ServiceNow aggiorna Workplace Service Delivery per supportare la forza lavoro ibrida

Workplace Service Delivery è una soluzione di ServiceNow sviluppata per venire incontro alle esigenze delle aziende che hanno adottato un modello di lavoro ibrido. Un approccio al lavoro che con l'emergenza sanitaria si è esteso alla maggior parte delle imprese e che è destinato a permanere in molte realtà anche quando ci saremo lasciati la pandemia alle spalle. 

ServiceNow ha recentemente effettuato degli aggiornamenti alla sua soluzione, nell'ottica di offrire ai lavoratori un'esperienza di tipo consumer per la prenotazione degli spazi di lavoro come uffici e sale conferenze. 

ServiceNow aggiorna Workplace Service Delivery per offrire un'esperienza di tipo consumer ai lavoratori

Quando si parla di esperienza di tipo consumer, si intende semplificare l'utilizzo delle piattaforme il più possibile, così da ridurre al minimo i punti di attrito nell'erogazione dei servizi. Un esempio di facile comprensione è quello di Amazon: non c'è bisogno di alcuna competenza informatica per acquistare un prodotto sulla piattaforma di Bezos e, allo stesso modo, le procedure per vendere tramite la piattaforma sono estremamente intuitive, realizzate nell'ottica del self-service. Chiunque, insomma, può diventare un Seller su Amazon senza bisogno dell'assistenza di un esperto.

Nel caso di ServiceNow l'obiettivo dell'aggiornamento di Workplace Service Delivery è proprio quello di semplificare il più possibile la vita delle imprese che hanno deciso di sposare l'approccio ibrido al lavoro, coi dipendenti liberi di lavorare in sede o da remoto sulla base delle loro esigenze. 

La prima novità è l'introduzione di Workplace Reservation Management, uno strumento intuitivo per la prenotazione delle postazioni di lavoro, siano esse scrivanie o sale riunioni. Col passaggio a nuove forme di lavoro e collaborazione, infatti, è venuta meno la necessità di dedicare una scrivania a ogni dipendente, consentendo a tutti di sedersi nella prima postazione libera. Workplace Reservation Management fa proprio questo, estendendo il concetto anche alle sale riunioni e ad altre aree comuni. 

Workplace Reservation Management permette anche a chi gestisce le strutture di ottimizzare la spesa immobiliare, offrendo statistiche dettagliate sull'utilizzo degli spazi in ogni giorno, mese o anno. Queste informazioni possono venire quindi utilizzate per decidere quanti piani o stanze mantenere accessibili nei vari periodi, permettendo anche di riorganizzare gli spazi così da sfruttarli al meglio. 

Se i dipendenti non frequentano più la sede aziendale quotidianamente, però, modifiche alla planimetria potrebbero spiazzarlo. Qui entra in gioco la seconda novità, Workplace Space Mapping, che aiuta i lavoratori a muoversi al'interno degli spazi dei campus di lavoro rinnovati. 

"Le organizzazioni si stanno rapidamente rendendo conto che il lavoro non è più solo un luogo, ma un'attività, e questo accelera la necessità di trasformazione digitale" - ha dichiarato Juliana Beauvais, Research Manager di IDC - “Il futuro del lavoro sarà ibrido e distribuito. Le aziende devono automatizzare workflow complessi per migliorare la produttività e l'esperienza dei dipendenti".