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I desktop virtuali? Si fanno con i nuovi server dedicati di Aruba

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Cloud I desktop virtuali? Si fanno con i nuovi server dedicati di Aruba

I nuovi server dedicati di Aruba sfruttano i processori AMD Ryzen 7000 e Intel Core Raptor Lake per offrire un'elevata potenza di calcolo a prezzi accessibili: l'ideale per realizzare un'infrastruttura di desktop virtuali

 

I nuovi processori desktop di AMD e Intel offrono prestazioni multi-core sorprendenti con consumi ridotti e ciò li rende adatti anche all’uso in ambito server. I nuovi server dedicati di Aruba sfruttano gli ultimi processori AMD Ryzen 7000 e Intel Core di 13a generazione per offrire alte prestazioni multi-core che consentono di creare infrastrutture di desktop virtuali (VDI) a un costo contenuto.

Tanti core ad alta potenza per i nuovi server dedicati di Aruba

Le esigenze delle aziende stanno cambiando, anche in virtù dei cambiamenti alle modalità di lavoro che sono subentrate dopo l’inizio della pandemia da COVID-19. Sempre più aziende, infatti, si sono affidate a soluzioni VDI, sigla che sta per Virtual Desktop Infrastructure: tali soluzioni consentono ai dipendenti di collegarsi a workstation virtuali, cosa che consente loro di lavorare da dovunque come fossero in ufficio.

Tale soluzione è però spesso piuttosto costosa: gestire numerosi client richiede grande potenza di calcolo e molta RAM, oltre che una connessione a banda molto larga. Costruire e ospitare un’infrastruttura VDI in proprio è spesso una sfida per i dipartimenti IT delle aziende, che si trovano a fare i conti con budget ristretti e limitazioni tecniche: acquistare hardware e software per creare la propria infrastruttura VDI è un’opera in cui solo le aziende più grandi si cimentano per via delle difficoltà e dei costi associati.

I nuovi server dedicati di Aruba sono basati sui processori di ultima generazione di AMD e Intel, che offrono un grande numero di core ad alta potenza di calcolo. Le CPU AMD Ryzen 7000 e Intel Core di 13a generazione (Raptor Lake) sono nate per i computer desktop, ma sono dotate di caratteristiche tali da renderle perfette anche per l’utilizzo in ambito server e in particolare proprio per le applicazioni VDI. I nuovi processori sono infatti dotati delle più recenti tecnologie di virtualizzazione che consentono di ridurre al minimo l’impatto prestazionale derivante dall’esecuzione del software in macchine virtuali, e supportano grandi quantitativi di RAM che permettono di gestire un numero elevato di VM e di connessioni simultanee.

I server dedicati di Aruba con CPU AMD Ryzen 7000 e Intel Core di 13a generazione sono declinati in quattro varianti: AV-I104 è dotato di processore Intel Core i5-13500 a 14 core (otto “performance core” e sei “efficiency core”), mentre AV-A105 di un AMD Ryzen 5 7600X a sei core; entrambi sono accoppiati a 32 GB di RAM DDR5 ECC (espandibile fino a 64 GB) e a 2 SSD NVMe da 500 GB. AV-A106, invece, offre una CPU AMD Ryzen 7 7700X a otto core con 64 GB di RAM (aumentabile a 128 GB) e due SSD NVMe da 1 TB. Il modello top di gamma è l’AV-A107, che vede un processore AMD Ryzen 9 7900X con 12 core affiancato da 128 GB di memoria RAM e due SSD NVMe da 1 TB. Tutte le macchine dispongono di una connessione da 1 Gbps con traffico illimitato.

Queste caratteristiche rendono i server ideali per ospitare un grande numero di macchine virtuali, in particolare per contenere sistemi operativi client a cui far connettere i lavoratori. Il grande numero di core rende possibile creare molte postazioni virtuali con bassa potenza di calcolo, ad esempio per usare gestionali via Web, oppure vere e proprie workstation, ad esempio per i rendering o il calcolo scientifico che richiedono alte prestazioni da parte della CPU. La connessione a 1 Gbps con banda illimitata è un dato particolarmente importante, perché fa sì che sia possibile gestire un elevato numero di client connessi contemporaneamente.

L’ultimo aspetto da considerare, che è però certamente uno dei fattori più importanti, è quello della sovranità digitale: i server sono ospitati in Italia all’interno dell’infrastruttura di un’azienda italiana e Aruba non ha accesso ai contenuti del server, pertanto i dati aziendali rimangono al sicuro e tutelati.

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