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Oracle annuncia il cloud sovrano per l'Unione Europea

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Cloud Oracle annuncia il cloud sovrano per l'Unione Europea

Oracle risponde alle esigenze di maggiore controllo dei dati espresse dai suoi clienti europei con un nuovo cloud "sovrano" dedicato all'UE. Due nuove regioni in arrivo, che saranno gestite da cittadini europei

 

Oracle ha annunciato che, a partire dal 2023, metterà a disposizione delle nuove regioni "sovrane" per l'Unione Europea del suo servizio di cloud, Oracle Cloud Infrastructure (OCI). Si tratta di regioni del suo servizio cloud che garantiranno ai clienti che i dati non solo rimarranno entro i confini europei assicurando così la totale sovranità su di essi, ma che l'intera infrastruttura, dall'archiviazione e l'elaborazione dei dati fino al supporto ai clienti, sia basata in Europa.

Oracle annuncia il cloud "sovrano" per l'Unione Europea

Il mercato europeo dei servizi digitali è in rapido mutamento, in particolare quando si parla di cloud. Il Vecchio Continente si è reso conto che proteggere i dati dei cittadini e delle aziende è fondamentale e che, per fare ciò, è necessario che questi stiano in Europa, dove sono salvaguardati dalle stringenti normative dell'Unione Europea. È in questo contesto che nascono varie soluzioni per la cosiddetta "sovranità sui dati", ovvero la possibilità per aziende e organizzazioni, governative e non, di mantenere il pieno controllo sui propri dati.

Oracle ha annunciato che creerà delle nuove regioni del proprio servizio di cloud computing per rispondere a queste esigenze e assicurare ai clienti europei che i loro dati, e quelli dei loro clienti, rimarranno entro i confini europei e saranno gestiti da europei. La promessa di Oracle non è solo tecnica, ma quasi politica: nel suo annuncio, l'azienda fa presente che "il cloud sovrano di OCI estende la prassi [di non spostare i dati al di fuori della regione scelta dal cliente] restringendo ulteriormente le responsabilità sulle attività e sul supporto ai clienti a residenti dell'UE." L'azienda fondata da Larry Ellison, dunque, si impegna ad assicurarsi in ogni modo che le nuove regioni vadano incontro alle esigenze di riservatezza e di controllo dei dati delle organizzazioni europee, spingendosi fino al dare le responsabilità delle attività a cittadini europei.

L'obiettivo di Oracle è di offrire ai suoi clienti che operano nell'Unione Europea un'infrastruttura di cloud pubblico che sia esattamente equivalente a quella già ora disponibile nelle sei regioni attive (Amsterdam, Francoforte, Marsiglia, Milano, Parigi e Stoccolma), in termini sia di servizi disponibili, sia di prezzi. Le prime due regioni saranno aperte in Germania e in Spagna e saranno distinte e separate fisicamente e logicamente dalle regioni già attive.

C'è forte richiesta da parte delle realtà europee di servizi cloud che consentono di mantenere il pieno controllo dei dati e ciò significa che c'è una grande opportunità per le aziende che possono offrire tali servizi. Oracle è il primo dei grandi hyperscaler a offrire questa possibilità ai suoi clienti europei; è quasi scontato, però, che non sarà l'ultimo.

2 Commenti
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Sandro kensan12 Luglio 2022, 15:45 #1
Ma se è una azienda USA a detenere i dati siamo punto e a capo. Se gli USA ordinano all'azienda americana di passargli i dati senza poterne dare annuncio pubblico allora i dati in EU è come se fossero in USA.
sk0rpi0n12 Luglio 2022, 21:22 #2
Esatto, Oracle, azienda USA, che rilascia queste dichiarazioni... è come se un macellaio cercasse di sponsorizzare la dieta vegana, dai!
Serve un'azienda EU per garanzie maggiori, così a naso mi viene in mente OVH...peccato solo per i recenti disastri (vedasi incendio...)!

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