Grazie a beSharp Nital è passata al cloud in pochi giorni
di Alberto Falchi pubblicata il 10 Gennaio 2022, alle 17:51 nel canale CloudSono bastati due giorni per migrare i servizi mission critical e alcune settimane per muovere sulla nuvola l'intera l'infrastruttura. Così Nital ha reagito all'outage che ha sperimentato durante il Black Friday del 2020. Ecco come ha fatto
La migrazione al cloud richiede parecchio tempo? Dipende. Nital, distributore di marchi di alta tecnologia (fra cui spiccano nomi come Sonos, iRobot, Nikon) è riuscita a compiere l'impresa in poche settimane grazie al supporto di beSharp, senza mai interrompere il business.
“Tutto si è svolto in modo fluido e rapido: il passaggio al Cloud ha migliorato da subito le performance; inoltre, l’apertura della region italiana di AWS ci ha permesso di realizzare l’infrastruttura Cloud di Nital in Italia, abbassando ulteriormente i tempi di risposta", spiega Simone Merlini, CEO di beSharp. “Ora che Nital è completamente su AWS, anche se il refactoring deve ancora essere portato a termine, è possibile disporre di nuove risorse in pochi istanti a seconda della necessità” prosegue Merlini. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, che testimoniano senza alcun dubbio i benefici della migrazione in Cloud”.
Migrare al cloud in poche settimane: la sfida che Nital ha vinto grazie a beSharp
Dopo essersi a lungo affidata ai suoi sistemi on-premise, Nidal ha iniziato ad accusare i loro limiti, in particolare per quanto riguarda i tempi di visualizzazione dei risultati di ricerca e la gestione di catene di approvvigionamento complesse. La situazione è diventata critica quando i data center hanno iniziato a non reggere più il carico in occasione del Black Friday del 2020, mettendo a rischio la business continuity.
“In periodi particolarmente intensi come il Black Friday oppure il Natale c'è un picco di traffico determinato dall’incremento degli acquisti. Questo comporta che a volte siti ospitati su infrastrutture tradizionali rispondano troppo lentamente oppure possano arrivare a non essere disponibili, il che ovviamente implica un danno non indifferente”, ha spiegato Alan Girard, IT Manager di Nital. Il problema è stato risolto piuttosto velocemente, ma il distributore non poteva rischiare che un altro down dei sistemi potesse compromettere le sue attività e ha quindi deciso di rivedere la sua infrastruttura, migrandola sul cloud, nello specifico AWS.
“Ora che Nital è completamente su AWS, anche se il refactoring deve ancora essere portato a termine, è possibile disporre di nuove risorse in pochi istanti a seconda della necessità”. prosegue Merlini. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, che testimoniano senza alcun dubbio i benefici della migrazione in Cloud”.
Girard ha sottolineato che “certamente le prestazioni dei siti web gestiti da Nital sono molto migliorate e ora siamo in condizione di poter scalare immediatamente ed autonomamente le risorse. Ma la ragione principale che ci ha spinti a migrare su AWS è stata la volontà di fornire tecnologie evolute ai membri del mio team, in maniera che possano lavorare su piattaforme all’avanguardia rimanendo al passo con i tempi, ed apprendendo nuove competenze fondamentali per ragionare meglio in termini di qualità ed efficacia. La collaborazione con beSharp ci ha consentito di valutare – e toccare con mano – le possibilità offerte dal Cloud, che verranno ulteriormente esplorate da un team dedicato in modo da poter continuare ad innovare più velocemente”.
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