Parallels Desktop 15: le applicazioni Windows su Mac in maniera facile
di Riccardo Robecchi pubblicato il 14 Marzo 2020 nel canale DeviceParallels Desktop è il nome di riferimento per la virtualizzazione di Windows nel mondo Mac: l'applicazione, giunta alla quindicesima edizione, permette di utilizzare le applicazioni Windows sotto macOS in maniera facile e veloce, con una buona integrazione con il sistema operativo ospitante. L'ultima edizione propone funzionalità avanzate anche per l'utenza professionale
Parallels Desktop è una delle soluzioni di virtualizzazione più utilizzate in ambito macOS, grazie all'integrazione specifica con il sistema operativo e alle funzionalità sviluppate per cogliere le sue peculiarità di utilizzo e tecniche. Parallels Desktop 15 porta con sé novità non solo dal punto di vista del supporto alla nuova versione macOS 10.15 Catalina, ma anche novità tecniche con una particolare attenzione alla grafica.
Parallels Desktop: la virtualizzazione per macOS
Parallels nasce come soluzione alla necessità di eseguire applicazioni Windows su Mac: grazie alle sue caratteristiche questa funzionalità è svolta in maniera da fondere abilmente i due ambienti. Come altri software di virtualizzazione come VirtualBox e VMware Workstation, poi, anche Parallels Desktop permette di creare macchine virtuali in locale con una molteplicità di sistemi operativi supportati. La peculiarità della soluzione di Parallels è quella di essere pensata per funzionare con macOS come sistema operativo ospitante (host) e, dunque, di poterne sfruttare meglio alcune peculiarità. Oltre a ciò, questa specificità permette di offrire un'integrazione migliore tra le macchine virtuali e quella fisica, grazie anche a strumenti aggiuntivi che vanno a completare l'esperienza d'uso.
L'interfaccia utente di Parallels Desktop è semplice e intuitiva: la finestra principale mostra una lista chiara delle macchine virtuali disponibili e delle loro caratteristiche, con opzioni facilmente comprensibili e raggiungibili per modificare le caratteristiche della singola macchina virtuale. La creazione di una nuova macchina virtuale è completamente guidata e permette anche di scaricare le ISO per l'installazione da Internet direttamente nella fase di creazione della macchina, senza dunque doverle scaricare prima: ciò è vero tanto per Linux quanto per Windows 10. Si tratta di un elemento piccolo, ma che permette in effetti di migliorare sensibilmente l'esperienza d'uso per le persone meno avvezze all'uso di questi software.
Quando si usa una macchina virtuale, spesso lo si fa per utilizzare specifici software disponibili per la piattaforma virtualizzata e non per quella ospitante. L'interesse dell'utente è quindi spesso più per il software che per il sistema operativo virtualizzato in quanto tale. Così come anche i software concorrenti, anche Parallels offre una modalità che permette di nascondere completamente il sistema operativo virtualizzato e mostrare solamente le applicazioni, che appaiono dunque (quasi) come se fossero parte del sistema operativo ospitante. Questa modalità prende il nome di Coherence e permette di avere applicazioni di Windows nel dock di macOS: in questo modo è possibile aprire le applicazioni e utilizzarle senza nemmeno rendersi conto che si sta in realtà usando una macchina virtuale.
Quest'ultimo punto è particolarmente interessante: anche i tempi di avvio delle macchine virtuali sono compressi, grazie al fatto che le macchine virtuali sono sospese e non spente del tutto in via predefinita proprio per ridurre i tempi di avvio.
Parallels Desktop 15 e macOS 10.15 Catalina: le novità
L'arrivo di macOS 10.15 Catalina ha portato a numerosi cambiamenti sia di funzionalità che di tipo più prettamente tecnico. Se tra i primi troviamo l'introduzione di Sidecar, funzionalità che consente di utilizzare un iPad come un secondo schermo e come tavoletta grafica, e di "accedi con Apple" per accedere all'app senza un'ulteriore registrazione, la nuova versione del sistema operativo porta anche la perdita della compatibilità con il software a 32 bit.
Parallels Desktop 15 si adatta al nuovo sistema e vanta numerose novità: a livello generale troviamo un miglioramento delle prestazioni, una maggiore facilità e velocità nell'aggiornamento e miglioramenti alle istantanee, alla barra di stato dei dispositivi e ai tutorial. Le prestazioni sono migliorate anche dell'80%nell'apertura delle applicazioni, mentre le prestazioni grafiche sono aumentate fino al 15%.
Sono però presenti novità anche in tema di funzioni pratiche, con la possibilità di condividere documenti tramite le applicazioni nelle macchine virtuali direttamente da macOS. Ad esempio, è possibile allegare un documento in una email su Outlook (installato in una macchina virtuale Windows) direttamente dal Finder.
Passando invece al supporto per le periferiche, Parallels Desktop 15 offre il supporto ai dispositivi Bluetooth: è possibile utilizzare i dispositivi Bluetooth collegandoli al computer e facendoli rilevare dalla macchina virtuale come se questa vi fosse collegata direttamente. Un esempio pratico di applicazione è quello dei controller per giocare: è possibile utilizzare un controller Xbox per giocare in una macchina virtuale Windows. Windows 8.1 e 10, Linux con kernel 3.13 e successivi e Android sono le piattaforme supportate da questa funzionalità.
