Il caldo mette in crisi il cloud nel Regno Unito: down alcuni servizi di Google e Oracle

Il caldo mette in crisi il cloud nel Regno Unito: down alcuni servizi di Google e Oracle

A causa delle temperature record raggiunte nel Regno Unito, con punte mai viste nella regione oltre i 40°, i sistemi di raffreddamento di alcuni data center non hanno retto e si sono danneggiati, fatto che ha causato l'interruzione di alcun servizi di Google e Oracle

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Cloud
Big del CloudOracleGoogle Cloud
 

I computer sono molto sensibili alle temperature e non è un mistero che i data center siano luoghi decisamente freddi, dotati di potenti sistemi di raffreddamento per far lavorare a temperature ideali intere batterie di server. L'enorme ondata di caldo che sta attraversando l'Europa in questo periodo però sta mettendo a dura prova anche infrastrutture critiche, come i cloud di Google e Oracle

I server cloud di Google e Oracle accusano il troppo caldo

Come riporta SiliconAngle, il 19 luglio alcuni servizi cloud gestiti da Google e da Oracle hanno esibito malfunzionamenti dovuti appunto al caldo, con temperature di ben 40,3° in alcune zone dell'Inghilterra, le più alte mai registrate nel Paese. I sistemi di raffreddamento di alcuni data center hanno iniziato a faticare a reggere il passo e, per precauzione, i due colossi hanno scelto di disattivare alcuni servizi per evitare danni alle apparecchiature che avrebbero potuto portare a un disservizio ancora più diffuso. 

Google_Cloud_600

Nel caso di Google, il disservizio è durato per 1 giorno e 14 ore. La causa è da imputarsi al malfunzionamento dei sistemi di raffreddamento in uno degli edifici dove viene gestito l'host della zona europe-west2-a. Non un semplice apparato danneggiato, ma una serie di malfunzionamenti ai sistemi, che nei data center sono sempre ridondati. Il risultato è che alcuni clienti hanno avuto problemi ad accedere ai servizi, fra cui Google BigQuery, Google Compute Engine, Cloud Datastore, Google App Engine and Cloud Functions e molti altri.

Anche Oracle ha avuto a che fare con problematiche simili e il caldo senza precedenti ha fatto lavorare le unità di raffreddamento dei data center oltre i loro limiti, sino a che si sono danneggiati, fatto che ha causato un anomalo innalzamento delle temperature all'interno della struttura. Anche in questo caso i tecnici sono corsi ai ripari sostituendo le unità danneggiate, ma per alcune ore gli utenti della region UK South della multinazionale hanno dovuto convivere con malfunzionamenti a servizi come Oracle Cloud Infrastructure Object Storage, Oracle Cloud Infrastructure Compute, Oracle Cloud Infrastructure Block Volumes e Networking. Anche in questo caso,  è stato necessario più di un giorno per riportare la situazione alla normalità. 

Le infrastrutture cloud non sono state le uniche a subire gli effetti del caldo nel Regno Unito, dove si sono verificati disservizi alla circolazione ferroviaria (causati da cavi sospesi e binari roventi) e numerosi incendi. 

29 Commenti
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Gandalf7622 Luglio 2022, 14:07 #1
E poi i politici non fanno subito niente per i cambiamenti climatici....
Notturnia22 Luglio 2022, 14:20 #2
c'è poco da fare subito.. siamo in notevole ritardo ed è improbabile poter fare qualcosa visto la mancata collaborazione di quel 70% di popolazione che genera il grosso dell'inquinamento..
fino a che si comprerà dalla cina permettendo a loro di inquinare come non mai scordati che le politiche della piccola europa possano fare qualsiasi tipo di differenza

guarda dove viene prodotto l'inquinamento e poi capirai

l'europa deve smettere di comprare cinese o obbligare la cina a rispettare i limiti imposti per la produzione europea

solo allora ci sarà qualche speranza ma la cina ha detto DOPO il 2050 forse 2060.. per cui.. mettitela via..
giovanni6922 Luglio 2022, 14:39 #3
Del resti loro dicono: voi in occidente avete inquinato per almeno 50 anni dal dopoguerra senza limiti; adesso lasciate che lo facciamo anche noi per svilupparci (non c'è solo Cina ma anche India, Bangladesh, Pakistan che sono paesi enormi...) e poi ne riparliamo..
Mars9522 Luglio 2022, 14:46 #4
Originariamente inviato da: giovanni69
Del resti loro dicono: voi in occidente avete inquinato per almeno 50 anni dal dopoguerra senza limiti; adesso lasciate che lo facciamo anche noi per svilupparci (non c'è solo Cina ma anche India, Bangladesh, Pakistan che sono paesi enormi...) e poi ne riparliamo..


