Unified Key Orchestrator, la soluzione di IBM per la protezione di ambienti multi-cloud e cloud ibrido

Unified Key Orchestrator, la soluzione di IBM per la protezione di ambienti multi-cloud e cloud ibrido

IBM consente di utilizzare i suoi servizi evoluti per la gestione delle chiavi di sicurezza anche su altre piattaforme cloud, garantendo così visibilità e sicurezza su tutti i dati, indipendentemente da dove si trovino

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Cloud
IBMCloud Security
 

Un numero sempre crescente di aziende non si limita a utilizzare un solo servizio cloud, ma si appoggia a più soluzioni di differenti produttori, mediamente otto secondo questo report di IBM, spesso tenendo anche una parte dei dati sui server on-premise. Questo garantisce loro flessibilità, ma le espone anche a maggiori rischi. Per aiutare le imprese a proteggere i propri dati sulla nuvola, IBM ha annunciato un nuovo servizio di sicurezza: Unified Key Orchestrator.

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Unified Key Orchestrator: le funzionalità di cybersecurity di IBM su tutti i cloud

Il nuovo servizio Unified Key Orchestrator di IBM è stato sviluppato per consentire ai clienti di poter applicare le sue funzionalità di sicurezza su tutti i servizi cloud. “Proteggere i dati critici su più piattaforme può essere incredibilmente complesso – basta un link per mettere a rischio l’intera strategia di sicurezza di un’azienda. Ecco perché stiamo dando ai clienti un unico punto di controllo - permettendo loro di sapere chi ha accesso ai loro dati critici in ogni momento - anche se si trovano su altri cloud”, spiega Hillery Hunter, General Manager, Industry Clouds & Solutions, CTO, di IBM Cloud. “La fiducia e la scelta sono sempre state al centro del nostro lavoro con i clienti.  Ora che le aziende procedono con i loro progetti di modernizzazione, le aiutiamo rendendo loro più facile la gestione delle chiavi di cifratura e la protezione dei dati in qualsiasi ambiente si trovino”.

Adottando Unified Key Orchestrator, le aziende potranno mantenere visibilità e controllo sui dati, ovunque si trovino. La funzionalità principale è quella per la gestione delle chiavi, che garantisce ai clienti che nessuno, nemmeno il provider cloud, sia in grado di accedere ai dati. Anche chi avesse accesso fisico ai dischi, senza le chiavi di decifrazioni infatti non avrebbe modo di leggere alcuna informazione. 

La sicurezza è garantita dall'adozione di moduli hardware sicuri del tipo FIPS 140-2 Level 4.

“IBM ha scelto un approccio piuttosto unico, basato su un modello e un’architettura di sicurezza Zero Trust, che indirizza i casi d’uso reali dei clienti piuttosto che offrire semplicemente l’ennesimo prodotto", dichiara Frank Dickson, VP di Security & Trust di IDC. "Analogamente, questo nuovo servizio cloud dimostra l'impegno di IBM a risolvere una complessità resa sempre più difficile dalle iniziative di trasformazione digitale accelerate dal Covid, proteggendo i dati critici.  Rendendo possibile la gestione sicura delle chiavi di cifratura con un unico punto di controllo - anche attraverso diversi cloud pubblici - IBM dimostra ancora una volta l’attenzione ai bisogni dei clienti e a quello che li tiene svegli di notte, indipendentemente da dove i dati siano memorizzati. Unified Key Orchestrator facilita anche l’onere di gestione aggravato dalla carenza di talenti di sicurezza, rendendo possibile alle aziende dimostrare più facilmente e velocemente la conformità su più piattaforme cloud - che possono essere incredibilmente complesse"

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