In Parallels Desktop 15 sono inclusi gli strumenti della Parallels Toolbox, una raccolta di piccoli programmi che svolgono singole funzioni utili nell'utilizzo quotidiano, come registrare lo schermo, catturare schermate, convertire video, scaricare video da Internet, liberare la memoria e così via. Tra le novità della versione 15 sono presenti uno strumento che mostra la cronologia degli appunti (e, dunque, di quanto è stato copiato o tagliato), una modalità risparmio energetico, un interruttore per nascondere le icone del desktop e un timer per mandare il computer in sospensione dopo un certo tempo.
Parallels Desktop 15 migliora le prestazioni grafiche grazie a Metal
Una delle novità principali di Parallels Desktop 15 è il supporto alle API DirectX di Windows utilizzando Metal. Quest'ultimo è un set di API alternativo a Vulkan e alle DirectX 12 che consente di accedere più direttamente all'hardware diminuendo l'overhead e aumentando dunque le prestazioni. L'uso di tali API per la grafica in una macchina virtuale permette di compensare in parte proprio il fatto che si usi la GPU da una macchina virtuale, con il conseguente calo prestazionale dovuto agli strati software tra la macchina virtualizzata e quella fisica. Sebbene sia presente la compatibilità delle DirectX (9, 10 e 11) tramite Metal anche su macOS Mojave, solo su Catalina si possono ottenere le migliori prestazioni.
Sebbene quello dei giochi sia uno dei più importanti ambiti di utilizzo delle DirectX, il supporto alle librerie grafiche è comunque importante al di là dei giochi: molti software professionali fanno un uso intenso della scheda grafica e hanno bisogno delle prestazioni più elevate. Le prestazioni dipendono comunque dall'hardware sottostante, dunque hardware vecchio o poco prestante sarà in grado di esprimere prestazioni comunque contenute nonostante l'aggiornamento.
Non c'è solo il supporto alle DirectX 11: per chi utilizza macchine virtuali con Linux è disponibile il supporto al DRM (Direct Rendering Manager) che permette di accedere direttamente alla scheda video. È stato anche introdotta una nuova scheda video virtualizzata, chiamata Virtio GPU, che dovrebbe consentire di gestire meglio i contenuti che richiedono l'uso della GPU sfruttando l'accelerazione hardware. Le macchine virtuali Linux non potranno però godere dei benefici dati da Metal, dato che verranno utilizzate le OpenGL come nelle precedenti versioni.
Parallels Desktop 15: le novità per gli utenti aziendali e i professionisti
Non ci sono però solo novità in tema di grafica e di supporto a nuovo hardware virtuale. Parallels Desktop 15 ha anche novità specifiche per la Business Edition, che comprendono una distribuzione più rapida delle VM archiviate, una limitazione delle modifiche alla modalità di visualizzazione a finestra, il supporto a un TPM (Trusted Platform Module, modulo che si occupa delle funzioni crittografiche e della verifica dell'esecuzione di software affidabile) virtuale e alla visualizzazione dei dischi fisici come dischi interni nella VM, così da potervi accedere direttamente.
Il TPM è fondamentale per utilizzare BitLocker, il sistema di cifratura del disco sviluppato da Microsoft. L'utilizzo di un TPM virtuale permette di cifrare i contenuti della macchina virtuale, così da mantenere protetti i dati ivi contenuti. È inoltre richiesta la presenza del modulo perché alcune applicazioni funzionino o per sfruttare l'accesso tramite smart card.
Grazie a Parallels Desktop 15 è possibile integrare facilmente macOS e Windows potendo sfruttare anche tutte quelle caratteristiche di sicurezza tipiche dei due sistemi, senza dunque dover rinunciare alla sicurezza dei dati aziendali in nome della praticità.
Una delle peculiarità di Parallels Desktop 15 è la possibilità di avvio da dischi fisici. Se con le applicazioni di virtualizzazione tradizionale è possibile installare i sistemi operativi su e avviarli da dischi virtuali creati ad hoc, con Parallels Desktop 15 è possibile installare un sistema operativo su un disco fisico (anche esterno) e avviarlo dallo stesso. In questo modo è ad esempio possibile avviare un'installazione di Windows già esistente all'interno della macchina virtuale, senza dover eseguire un nuovo setup.
Parallels Desktop 15 è disponibile in due modalità: come licenza perpetua o come abbonamento. La licenza perpetua ha un costo di 99,99€, mentre l'abbonamento costa 79,99€ ed è l'unica modalità per accedere alla versione Business.
8 Commenti
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Perché è noto che gli sviluppatori software vivono di aria! A che gli servono i soldi?
i mac sono il meglio del meglio perchè hanno macos SO divino scritto direttamente da DIO e poi hanno bisogno di un emulatore windows????
i mac sono il meglio del meglio perchè hanno macos SO divino scritto direttamente da DIO e poi hanno bisogno di un emulatore windows????
C'è gente che col Mac ci lavora e potrebbe aver bisogno di un ambiente Windows. Di fatto Parallels, come Fusion di VmWare, non è un "emulatore windows" ma serve per creare e far girare macchine virtuali di tutti i tipi.
Ma penso che tu queste cose le sapessi già...
i mac sono il meglio del meglio perchè hanno macos SO divino scritto direttamente da DIO e poi hanno bisogno di un emulatore windows????
esatto!
conosco parecchie persone (sistemisti, tecnici ecc) che dicono che col mac lavorano molto meglio rispetto a windows, però ogni volta che chiediamo loro supporto rispondono: "aspetta che avvio la VM windows...".
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