Da Druva il primo servizio per il backup in cloud dei NAS
di Alberto Falchi pubblicata il 30 Ottobre 2020, alle 12:21 nel canale CloudLa soluzione di Druva permette di semplificare la gestione dei backup e di abbatterne i costi, il tutto senza dover acquistare nuovo hardware. Oltre a garantire la sicurezza delle informazioni da disastri, protegge anche dagli attacchi ransomware
Druva è un'azienda specializzata in soluzioni per il backup su cloud che opera a livello globale, con uffici negli Usa, in Europa, Giappone, India e Singapore. All'interno del suo catalogo si trovano soluzioni per il backup di VMware, Microsoft 365, Kubernets, SalesForce, AWS e, più recentemente, è stata introdotto un nuovo servizio: il backup dei NAS su cloud.
Backup del NAS in cloud: più semplice, sicuro ed economico
Il NAS di per sé è già un dispositivo di backup, ma da solo non è sufficiente: le configurazioni RAID dei dischi alloggiati sul'unità garantisce la continuità, ma per garantire la sicurezza dei dati a lungo termine è sempre consigliabile avere almeno altre due copie dei dati, una delle quali in una locazione geografica separata: così facendo, anche in caso di disastri (pensiamo a un incendio), le informazioni saranno al sicuro e si avrà sempre modo di recuperarle. Va da sé che così facendo aumentano sia i costi sia la complessità del sistema. La soluzione di Druna è un servizio semplice da configurare per effettuare il backup direttamente sulla "nuvola", senza dover investire in nuovo hardware e con grande semplicità.
Il funzionamento della soluzione di Druva è molto semplice, riassumibile in quattro passi:
- Aggiungere un proxy NAS all'ambiente dalla console di Druva;
- Aggiungere il NAS (o più di uno, se necessario) tramite la console;
- Indicare le cartelle da salvare in cloud;
- Definire le policy, per esempio l'ora e il giorno in cui vanno effettuati i backup.
Una soluzione evoluta
La soluzione di Druva supporta vari protocolli, come NFS ed SMB, e protegge ambienti come NetApp ed EMC Isolon, fra i tanti. Non si limita a copiare semplicemente i file su un sistema cloud, ma permette di gestire in maniera più granulare l'archiviazione, per esempio separando gli archivi fra warm e cold storage. Per warm storage si fa riferimento ai dati ai quali si accede frequentemente che, in caso di necessità, devono essere recuperati il prima possibile. Il cold storage, di contro, è adatto agli archivi ai quali si accedere raramente, che non necessariamente devono essere ripristinati in tempi record nel caso di disastri.
Grazie al supporto per deduplicazione, è possibile velocizzare il backup e occupare meno spazio sul server, abbassando così il TCO. I dati sono cifrati in tempo reale, per garantire la sicurezza, e sono isolati, così da offrire una protezione anche contro i ransomware.
Ulteriori informazioni sulla soluzione di backup di Druva sono disponibili a questo indirizzo.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOrmai qualsiasi NAS integra funzioni per il backup in cloud, anche i Buffalo che hanno un software con sole funzioni di base, senza contare che anche tutti i principali servizi di backup consentono di salvarne una copia...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".