Inflazione, supply chain, carenza di talenti: le sfide di oggi secondo Microsoft. In arrivo una regione cloud italiana di Azure
di Alberto Falchi pubblicata il 18 Novembre 2022, alle 14:51 nel canale CloudInflazione, caro energia, sostenibilità, coinvolgimento dei lavoratori che operano da remoto, scarsa efficienza della supply chain, carenza di competenze. Questi i principali problemi da affrontare secondo Microsoft. Le soluzioni? Digitale e formazione continua e cloud: MS si appresta ad aprire una region italiana di Azure
In occasione dell'evento MADE IN DIGItaly, Microsoft Italia ha voluto fare il punto della situazione, evidenziando le sfide di business che le imprese sono chiamate ad affrontare e mostrando una serie di strumenti tecnologici che possono aiutarle a superarle. Lo slogan scelto è "Do more with less", fare di più con meno risorse, che ben si adatta alla situazione attuale: riuscire a raggiungere risultati più ambiziosi usando meno energia e, in generale, meno risorse, è fondamentale sia per l'ambiente, sia per superare la complicata situazione geo-politica che stiamo vivendo.
Ad aprire le danze è stata l'AD della sede italiana di Microsoft, Silvia Candiani, che ha subito evidenziato le tre sfide chiave: inflazione, supply chain e scenario geopolitico, carenza di competenze. Digitale e cloud sono ovviamente le risposte dell'azienda che, come sanno i lettori di Edge9, sta investendo molto sul programma Ambizione Italia, tramite il quale sono già stati formate 2,5 milioni di nuovi persone nel settore informatico. Un risultato impressionante, ma non ancora sufficiente: come spiega Candiani, solo in Italia ci sono 150.000 posizioni lavorative che non si riescono a coprire a causa della difficoltà nel trovare talenti con le adeguate competenze. E, contemporaneamente, è necessario fare formazione continua a chi sta già lavorando, per continuare a fare maturare le sue conoscenze.
Un altro punto sottolineato dall'amministratore delegato di Microsoft Italia è relativo al coinvolgimento dei lavoratori: l'adozione di smart working e remote working ha sicuramente spinto la produttività, ma anche allontanato le persone, che lavorando da casa, senza un contatto fisico coi colleghi, tendono a essere meno coinvolte nei processi lavorativi. Anche in questo caso, è necessario trovare il modo di "avvicinarle", di stimolare il loro interesse.
Do more with less: alcuni esempi concreti
Digitale e cloud sono forze deflazionarie, che possono aiutare a superare la difficile situazione che si è creata, in particolare in Europa. Oltre alla maggiore efficienza che può portare in azienda, Candiani sottolinea anche come l'adozione della "nuvola" porti anche ad abbattere costi ed emissioni.
Dati che, ovviamente, dipendono dalle implementazioni. Microsoft aprirà a breve una region italiana di Azure che permetterà di erogare servizi a bassissima latenza anche nel Bel Paese e che, secondo le indicazioni dell'azienda, sarà fino al 93% efficiente rispetto ai tradizionali data center privati cui si affidano oggi le imprese. Non solo: porterà 10.000 nuovi posti di lavoro, e qualcosa come 9 miliardi di dollari di indotto. Il tutto in tempi rapidi: parliamo della fine del 2024.
Do more with less: dalla teoria alla pratica
In occasione di MADE IN DIGItaly Candiani ha portato alcuni casi d'uso reali per far capire cosa intende con il motto "Do more with less". Campari, che ha fatto leva su Dynamics 365 per ottimizzare le campagne pubblicitarie e coinvolgere maggiormente i clienti, incrementando l'engagement sulle piattaforme digitali del 20%.
Coca Cola e Mercedes, invece, hanno ottimizzato la loro produzione, abbattendo i costi energetici del 15% realizzando digital twin degli stabilimenti produttivi, che hanno permesso di individuare più facilmente le aree dove era possibile portare maggiore efficienza, oltre che effettuare manutenzione da remoto, anche grazie a Hololens.
Per potenziare il coinvolgimento dei dipendenti, Microsoft propone poi Microsoft Viva, una soluzione pensata per motivare i talenti, farli collaborare in maniera più efficace e formarli in maniera continua, anche se operano da remoto. Secondo la ricerca Microsoft Work Trend Index, infatti, l’85% dei dipendenti è motivato ad andare in ufficio per ricostruire i legami di team e il 76% resterebbe più a lungo nella propria azienda se potesse beneficiare di maggiore formazione.
“Incertezza economica, crisi energetica, discontinuità della supply chain, trasformazione del mondo del lavoro, istanze sociali quali sicurezza e sostenibilità: mai come in questo momento le organizzazioni si trovano a dover affrontare sfide epocali", ha dichiarato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. "Il digitale – Cloud Computing in particolare – può essere un driver di crescita sostenibile per aiutare le aziende italiane a gestire la complessità. Due gli elementi su cui puntare: tecnologia e capitale umano. In primis Microsoft s’impegna per supportare le organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore con investimenti infrastrutturali come la regione Data Center italiana in via di sviluppo, progettata anche in una logica di efficienza energetica e con l’obiettivo di rendere più accessibili servizi cloud in grado di accelerare una competitività sostenibile. Si tratta di un mercato in crescita - +18% in Italia nel 2022 secondo il Politecnico di Milano e una stima di incremento +21% a livello globale nel 2023 secondo Gartner - un eccezionale booster per l’economia e una forza deflattiva su cui investire. Altro focus su cui Microsoft si concentra è la formazione, per contribuire allo sviluppo di skill utili a cogliere queste opportunità. La carenza di competenze rischia, infatti, di essere un freno alla competitività del Paese: insieme a The European House – Ambrosetti abbiamo stimato che entro il 2026 nel mercato del lavoro serviranno circa 2,1 milioni di professionisti con competenze digitali di base. Con Ambizione Italia ci stiamo attrezzando per contribuire a ridurre questo gap”.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTalenti ?
...."carenza di talenti"...Ah, si, quelli che devono sapere 20 linguaggi di programmazione, dieci lingue straniere, esperienza di 20 anni ma anagrafica di 30 e pagati "a cottimo" come una badante ucraina ...
Eh già, c'è proprio "carenza" ...
Ah, si, quelli che devono sapere 20 linguaggi di programmazione, dieci lingue straniere, esperienza di 20 anni ma anagrafica di 30 e pagati "a cottimo" come una badante ucraina ...
Eh già, c'è proprio "carenza" ...
il reddito di cittadinanza serviva (anche) ad evitare strozzinaggio lavorativo.
Infatti vogliono abolirlo...
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