Solarwinds Virtual Road Show: l'automazione è indispensabile

Solarwinds Virtual Road Show: l'automazione è indispensabile

Durante il roadshow virtuale di Solarwinds sono intervenuti anche alcuni MPS europei che hanno raccontato la loro esperienza, sottolineando l'importanza dell'automazione, del backup efficace dei dati e della protezione dagli attacchi informatici

di pubblicata il , alle 13:01 nel canale Cloud
SolarWinds
 

Solarwinds è un'azienda texana specializzata nelle soluzioni per la gestione delle infrastrutture IT. Recentemente ha tenuto un roadshow virtuale al quale hanno partecipato alcuni dei suoi partner, fra cui degli MPS europei che hanno raccontato la loro esperienza, concentrando la loro attenzione su temi come l'automazione dei processi e la standardizzazione dei backup

Ecco perché LimeNetworks ha scelto la soluzione di SolarWinds per il backup

Senzanome

Kelvin Tegelaar è il CTO dell'MSP olandese LimeNetworks. Durante il virtual roadshow ha raccontato della sua esperienza con le soluzioni di backup e di come un grosso problema con un cliente ha spinto l'azienda a rivedere le soluzioni utilizzate e passare a quella proposta da Solarwinds. Inizialmente, LimeNetworks si appoggiava a tre soluzioni differenti (una in cloud, una on-premise e una ibrida), nessuna delle quali lo soddisfaceva a pieno dal momento che richiedevano molto tempo ai tecnici e non garantivano l'affidabilità necessaria. Tegelaar ha quindi deciso di analizzare soluzioni di altri vendor e la decisione è ricaduta sulla proposta di SolarWinds.

Backup

Il vantaggio era quello di avere un'unico prodotto per tutte e tre gli scenari di backup citati, in grado di supportare le esigenze di tutti i clienti dell'azienda, ma anche di risparmiare tempo e denaro. La la soluzione di SolarWinds permette a LimeNetworks di non pagare un abbonamento per ogni singolo cliente, ma solo per le risorse utilizzate, che quindi possono essere utilizzate meglio e ripartite in maniera ideale fra i clienti, ottimizzando i costi. Per i tempi, invece, Tegelaar dichiara di averli ridotti di 10 volte: se prima i tecnici investivano circa 40 ore alla settimana per le procedure di backup, ora bastano dalle 2 alle 4 ore per salvare tutti i dati dell'azienda. E ci tiene a sottolineare "tutti", dal momento che uno dei problemi che aveva sperimentato in precedenza era il fatto che i clienti sceglievano - anche per questioni di costi - quali dati includere o meno, mentre con il nuovo software di backup LimeNetworks ha cambiato approccio, mettendo in sicurezza tutto il patrimonio informativo del cliente. La chiave del risparmio di tempo e risorse è nelle procedure di automazione del salvataggio e del ripristino dati, una delle peculiarità della suite di SolarWinds. 

Automazione: la chiave del successo delle aziende

JAegger

Patrick Jaeger è il fondatore e CEO di meinAdmin, MSP tedesco che offre servizi di sicurezza, monitoraggio, progettazione e gestione delle infrastrutture. Uno dei servizi più richiesti dall'azienda negli ultimi tempi è quello di aggiornamento da Windows 7 a Windows 10: da quando Microsoft ha cessato il supporto ufficiale del vecchio sistema operativo, le aziende sono state costrette ad aggiornare, ma non sempre si tratta di un'operazione facile, soprattutto se non si vuole frenare la produzione né rischiare di trovarsi con problemi di compatibilità. La soluzione di meinAdmin è l'automazione: l'azienda ha sviluppato una soluzione basata su intelligenza artificiale che automatizza il processo, verificando la compatibilità delle applicazioni installate e gestendo in automatico la procedura. 

Secondo Jaeger, l'automazione sarà la chiave del successo delle aziende, dal momento che oltre a far risparmiare tempo prezioso, consente di eliminare gli errori umani, che sono spesso a causa di incidenti di sicurezza e altre problematiche. Non è un caso che l'azienda, oltre alla soluzione di aggiornamento da Windows 7, stia lavorando anche su altri prodotti di automazione, soprattutto in ambito cloud, con soluzioni che automatizzano la gestione delle macchine virtuali, gestendo il processo di patching, clonazione, spostamento e messa in opera. Ma premere a fondo il pedale dell'acceleratore sull'automazione non può portare a problemi? In certi casi sì, ed è per questo che meinAdmin divide i suoi clienti in tre livelli, a seconda delle dimensioni e delle necessità: quando l'azienda sperimenta le nuove procedure di automazione le testa prima sui clienti che accettano di partecipare alle beta, per poi estendere l'operazione anche agli altri dopo aver verificato l'assenza di problemi nelle procedure. 

Cybersecurity: la visione di SolarWinds

Durante il roadshow virtuale è intervenuto anche Gill Langston, Head Security Nerd at SolarWinds MSP, che ha esposto il suo punto di vista sulla cybersecurity partendo da un presupposto comune a tutti gli MSP: la difficoltà di mettere in sicurezza i sistemi dei clienti. Una difficoltà dovuta a diversi fattori, prevalentemente tempi e budget risicati, ma anche poca competenza tecnica da parte dei clienti che, spesso, non comprendono a pieno i rischi a cui sono esposti.

Security

Langston ha sottolineato come anche le piccole aziende siano nel mirino dei criminali informatici, tanto che nel 2019 gli SMB (Smalll Medium Business, quelle che in italia definiamo PMI) rappresentavano il 43% delle vittime. Attacchi che nella stragrande maggioranza dei casi richiedevano un intervento da parte degli utenti per concretizzarsi, come un clic su un link o l'apertura di un file contenente malware. Langston si è concentrato sui ransomware, che continueranno a essere una delle minacce più diffuse del 2020 per un motivo molto semplice: ci sono elevate probabilità che le vittime paghino il riscatto. Cosa che Langston naturalmente sconsiglia di fare, offrendo anche alcuni consigli su come evitarlo, per esempio assicurarsi che i backup siano offline, così che non possano essere "contagiati" dal malware, disabiitare tutti i servizi/porte non essenziali, in particolare gli accessi esterni al protocollo RDP, sempre più preso di mira dai cybercriminali e, infine, la formazione del personale, che è alla base delle migliori pratiche di sicurezza. 

Prima di concludere, Langston ricorda anche alle MSP alcune delle best practice da seguire, a partire dalla gestione delle credenziali: mai riutilizzare le stesse per più clienti. Può sembrare un'ovvietà, ma non mancano casi di numerosi clienti violati proprio a causa di questa leggerezza. Glii MSP dovrebbero poi imporre politiche di password sicure ai dipendenti e analizzare chi gestisce le credenziali dei clienti e come le conserva. L'ultimo suggerimento è quello di attivare l'autenticazione a più fattori ovunque sia possibile. 

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