chiaro sono tutte problematiche che verranno piano piano risolte nel corso dei prossimi mesi ma è un peccato forse aver già rilasciato in via del tutto ufficiale il sistema quando ancora forse era necessario un periodo di test.
Oltretutto gli utenti lamentano difficoltà anche nel registrarsi al sistema una volta scaricata l'applicazione. In questo caso, infatti, dalle recensioni sui negozi virtuali di Apple e Google si leggono commenti di utenti che vengono rimbalzati in fase di registrazione non permettendo dunque nemmeno di accedere al sistema. Problemi di gioventù, è palese, ma di certo non possiamo che riportare la realtà di un sistema che sulla carta potrebbe realmente avere potenzialità elevate ma che poi sulla realtà sembra ancora lontano dal funzionare come dovrebbe. Oltretutto ricordiamoci che l'Italia è una sola, dal Nord al Sud, e che proprio la parte meridionale della penisola al momento è stata lasciata completamente sguarnita di hotspot. Peccato.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA parte che poi vai a vedere che isolation fanno realmente.. da un punto di vista di sicurezza sono pesanti da gestire..
edit: ma la mappatura degli hot-spot sul sito non è aggiornata? no perchè la copertura è tipo 0,00000001% del territorio di Roma per ora... tipo devo andare dentro al Quirinale per avere il wi-fi gratis.
In italia, come nel mondo, stiamo andando verso la privatizzazione. Un internet pubblico (gratuito o meno) non lo farà mai nessuno, se qualcuno lo facesse con intenti seri, lo ammazzerebbero come un cane.
Per me, oggi, la connettività ad internet dovrebbe essere uno di quei beni\servizi di prima necessità come lo sono l'acqua, la sanità, l'energia, il cibo. Xò son quasi tutti privatizzati.
E' soltanto un sogno bagnato avere qualcosa di pubblico adesso. Se potranno ci speculeranno sopra come sempre.
bastava chiedere a chi lo aveva già fatto
freeitaliawifi(.)it [..."Free ItaliaWiFi" è un progetto di Provincia di Roma (ora Città metropolitana di Roma Capitale), Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Venezia, rivolto alle pubbliche amministrazioni per la realizzazione della prima rete federata nazionale di accesso gratuito ad Internet senza fili.Con il progetto "Free ItaliaWiFi" è possibile navigare gratis non solo nelle aree WiFi pubbliche della propria città, ma anche nelle altre reti WiFi delle amministrazioni che hanno aderito alla rete nazionale. [...]
già esiste dal 2010, conta l'adesione di molti piccoli comuni anche al Sud, ma forse non interessava a chi in fretta e furia ha tirato su il progetto wifi.italia correndo a incassare il premio a bruxelles
Oltre la mancata connessione con la federazione di reti già esistente, sono molti gli indizi che lasciano intendere l'approssimazione con cui il progetto è stato attivato.
1) il servizio rivolto principalmente ai turisti viene lanciato a stagione estiva già iniziata ma con una copertura che non sembra aver nemmeno pensato a coinvolgere i principali musei di OGNI città a vocazione turistica.
2) il sito è scritto soltanto in italiano ed in inglese, probabilmente tradotto da un italiano con buone competenze linguistiche. Nel testo italiano ci sono diversi refusi alquanto evidenti. Visto che nel sito non c'è altro che quel testo, generico quanto evocativo, magari lo potevano rileggere.
3)La disposizione degli hotspot già attivi denuncia una mancata pianificazione complessiva (ma come!?) oltre a suggerire preventivamente una evidente difficoltà di comunicazione che la "Infratel Italia", società in-house del ministero dello sviluppo economico riscontra nel contattare e coinvolgere amministrazioni locali, enti ed istituzioni pubbliche. - Sempre dal sito [...]Grazie alle sollecitazioni degli utenti nei confronti delle istituzioni pubbliche presenti a livello territoriale possiamo lavorare insieme per arrivare su tutto il territorio nazionale.[...] - riassumendo una società di proprietà del Ministero dello Sviluppo conta sul lavoro volontario dei cittadini per il coinvolgimento delle istituzioni stesse. Scusatemi ma io a questo punto del ragionamento rido.