Si però potrebbero svilupparsi con tecnologie del 2022 e non con tecnologie del 1950.
euscar22 Luglio 2022, 14:51 #5
Originariamente inviato da: Notturnia
...
l'europa deve smettere di comprare cinese o obbligare la cina a rispettare i limiti imposti per la produzione europea

solo allora ci sarà qualche speranza ma la cina ha detto DOPO il 2050 forse 2060.. per cui.. mettitela via..


Purtroppo, finché costa meno produrre in Cina, si continuerà con questo trend.

Originariamente inviato da: Mars95
Si però potrebbero svilupparsi con tecnologie del 2022 e non con tecnologie del 1950.


Vero.

E aggiungo che noi stessi occidentali potremmo beneficiare di tutte queste nuove tecnologie se solo volessimo, cioè se solo le multinazionali degli idrocarburi lo permettessero senza giocare sporco.
pengfei22 Luglio 2022, 15:15 #6
Come emissioni di co2 pro capite la Cina è poco sopra l'Europa (7.4 tonnellate contro 6.1), penso che ci sta visto che produce buona parte della paccottiglia che consumiamo noi, gli Stati Uniti invece ne producono il doppio (14.7), quindi piano coi luoghi comuni
Hiei360022 Luglio 2022, 15:21 #7
Che spostino i data center in Islanda... li si che fa fresco
silvanotrevi22 Luglio 2022, 15:42 #8
L'ennesima news sponsorizzata dai sinistri ambientalisti catastrofisti

Ma per favore! Quali cambiamenti climatici? Il clima è sempre stato così da milioni di anni, con variazioni anche forti al rialzo e al ribasso, tutte naturali e normali.

E poi devo ridere: i cloud si surriscaldano per il caldo nel Regno Unito ma se lì al massimo 2-3 giorni la temperatura è salita sopra i 30C! Il resto dell'estate se va bene resta a 18-20 C e piove tutto il tempo. Ma quali cloud surriscaldati??? Ovvio che questa è una news faziosa veicolata dagli ambientalisti sinistri catastrofisti e di cattivo gusto pure se i cloud sono raffreddati per bene, come chiunque abbia un minimo di anni di esperienza IT sa fare, non solo non si surriscalda nulla ma restano anche fin troppo freschi
toni.bacan22 Luglio 2022, 15:56 #9
Originariamente inviato da: silvanotrevi
...E poi devo ridere: i cloud si surriscaldano per il caldo nel Regno Unito ma se lì al massimo 2-3 giorni la temperatura è salita sopra i 30C! Il resto dell'estate se va bene resta a 18-20 C e piove tutto il tempo....

Come dire che nella tua auto non c'è bisogno del liquido refrigerante e del radiatore perchè per 12 ore al giorno dorme in garage, in inverno c'è freddo ed in estate per quelle poche giornate di caldo intenso che vuoi che sia?!?

Avrai letto che c'è stata un concausa di cose per cui l'impianto di mantenimento della temperatura delle sale server non riusciva a lavorare a regime (e ti posso garantire che scaldano un fottio anche se fuori c'è un metro di neve), i sistemi erano rindondati per cui non c'è stato un down completo ma alcuni utenti (nei momenti di maggior afflusso alla rete) non sono riusciti ad accedere ai servizi perchè alcuni server erano temporanemanete fermi e gli altri erano sovraccarichi.
SpyroTSK22 Luglio 2022, 16:09 #10
Originariamente inviato da: silvanotrevi
L'ennesima news sponsorizzata dai sinistri ambientalisti catastrofisti

Ma per favore! Quali cambiamenti climatici? Il clima è sempre stato così da milioni di anni, con variazioni anche forti al rialzo e al ribasso, tutte naturali e normali.

E poi devo ridere: i cloud si surriscaldano per il caldo nel Regno Unito ma se lì al massimo 2-3 giorni la temperatura è salita sopra i 30C! Il resto dell'estate se va bene resta a 18-20 C e piove tutto il tempo. Ma quali cloud surriscaldati??? Ovvio che questa è una news faziosa veicolata dagli ambientalisti sinistri catastrofisti e di cattivo gusto pure se i cloud sono raffreddati per bene, come chiunque abbia un minimo di anni di esperienza IT sa fare, non solo non si surriscalda nulla ma restano anche fin troppo freschi


Al di là delle chiacchere da bar sul cambiamento climatico (che per altro c'è e si vede, non solo dal caldo record), il problema di raffreddare una farm non è così banale.
Le UTA che vengono installate hanno bisogno di diversa manutenzione, per tanto se qualche sistema era appunto, in manutenzione più tosto che fuori uso per X motivi, le unità UTA sane dovranno lavorare di più, perciò non sono magari i server a surriscaldarsi, ma sono le UTA potrebbero rompersi prima, causando a sua volta un fermo di un'altra macchina.

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