Pure Storage aggiorna la sua strategia as-a-Service

Pure Storage aggiorna la sua strategia as-a-Service

Pure Storage sta aggiornando i suoi servizi e puntando sulle offerte a consumo su tutta la gamma di soluzioni. Con l'acquisizione di Portworx lo scorso settembre punta a offrire una Modern Data Experience basata sugli Hybrid Kubernets Data Services

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Cloud
Pure Storage
 

Pure Storage, azienda leader nel settore delle soluzioni storage aziendali, ha iniziato la sua strategia as-a-Service nel 2017, per poi evolverla negli anni sino al 2021, quando l'azienda ha deciso di rinominarla in Pure as-a-Service 2.0. La scelta di orientarsi sempre più verso modelli a consumo è la risposta alla richiesta del mercato: IDC stima che nel 2021 la domanda triplicherà, e il 50% delle infrastrutture dei data center saranno operate proprio in modalità as-a-service. 

Pureasaservice

La soluzione Pure as-a-Service: tutto lo stack accessibile a consumo

Pure as-a-Service è una piattaforma che unisce le risorse on-premise e quelle di cloud pubblico in un unico abbonamento di storage, garantendo in questa maniera un'esperienza di tipo cloud ibrido. Attraverso una dashboard gli amministratori possono gestire tutte le impostazioni del loro ambiente, potendo contare su un modello basato interamente sugli Opex, quindi privo di costi fissi.

Sono disponibili differenti tier, in grado di soddisfare varie esigenze, dagli snapshot degli stati dei sensori IoT a casi d'uso che prevedono VDI, virtualizzazione, database, container e, nel livello Ultra, anche il database in-memory di Oracle, oltre che applicazioni di IA e machine learning. 

Con l'acquisizione di Portworx Pure offre una Modern Data Experience

A settembre 2020, Pure ha acquisito per 370 milioni di dollari PortWorx, una delle principali piattaforme per la "conteinerizzazione", usata da colossi come Airbus e Adobe. Grazie a questa operazione, Pure è in grado di offrire servizi di dati ibridi basati su Kubernetes su ogni tipo di architettura storage, sia essa on-prem su bare-metal o virtualizzata, ovviametne in modalità as-a-Service: containers, database, software... tutto può funzionare in modalità a consumo, aumentano la flessibilità ed eliminando completamente gli investimenti iniziali. Tutte le spese saranno insomma di tipo Opex. 

Pure Storage in numeri

Fondata nel 2009, Pure Storage si è velocemente imposta fra i leader delle soluzioni storage, arrivando a conquistare l'ambito Magic Quadrant di Gartner. A oggi, conta più 8.000 clienti (1.700 se ne sono aggiunti nel solo 2020) e offre servizi al 48% delle aziende della Fortune 500. Il fatturato per l'anno fiscale 2020 è stato di 1,64 miliardi di dollari, in crescita del 29% rispetto all'anno precedente. 

Pure Numeri

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