Oracle Exadata Cloud Service X8M: nessun database è troppo grande, on premise o in cloud

Oracle Exadata Cloud Service X8M: nessun database è troppo grande, on premise o in cloud

Oracle ha presentato Exadata Cloud Service X8M, versione dedicata al cloud della sua piattaforma Exadata X8M impiegabile sia on premise che nei data center di Oracle. L'azienda sembra non aver voluto fare compromessi prestazionali di alcun tipo

di pubblicata il , alle 09:45 nel canale Cloud
Oracle
 

Oracle ha presentato l'evoluzione della sua piattaforma Exadata destinata a database e altre applicazioni mission critical: Oracle Exadata Cloud Service X8M si posiziona come uno dei sistemi dalle maggiori prestazioni al mondo grazie a caratteristiche di altissimo livello e funzionalità di integrazione con il cloud. Tali specifiche si accompagnerebbero però, stando ad Oracle, a risparmi sui costi che arriverebbero al 30% rispetto alla concorrenza.

Oracle Exadata Cloud Service X8M: potenza (quasi) senza limiti per database e oltre

Oracle Exadata Cloud Service X8M si basa sulla stessa piattaforma di Exadata X8M ed è pensato per operare nel cloud di Oracle, che questo sia in uno dei data center dell'azienda o che sia nella Dedicated Region Cloud@Customer presentata la scorsa estate assieme agli Exadata X8.

Oracle propone Exadata Cloud Service X8M come una piattaforma che permette di espandere rapidamente e senza riscrittura delle applicazioni i propri carichi di lavoro, portandoli nel cloud pubblico o utilizzando le risorse di quest'ultimo senza interruzioni e senza intaccare la disponibilità dei servizi. Si tratta di una soluzione hardware e software pensata per facilitare il cosiddetto "scale out", ovvero il miglioramento delle prestazioni dei propri carichi di lavoro tramite l'espansione dell'infrastruttura (in opposizione allo "scale up", ovvero la sostituzione dei server con altri più potenti).

Oracle Exadata Cloud Service X8M

Exadata X8M si distingue dalla concorrenza per via dell'impiego della tecnologia Remote Direct Memory Access (RDMA): grazie ad essa il DBMS, ovvero il motore del database, comunica direttamente con la memoria, la rete e i dispositivi di archiviazione bypassando il sistema operativo. In questo modo si elimina il principale punto di creazione di overhead, aumentando così le prestazioni di I/O delle transazioni di 2,5 volte e riducendo la latenza di 10 volte. Secondo Oracle questo rende le operazioni di I/O 50 volte più veloci rispetto a quelle offerte da AWS Relational Database Service.

Non è, però, solo una questione di software. Una parte del miglioramento nelle prestazioni è dovuta anche all'impiego di memoria Intel Optane e di un nuovo network fabric che Oracle chiama RoCE (RDMA over Converged Ethernet) in grado di assicurare velocità fino a 100 Gbps e bassa latenza. Gli Exadata X8M arrivano fino a 4.600 core di CPU, 44 TB di RAM, 96 TB di memoria persistente Intel Optane, 1,6 PB di memoria flash e 25 PB di archiviazione su dischi tradizionali. Oracle afferma che "nessun database è troppo grande per Exadata Cloud Service X8M" e numeri del genere portano a pensare che sia vero.

Oracle Real Application Clusters (RAC) offre funzionalità migliorate per lo scale out dei database in maniera trasparente per le applicazioni (ovvero senza che le applicazioni ne siano al corrente). Le repliche dei database create da Oracle Data Guard consentono inoltre di effettuare l'offloading delle azioni di lettura e scrittura SQL sul database in replica.

Oracle mette l'accento sul fatto che non sia necessario utilizzare tutte le capacità di Exadata Cloud Service X8M, ma che sia possibile partire con solo 4 core ed espandere poi le capacità di calcolo e di archiviazione in base alle necessità. Tali espansioni (e contrazioni) sono in tempo reale e senza interruzioni per garantire la massima disponibilità del servizio.

"Sempre più aziende portano i carichi di lavoro più importanti in cloud, scoprendo che molti database in cloud hanno limiti di performance, disponibilità e scalabilità" afferma Juan Loaiza, Executive Vice-President di Oracle per le tecnologie database mission-critical. "Con questa novità, Oracle permette oggi ai suoi clienti di gestire qualsiasi carico di lavoro database con caretteristiche mission-critical, compresi quelli più impegnativi e ad alta richiesta di capacità di calcolo e memoria, con performance estremamente migliori, maggiore scalabilità ed elasticità e minori costi, rispetto a qualsiasi altro fornitore di cloud. La nuova generazione di Oracle Exadata Cloud Service si basa sulla nostra collaudata piattaforma Exadata, che è già usata dall’86% delle aziende della classifica Fortune Global 100 per i loro carichi di lavoro più impegnativi."

È possibile approfondire leggendo il blog aziendale di Oracle.

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