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Oracle e il concetto di azienda data-driven: guidare il business facendo leva sui dati

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Cloud Oracle e il concetto di azienda data-driven: guidare il business facendo leva sui dati

Un'azienda si definisce data-driven quando è guidata dai dati, che la aiutano a comprendere meglio quanto sta succedendo e ad anticipare quello che accadrà, così da prendere decisioni di business tempestive. Ne parliamo con Fabrizio Orlando di Oracle

 

Il termine data-driven (guidato dai dati) è sempre più utilizzato, e Oracle punta molto su questo concetto, tanto che per novembre ha organizzato una serie di webinar dedicati. Ma cosa si intende, esattamente? Cosa deve fare un'azienda per definirsi data-driven e quali sono i vantaggi? Ne abbiamo parlato con Fabrizio Orlando, Analytics Domain Leader di Oracle.

Cosa si intende per azienda data-driven?

L'azienda data-driven è quella che inizia a trarre valore dal dato, estraendo valore combinandolo con altri dati. Secondo Orlando si definisce tale un'azienda "quando cambia totalmente l'approccio", quando "il dato diventa attivo e suggerisce all'utente quale potrebbe essere il punto di partenza, o di arrivo, più probabile". Ma quali sono i dati a cui si fa riferimento? Tutti: da quelli tradizionali, come quelli relativi alla produzione, alle vendite, ai costi, ma anche i dati "nuovi", quelli che si acquisiscono tramite i social network e i dispositivi IoT

Acquisire il dato è solo il primo passo, naturalmente, e poi questi dati andranno trattati, e per farlo adeguatamente è fondamentale la scelta del database, che deve essere Multimodello, essere cioè in grado di associare diversi tipi di modelli di dati in un singolo back-end integrato, per esempio in grado di gestire anche i grafi (Graph). Per meglio comprendere facciamo l'esempio di una bonifico bancario: oltre ai dati relazionali "classici" - mittente, destinatario, causale e importo - un database multimodello è in grado organizzare i dati anche per mettere in evidenza altre informazioni di relazione tra le entità coinvolte, come quelle relativa al rapporto fra mittente e destinatario (per esempio, se sono parenti o conoscenti) e quelli relativi agli istituti bancari coinvolti nella transazione (per esempio, se sono rivolti ad altri gruppi bancari o finanziari)

Cosa fa Oracle per aiutare le aziende a diventare data-driven?

augmented analytics

Il database di Oracle è alla base di tutto, naturalmente, essendo strutturato proprio per questo tipo di analisi sui dati. Servono però delle competenze specifiche, non sempre presenti in azienda. A tal proposito, Oracle supporta la mancanza di queste competenze tramite quello che definisce un tool di augmented analytics, cioè il suo front-end di analisi dei dati (Oracle Analytics) che è in grado di orchestrare le funzionalità di machine learning del database per evidenziare automaticamente agli utenti i dati rilevanti alle loro analisi. Certo, l’azienda deve essere consapevole che la tecnologia non è da sola sufficiente e che non può mancare un team interno di data scientist che contribuisca a rendere pervasiva questa nuova metodologia di analisi e ne definisca le basi. 

Uno dei vantaggi di questo approccio è che non si devono acquisire nuovamente i dati: grazie alle tecnologie di Oracle è possibile riutilizzare il patrimonio di informazioni già presente in azienda, che viene trasformato e adeguato alla nuova realtà, e che si somma ai nuovi dati che verranno acquisiti da questo momento in poi. 

 

I silos? Non sempre è necessario abbatterli

fabrizio oralando_Oracle

Si parla tanto di silos aziendali e delle problematiche che rappresentano, ma non bisogna dimenticare che in certi casi è meglio che le informazioni rimangano separate, non accessibili a tutti, in particolare quando i dati sono sensibili, come quelli medicali o finanziari. Questo non significa rinunciare a fare leva su di essi. Come ci spiega Orlando, Oracle mette a disposizione delle tecnologie che sono in grado di fare una replica dei dati in tempo reale, consolidando i database senza però esporre le informazioni sensibili, permettendo a ogni reparto dell'azienda di poter contare su dati aggregati per prendere le decisioni, senza aver bisogno di accedere alle informazioni sensibili, che vengono mascherate e rimangono accessibili solo a chi ne ha diritto. 

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