Da IBM e Rio Mare una piattaforma per la tracciabilità del tonno
di Alberto Falchi pubblicata il 07 Ottobre 2020, alle 10:01 nel canale CloudI consumatori sono sempre più esigenti e Rio Mare mira a soddisfare le loro richieste con una piattaforma, realizzata con IBM, che offre informazioni dettagliate sulla provenienza del tonno e sui metodi di pesca utilizzati
I consumatori non si accontentano più di soddisfare solo il loro palato. Sono in tanti che, quando acquistano prodotti alimentari, si soffermano sui dettagli relativi alla provenienza, in particolare quando si tratta di prodotti di originale animale, come il tonno. Secondo uno studio di IBM e Morning Consult, le persone fra i 30 e i 50 anni desidererebbero avere informazioni ancora più dettagliate, e per averle sarebbero anche disposti ad accettare un aumento del costo del prodotto fino al 10%, a patto che siano verificate, soprattutto in Italia, dove lo afferma il 50% del campione (contro il 51% della Francia e il 48% della Spagna). Percentuali praticamente identiche fra i vari Paesi, invece, quando agli intervistati viene chiesto se consumerebbero più tonno se avessero maggiori informazioni sulla sua freschezza: lo farebbe il 57% di italiani e francesi e il 59% degli spagnoli. Il dato più importante per i consumatori, però, è quello relativo all'assenza di tossine, seguito dalla zona di pesca: il 78% degli italiani acquisterebbe più volentieri pesce locale (71% Francia e 76% Spagna).
Come noto, il cliente ha sempre ragione, e Rio Mare ha collaborato con IBM per andare incontro alle esigenze del pubblico.
IBM e Rio Mare creano la carta di identità del tonno
Tracciare una filiera non è facile, soprattutto quando questa filiera è composta anche da pescherecci che solcano i mari di tutto il mondo. Ecco perché Rio Mare ha chiesto il supporto di IBM per sviluppare una piattaforma in grado di automatizzare i processi per la tracciabilità del tonno venduto dalla nota azienda. La piattaforma è già attiva in tutti e 21 i paesi nei quali sono disponibili i prodotti di Rio Mare: ai consumatori basta inserire il codice presente sulla confezione del prodotto per sapere tutto sul suo contenuto. Razza, area FAO dove è stato pescato, il nome del peschereccio, il metodo di pesca per arrivare allo stabilimento produttivo. A questo si aggiungono approfondimenti su temi quali la pesca sostenibile e i diritti umani.
Per gestire questi dati, IBM ha sviluppato un'applicazione cloud nativa basata su architettura ibrida IBM Hybrid Cloud e sugli strumenti di management e automation dei processi (AI e Business Process Management) che consente di identificare in tempo reale i dati di tracciabilità salvati e monitorati lungo l'intera filiera di Rio Mare, dal momento della pesca sino al consumatore finale passando per i fornitori e gli stabilimenti produttivi, a partire dalle informazioni contenute nei codici presenti sul fondo delle lattine.
Futuri possibili sviluppi prevedono l'utilizzo di algoritmi di IA nell'ambito dell'evoluzione della User Experience e l'integrazione di sistemi di sensori IoT in vari punti chiave della filiera nonché l'integrazione con potenziali filiere "esterne" tramite blockchain.
"Abbiamo scelto di estendere la collaborazione con IBM, già nostro partner nella realizzazione del sistema di tracciabilità, per sviluppare una piattaforma innovativa che ci consentisse di rafforzare ulteriormente la relazione con i consumatori rispondendo in modo ancora più puntuale alle loro richieste di conoscere meglio l'intero processo di produzione del tonno", spiega Luciano Pirovano, Global Sustainable Development Director di Bolton Food - "L'evoluzione di questa nuova piattaforma, conferma l'importanza che la nostra azienda dà al tema della tracciabilità considerato come un vero pilastro delle nostre politiche di sostenibilità. I temi della sicurezza, del controllo accurato della filiera, della lotta alla pesca illegale, rappresentano per noi un elemento fondamentale che continueremo a sviluppare in ogni tipo di attività. Non ci fermeremo qui. Questo progetto sarà in continua evoluzione, stiamo già lavorando con IBM ad uno step successivo che prevede l’aggiunta di sistemi di intelligenza artificiale per una rapida ricerca, classificazione e consultazione di contenuti interattivi e di nuove informazioni sempre più aggiornate".
"Tutti siamo sempre più attenti alle informazioni relative agli alimenti" - ha dichiarato ha commentato Rolando Neiger, GM Global Business Services di IBM Italia - "Sapere da dove provengono e come sono stati ottenuti, rafforza il rapporto di fiducia tra produttore e consumatore. Anche in questo progetto con Bolton abbiamo voluto coniugare tecnologia e competenze professionali e di industria a vantaggio dei consumatori, per ottenere un beneficio concreto nella quotidianità di ognuno di noi: il consumo responsabile, infatti, è alla base di una vera sostenibilità ambientale. Una sostenibilità che, oggi più che mai, non può prescindere da innovazione e capitale umano”.
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