Il nuovo AD di Cisco, Gianmatteo Manghi, vuole puntare su persone, tecnologie e sostenibilità
di Alberto Falchi, Vittorio Manti pubblicata il 03 Maggio 2021, alle 10:01 nel canale CloudLa pandemia non ha frenato le ambizioni di Cisco, che nel 2020 ha assunto altre 50 persone in Italia e acquisito Fluidmesh, azienda italiana specializzata nell'IoT. Il nuovo AD parla della nuova strategia, che punta tutto su persone e sostenibilità
Dai primi giorni di aprile Cisco Italia ha un nuovo amministratore delegato, Gianmatteo Manghi, che in un recente incontro con la stampa ha delineato la strategia che intende seguire, basata su tre pilastri: le persone e le comunità, la trasformazione cloud e software, la transizione ecologica e digitale.
Le persone al centro di tutto: la visione dell'AD di Cisco Italia
“Se ci prendiamo cura delle persone, le persone si prenderanno cura dell’azienda e della sua missione” - ha affermato Manghi, ribadendo l'impegno della azienda che dirige di mettere le tecnologie al servizio della società. Idea che Cisco Italia sta concretamente portando avanti con vari progetti, come le 345 Networking Academy Italiane, che si occupano di fare formazione in realtà come scuole e carceri, ma anche supportando la campagna vaccinale: l'infrastruttura di rete e le soluzioni per gestire l'afflusso di persone ai centri vaccinali e i flussi di medicinali sono infatti stati messi a disposizione delle istituzioni dalla multinazionale.
Cisco punta molto anche sul rispetto dell'ambiente e mira ad avere un ruolo centrale nel percorso di transizione ecologica e digitale del paese: secondo Manghi il digitale è uno strumento essenziale per dare un'ulteriore spinta alle pratiche di sostenibilità ambientale e ha annunciato una nuova iniziativa, Green & Blue Marathon, un hackaton che Cisco promuove insieme a Officine Italia e con la collaborazione di Codemotion. Scopo dell'iniziativa è quello di comprendere come sia possibile rendere più sostenibile la mobilità urbana facendo leva su soluzioni tecnologiche, a partire dall'IoT.
“Chiediamo ai giovani di pensare, ideare le soluzioni del futuro su quattro aree: smart citizen, smart building, mobility, utility con un percorso di 8 settimane, che partirà l’11 maggio. Vogliamo scoprire come immaginano il nostro domani, e aiutare a costruirlo” ha sottolineato l'AD.
La presentazione del nuovo amministratore delegato è stata anche l'occasione per ricapitolare sulle principali novità presentate nel corso di Cisco Live, evento virtuale che si è tenuto a fine marzo.
Ripensare l'infrastruttura di Internet per un futuro più inclusivo
Dal punto di vista tecnologico sono numerose le iniziative che Cisco sta portando avanti, e una delle più ambiziose è quella di supportare i CSP (Communication Service Provider) a potenziare le loro reti per reggere il costante aumento del traffico, che durante i lockdown ha visto un incremento che oscilla dal 25% al 45%, a seconda del Paese preso in considerazione.
Se fino a ora le infrastrutture hanno retto senza particolari problemi, con la diffusione del 5G sarà necessario effettuare delle modifiche e per affrontare la situazione Cisco ha lanciato Converged SDN Transport, una soluzione che consente ai service provider di far convergere più reti in un'infrastruttura comune, efficiente in termini di costi e sicura, con una enorme scalabilità.
Routed Optical Networking, invece, punta a far convergere le reti IP e ottiche, consentendo agli operatori di creare reti agili, efficienti e semplici da gestire in grado di supportare i livelli di traffico previsti con il 5G.
Cisco Plus: il modello as-a-Service della multinazionale
I tradizionali modelli di acquisto e utilizzo della tecnologia stanno lasciando spazio a nuovi approcci, che spostano gli investimenti da capex a opex. Parliamo delle proposte as-a-Service, che piacciono sempre più alle aziende che, adottandole, possono avere un maggior controllo sulle spese.
Nel caso di Cisco, questo modello viene definito Cisco Plus e può essere applicato all'intera rete nell'ottica di offrire servizi di NaaS, Network-as-a-Service. Cisco Plus NaaS è un modello che offre opzioni sia Pay-per-Use sia Pay-as-you-grow ed è una soluzione basata su cloud in grado di unificare i servizi di rete, sicurezza e visibilità attraverso i domini di accesso, WAN e cloud.
"Il Network-as-a-service è una grande opportunità per le aziende che desiderano passare a un modello operativo cloud senza complessità. Cisco guida questa transizione di mercato con Cisco Plus. Insieme ai nostri partner, vogliamo che la maggior parte del nostro portafoglio tecnologico possa essere fornito attraverso il cloud, gestito dal cloud e proposto as-a-service", spiega Todd Nightingale, Senior Vice President and General Manager, Enterprise Networking and Cloud,
Il rollout di Cisco Plus Naas avverrà nel corso dell'anno ma già entro la prima metà del 2021 dovrebbe essere disponibile in alcuni paesi (Australia, Canada, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti) Cisco Plus Hybrid Cloud che comprende l'intero portafoglio di computing, networking e storage del data center dell'azienda, includendo anche storage e software di terze parti. L'obiettivo è quello di creare un ponte tra on-premise, edge e cloud pubblico.
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