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Google Cloud Next 2024: dall'hardware ai servizi, la parola d'ordine è intelligenza artificiale

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Cloud Google Cloud Next 2024: dall'hardware ai servizi, la parola d'ordine è intelligenza artificiale

Google Cloud ha annunciato moltissime novità alla sua conferenza Next e non stupisce poi molto che siano tutte in qualche modo legate all'intelligenza artificiale, dall'hardware fino ai servizi

 

Non è affatto inatteso che durante Next 24, la conferenza annuale per presentare le ultime novità, Google Cloud si concentri sull'intelligenza artificiale. Un tema che è diventato fondamentale nell'ultimo anno e mezzo su cui l'azienda punta moltissimo, tanto che lo ritroviamo in pressoché ogni ambito, dall'hardware all'integrazione nei vari servizi e prodotti.

L'hardware di Google Cloud: arrivano la CPU Axion e altre novità

L'annuncio più rilevante dal punto di vista dell'hardware è indubbiamente quello della nuova CPU Google Axion. Si tratta di un processore specificamente pensato per il mondo server e in grado, secondo l'azienda, di offrire prestazioni superiori del 50% ed efficienza energetica superiore del 60% rispetto alle alternative comparabili con architettura x86, nonché prestazioni migliori del 30% rispetto alle soluzioni concorrenti basate su ARM. Si tratta di affermazioni molto forti che andranno verificate, ma in ogni caso vediamo la continuazione di una tendenza che è in atto da tempo: sempre più i colossi del cloud fanno tutto "in casa", cucendo l'hardware su misura per le proprie esigenze e spesso ottenendo risultati significativi.

Le novità non finiscono, però, qui. Google da tempo offre delle NPU (Neural Processing Unit, unità di calcolo specifiche per velocizzare le operazioni necessarie all'intelligenza artificiale) che progetta in proprio e quest'anno ha presentato le nuove TPU v5p, che vanno ad aumentare di quattro volte la potenza di calcolo rispetto alla precedente generazione, assieme al supporto per tali processori in Google Kubernetes Engine.

Google continua comunque a investire nelle CPU x86, e vediamo infatti l'arrivo degli Intel Xeon di 5a generazione. Sul fronte delle GPU troviamo le nuove istanze A3 mega, che offrono le GPU NVIDIA H100, nonché l'arrivo all'inizio del 2025 delle GPU NVIDIA B200 e dei processori GB200 NVL72, recentemente presentati da NVIDIA.

Gemini, Vertex, Imagen: tutta l'IA di Google

Gemini è il modello di intelligenza artificiale prodotto da Google più famoso, anche per via del fatto che è quello più pubblicizzato dall'azienda, ma non è l'unico. All'interno di Vertex AI, la piattaforma di IA per le aziende di Google, troviamo infatti anche Gemma, pensato per essere più leggero di Gemini, e Imagen, per generare immagini.

Gemini 1.5 Pro viene ora proposto con due finestre contestuali, ovvero la quantità di informazioni che il modello può gestire in un dato momento: 128mila e 1 milione di token, ovvero di "pezzetti" d'informazione. Il modello è in grado di elaborare anche video dotati di audio, ad esempio per stilare il riassunto di quanto detto in una riunione registrata.

Gemini viene anche integrato in Databases, BigQuery e Looker, nonché nelle soluzioni di sicurezza: potrà infatti essere usato per ottenere informazioni sulle minacce (threat intelligence) e per assistere gli specialisti nelle indagini.

CodeGemma è una nuova versione di Gemma, modello open source, specializzata nella programmazione e usata per generare codice e fornire assistenza durante la programmazione.

Imagen 2.0 è in grado di generare immagini a partire da descrizioni testuali e dall'analisi di materiale già esistente. Durante la presentazione alla stampa delle novità, Google ha effettuato una dimostrazione in tempo reale delle capacità di questo modello: nel contesto di un'azienda fittizia che produce accessori per il campeggio e gli sport all'aria aperta, è stata creata una presentazione in cui sono state generate immagini simili a quelle già presenti nel catalogo, assieme a suggerimenti sugli slogan da usare per la promozione dei nuovi prodotti.

Imagen 2.0 è in grado anche di generare immagini animate, come GIF e brevi video, a partire da una descrizione testuale: inizialmente sarà possibile generare immagini con una risoluzione di 360 x 640 pixel, con 24 fotogrammi al secondo e una durata massima di 4 secondi.

Con Vertex Ai Agent Builder le aziende possono poi creare agenti virtuali, in grado ad esempio di rispondere alle domande dei clienti, automatizzare i compiti ripetitivi dei lavoratori o aiutarli nella creazione di materiale di marketing.

Le novità di Google Workspace e oltre

Sono molte le novità anche per Google Workspace, a partire da Google Vids: la nuova funzionalità consente di creare video a partire da materiale già esistente come video stock e immagini, nonché musica; può generare automaticamente voci narranti oppure integrare registrazioni degli utenti. Di fatto si tratta di una sorta di editor di video che non genera immagini da zero, come OpenAI Sora, ma riduce il tempo necessario (e le competenze) per creare brevi video da usare internamente alle aziende.

Troviamo poi l'integrazione tra Google Chat e Slack e Teams, la possibilità di usare l'IA per rivedere le bozze delle email in Gmail, la trascrizione automatica delle riunioni e la possibilità di usare Gemini per generare automaticamente immagini di copertina dei documenti.

Tra gli altri annunci, Broadcom ha comunicato che Google Cloud diventerà il suo partner preferito e userà quindi la sua infrastruttura per la propria offerta VMware, così come Palo Alto Networks ha scelto Google Cloud come fornitore dei servizi di IA.

È interessante, da ultimo, notare un fatto solo parzialmente correlato agli annunci: Google ha speso molto tempo durante la presentazione delle novità alla stampa per parlare di quanto i clienti siano entusiasti di usare i suoi prodotti e servizi. Addirittura il comunicato stampa che abbiamo potuto ricevere in anteprima riporta come primo elemento le novità dei clienti. Non è un elemento tecnico né uno oggettivamente misurabile, ma l'impressione è che, in un mercato molto aggressivo in cui i concorrenti non stanno a guardare, Google voglia fortemente comunicare una posizione di forza e rimarcare il fatto che si tratta di uno dei grandi hyperscaler, con clienti importanti che vogliono usare i suoi servizi, anche a costo di dedicare un quarto del tempo della conferenza stampa per parlare di ciò al posto delle novità.

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