[...[]Se non trovi nessuna rete vicino a te, fai sentire la tua voce e invita la tua amministrazione ad entrare a far parte del progetto WiFi°Italia°It[...]
Con il progetto "Free ItaliaWiFi" è possibile navigare gratis non solo nelle aree WiFi pubbliche della propria città, ma anche nelle altre reti WiFi delle amministrazioni che hanno aderito alla rete nazionale. [...]
già esiste dal 2010, conta l'adesione di molti piccoli comuni anche al Sud, ma forse non interessava a chi in fretta e furia ha tirato su il progetto wifi.italia correndo a incassare il premio a bruxelles
Oltre la mancata connessione con la federazione di reti già esistente, sono molti gli indizi che lasciano intendere l'approssimazione con cui il progetto è stato attivato.
1) il servizio rivolto principalmente ai turisti viene lanciato a stagione estiva già iniziata ma con una copertura che non sembra aver nemmeno pensato a coinvolgere i principali musei di OGNI città a vocazione turistica.
2) il sito è scritto soltanto in italiano ed in inglese, probabilmente tradotto da un italiano con buone competenze linguistiche. Nel testo italiano ci sono diversi refusi alquanto evidenti. Visto che nel sito non c'è altro che quel testo, generico quanto evocativo, magari lo potevano rileggere.
3)La disposizione degli hotspot già attivi denuncia una mancata pianificazione complessiva (ma come!?) oltre a suggerire preventivamente una evidente difficoltà di comunicazione che la "Infratel Italia", società in-house del ministero dello sviluppo economico riscontra nel contattare e coinvolgere amministrazioni locali, enti ed istituzioni pubbliche. - Sempre dal sito [...]Grazie alle sollecitazioni degli utenti nei confronti delle istituzioni pubbliche presenti a livello territoriale possiamo lavorare insieme per arrivare su tutto il territorio nazionale.[...] - riassumendo una società di proprietà del Ministero dello Sviluppo conta sul lavoro volontario dei cittadini per il coinvolgimento delle istituzioni stesse. Scusatemi ma io a questo punto del ragionamento rido.
[...[]Se non trovi nessuna rete vicino a te, fai sentire la tua voce e invita la tua amministrazione ad entrare a far parte del progetto WiFi°Italia°It[...]
A livello teorico e "di progetto", il progetto wifi.italia è anni luce davanti a free italiawifi... tra l'altro vengono entrambi da Roma (uno dal municipio, uno dal ministero, ma sempre lì i soldi di bruxelles finiscono...)
Comunque, dicevo, lato usabilità wifi.italia è anni luce davanti:
- con free italiawifi alla pagina di login dovevi inserire utente, password, realm (praticamente il nome dell'hotspot a cui sei connesso in quel momento).
- con wifi.italia l'app fa praticamente tutto da sola.
Il fatto che funzioni male in molte zone, non è colpa del ministero, ma di chi mette a disposizione l'hotspot (cioè i vari comuni). Ad esempio mi hanno raccontato che Milano ha consegnato ai tecnici del ministero la lista completa degli hotspot comunali, per farli inserire nell'app... ma ancora non li ha attivati (e attivarli è compito del comune, non del ministero).
Lato diffusione invece, penso che qui c'è stato l'unico grosso errore commesso dal ministero: non pensavano avesse un hype così grande, e non erano pronti a tutte le richieste dai vari comuni che stanno arrivando in questi mesi... Ma di sicuro tra 3-4 mesi molti comuni in più saranno federati. Diciamo che per l'estate 2018 potremo presentarci al "turismo" come un paese civile in cui è normale trovare wifi pubblico.
In più il sito è in divenire... basta entrarci due giorni consecutivi e si trovano informazioni aggiunte.
PS: parlo da tecnico del settore
Non so dove vivi, ma dove sono vivo e lavoro io, le pubbliche amministrazioni si adoperano per dare il wifi pubblico... ovviamente si mette solo nei siti di interesse pubblico.
E nessuno si mette a spiare la navigazione degli utenti! A parte le giuste precauzioni come il log degli orari di connessione.
Soldi che [U]tornano[/U] in Italia... tendete a dimenticarlo.
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