Anche i data center risentono dei cambiamenti climatici
di Riccardo Robecchi pubblicata il 02 Agosto 2022, alle 15:41 nel canale CloudIl caldo eccessivo nel Regno Unito dei giorni scorsi ha portato Google e Oracle a sospendere parzialmente le attività dei propri data center. Un segnale infausto anche per il nostro Paese, sempre più stretto nella morsa del caldo eccezionale
I cambiamenti climatici stanno facendosi sempre più estremi e sempre più evidenti, con un impatto sulle nostre vite quotidiane non indifferente. A farne le spese sono, e saranno, anche le infrastrutture tecnologiche, come reso evidente dalle interruzioni ai servizi sperimentate da Google e Oracle negli scorsi giorni a Londra.
Anche i data center soffrono il caldo estremo
Le scorse settimane la Gran Bretagna ha assistito all'ondata di calore più estrema della sua storia, con punte oltre i 40 °C. Tali livelli di calore senza precedenti hanno causato danni ingenti e numerose vittime, anche e soprattutto per via del fatto che abitazioni, uffici e infrastrutture nel Regno Unito non sono costruiti per affrontare temperature elevate, visto che il clima è sempre stato piuttosto mite sull'isola atlantica.
Ciò è vero anche per i data center: Google e Oracle hanno dovuto sospendere parzialmente le attività dei propri centri londinesi per via di problemi ai sistemi di raffreddamento, non progettati per affrontare temperature tanto elevate. Nel caso di Google, i problemi hanno portato allo spegnimento di una parte dei server, con i conseguenti disservizi del caso per i clienti che eseguivano le proprie applicazioni su tali dispositivi. Oracle, invece, sembra non aver avuto problemi così significativi, ma ha comunque sperimentato dei disservizi.
Il problema più generale, però, è che non si tratta di un problema esclusivo del Regno Unito, né tanto meno di Google e Oracle. Le infrastrutture, sia digitali sia fisiche, sono progettate tenendo conto di una gamma di situazioni ambientali, al di fuori della quale possono sperimentare problemi. Se i data center nel nostro Paese sono progettati tenendo conto di temperature comunque più elevate rispetto al Regno Unito, l'aumento costante delle temperature, e in particolare della quantità e dell'intensità delle ondate di caldo straordinario, metterà alla prova anche le infrastrutture digitali del nostro Paese, con evidenti ripercussioni sull'economia (e sul benessere dei cittadini).
La soluzione al problema, come sempre quando si parla di cambiamenti climatici, non è semplice. È però facile immaginare come sarà necessario riprogettare molti aspetti delle infrastrutture, digitali e non, per far fronte a queste nuove sfide. E non è detto che basti.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe fuori fa 45 gradi e in camera 32, anche la temperatura nel case ne risente.
E' diventa meno stabile con i grossi carichi.
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Se fuori fa 45 gradi e in camera 32, anche la temperatura nel case ne risente.
E' diventa meno stabile con i grossi carichi.
E' come quello fatto in casa, ma mooooolto più grande
Battute a parte.
Ho letto non ricordo dove che l'impatto ambientale di CO2 dovuto alle infrastrutture tecnologiche incide per il 4%.
Se consideriamo che il traffico automobilistico è causa del 8% della CO2..
Chissà se sono stati conteggiati anche i relativi impianti di climatizzazione
certo, misurata nella zona dell'aeroporto di Gatwick. Un'altra prova che i numeri, i dati, possono dire qualsiasi cosa, e sono facilmente manipolabili.
Se fuori fa 45 gradi e in camera 32, anche la temperatura nel case ne risente.
come fai a dormire con 32°
Non solo lì. Io abito in Gran Bretagna e ho diversi amici a Londra, che mi hanno confermato temperature intorno ai 40 °C. La cosa non mi sorprende: due anni fa c'era stata una punta di quasi 38 °C a Londra, dove abitavo all'epoca, e ti assicuro che li soffrivo tutti senza alcuna manipolazione dei dati...
Di giorno, di notte la temperatura fortunatamente anche nei giorni in cui le temperature sono state al loro massimo scendeva sempre a 26-27 gradi. Comunque caldo. Fino a quest'anno non avevo mai sentito l'esigenza di installare l'aria condizionata, ma se si va avanti così e questa sarà la prima di tante estati bollenti, dovrò prenderla seriamente in considerazione.
Oggi nelle midlands c'è freschino, stamattina ero indeciso se prendere o meno il golfino
Beato te !
Dovevo fare come l'anno scorso e andarmene in Norvegia/Islanda in questo periodo !
Qui in Scozia sono fisso con la felpa anche in casa. Durante l'ondata di caldo c'erano 25 °C. Per fortuna il clima resta mite qui...
ma tu cosa vuoi. la pace in ucraina, od il condizionatore acceso?
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