Alibaba spinge sul cloud e annuncia un investimento di 28 miliardi di dollari per i prossimi tre anni

Il lockdown dovuto all'emergenza coronavirus ha pesato in maniera sensibile sull'infrastruttura cloud cinese. Una fetta importante della popolazione ha infatti iniziato a lavorare da remoto già da febbraio, usando in particolare DingTalk, un'app di comunicazione molto utilizzata sia in ambito aziendale sia educativo, l'equivalente cinese di servizi come Teams o Slack. 

Il carico imprevisto ha creato alcuni problemi di lag per gli utenti, problemi che la stessa azienda ha ammesso su Weibo, uno dei social network più usati in Cina. Queste difficoltà hanno spinto Alibaba a premere l'acceleratore sulla strategia cloud. 

Alibaba investe 28 miliardi di dollari nel cloud

Possiamo considerare Alibaba come la risposta cinese ad Amazon ed effettivamente per alcuni versi le due aziende si somigliano: entrambe generano un'importante fetta di fatturato dall'e-commerce ed entrambe hanno fatto ingenti investimenti sul cloud. Alibaba a oggi ha in mano il 46,4% del mercato cinese del cloud computing ma l'infrastruttura non è stata sufficiente a reggere l'improvviso carico dovuto alle tante persone che a causa dell'emergenza coronavirus sono state costrette a lavorare - e studiare - da casa.

Questo picco di richieste ha spinto Alibaba ad accelerare lo sviluppo della sua infrastruttura e come riporta Reuters, l'azienda ha annunciato un investimento di 200 miliardi di yuan (28 miliardi di dollari)  per i prossimi tre anni, che saranno usati nello sviluppo di semiconduttori, del sistema operativo e per potenziare l'infrastruttura dei data center. Secondo Jeff Zhang, Alibaba Cloud Intelligence president, la pandemia "ha messo in crisi diversi settori economici" e l'azienda spera che questo suo investimento possa "accelerare la ripresa".