Il calore di scarto dei datacenter Microsoft riscalderà le case dei finlandesi
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Marzo 2022, alle 10:01 nel canale CloudMicrosoft investirà in Finlandia aprendo un nuovo grande datacenter per i clienti della regione. Il nuovo datacenter funzionerà con il 100% di energia verde e fornirà calore alle città di Espoo e Kauniainen e al comune di Kirkkonummi.
Microsoft ha annunciato l'intenzione di costruire un nuovo datacenter nel sud della Finlandia per supportare le aziende dell'area, da Nokia a Valtori, per un totale di oltre 45.000 clienti e 2000 partner. L'aspetto interessante di questo investimento riguarda però l'ambito ecologico, e non solo per l'uso di energia al 100% rinnovabile.
Collaborando con Fortum Corporation, il calore di scarto prodotto dai datacenter sarà convertito in teleriscaldamento per la seconda città più grande della Finlandia, Espoo e la vicina Kauniainen, e il comune di Kirkkonummi. Secondo la casa di Redmond si tratterà del più grande impianto di riciclaggio di energia residuale al mondo.
Il teleriscaldamento è un sistema che permette di distribuire il calore generato sia in un luogo centralizzato con combustibili fossili, sia - come in questo caso - da fonti di calore distribuite. Il calore viene trasferito tramite un sistema di tubi isolati a edifici residenziali e commerciali per riscaldare ambienti e acqua.
"Il calore di scarto riciclato per il teleriscaldamento, insieme ad altre misure, aiuterà la città di Espoo e le comunità vicine a raggiungere i loro ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, portando tra l'altro alla disattivazione dell'ultima centrale di riscaldamento a carbone di Fortum a Espoo", sottolinea Microsoft. L'obiettivo è ridurre di ridurre fino a 400.000 tonnellate le emissioni di CO2 all'anno.
"La decisione di investire su un datacenter che fornisce il calore in eccesso alle nostre città e case è vincente per tutti. Accelererà la crescita digitale della Finlandia rendendo il nostro sistema energetico più verde. Spero anche che questa collaborazione possa rappresentare un modello per altri paesi e città che cercano di realizzare una doppia trasformazione sul fronte della neutralità climatica e della competitività digitale", ha dichiarato Sanna Marin, Primo Ministro finlandese.
8 Commenti
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la cosa è sicuramente positiva perché in questo modo si sfrutta a pieno l'energia necessaria per alimentare quei "computer", ma quanti diavolo di rack e processori avranno in quella server farm per produrre così tanto calore?
è un segno evidente che tali apparati lavoreranno quasi sempre vicini al 100% del loro potenziale, altrimenti non si spiega.
però sapevo che per le centrali termoelettriche utilizzate anche per il teleriscaldamento si cercava di massimizzare la temperatura del refrigerante che viene fatto ricircolare nei tubi per evitare che la dissipazione termica lo facesse arrivare a destinazione con un eccessiva perdita di temperatura.
l'acqua che uscirà dai quei datacenter non potrà essere a più di 50-60gradi visto che è più o meno quella la temperatura di un circuito di raffreddamento di una moderna cpu (la cpu magari può arrivare a 70° ma non tutto il calore viene ceduto all'acqua di raffreddamento).
che poi tutti i consumi vengano alimentati da risorse rinnovabili H24-7/7 365 giorni all'anno ne dubito fortemente, almeno che non vi sia una centrale idroelettrica nei paraggi.
visto che si trovano in Finlandia molto più probabile che vadano ad eolico o idroelettrico quando disponibile ed energia nucleare quando tali risorse vengono a mancare.
Vedila forse come primo stage del riscaldamento dell'acqua. Poi magari ce ne è uno successivo con le modalità classiche di riscaldamento. In questo modo si utilizzano anche i diversi carichi.
però sapevo che per le centrali termoelettriche utilizzate anche per il teleriscaldamento si cercava di massimizzare la temperatura del refrigerante che viene fatto ricircolare nei tubi per evitare che la dissipazione termica lo facesse arrivare a destinazione con un eccessiva perdita di temperatura.
l'acqua che uscirà dai quei datacenter non potrà essere a più di 50-60gradi visto che è più o meno quella la temperatura di un circuito di raffreddamento di una moderna cpu
Più è alto il delta più è l'energia persa per dispersione. I sistemi di riscaldamento moderni come pome di calore lavorano a temperature di 35-45 gradi. se invece di riscaldare l'acqua da 0 possono usare l'energia già contenuta in acqua calda le rese si alzerebbero vistosamente.
ho clienti con impianti simili e dopo 10 anni di norma iniziano a costare purtroppo..
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