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IA generativa: qual è il punto di vista dei consumatori? La risposta nella ricerca di Thoughtworks Italia

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale data IA generativa: qual è il punto di vista dei consumatori? La risposta nella ricerca di Thoughtworks Italia

Nonostante le applicazioni di IA generativa siano usate solo da una minoranza, le persone hanno una visione positiva su questa tecnologia. Non mancano alcuni timori sull'uso poco etico, tanto che la maggior parte del campione chiede interventi delle istituzioni per normare l'uso dell'IA

 

Come viene vista l'IA generativa dalle persone "comuni", cioè chi non necessariamente lavora nel settore tecnologico? A dare una risposta ci ha pensato Thoughtworks, società di consulenza tecnologica che opera sul mercato globale, intervistando circa 10.000 consumatori in dieci Paesi (Australia, Brasile, Germania, India, Italia, Paesi Bassi, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti). Il report è disponibile a questo indirizzo.

L'IA generativa? L'opinione generale è positiva, ma non mancano alcune preoccupazioni

Lo scenario che emerge dall'analisi di Thoughtworks evidenzia come la percezione sull'IA generativa sia tendenzialmente positiva. Il 30% degli intervistati afferma di essere eccitato dall'idea di poter usare questi strumenti, mentre un 42%, pur avendo un'opinione positiva su questa tecnologia, non nasconde di avere qualche perplessità. 

Quando è stato chiesto al campione se sono disposti ad acquistare prodotti e servizi da aziende che fanno uso dell'IA generativa, solamente il 18% ha affermato di essere meno incline a farlo, mentre il 42% ha dichiarato di essere più propenso. 

thoughwork gen IA

Fra gli aspetti positivi dell'IA generativa, gli intervistati hanno affermato che porterà più innovazione (59%), una migliore esperienza d'uso, anche grazie a un miglior support utente (51%) e un'esperienza più personalizzata (50%). 

Le perplessità, invece, sono relative alla privacy (48%), alla mancanza di regole condivise (45%) e all'assenza dell'intervento umano (64%).

thoughwork gen IA 3

Il problema però non è dovuto alla scarsa fiducia che le persone danno alla tecnologia: semplicemente, le persone tendono a fidarsi poco delle aziende, se lasciate libere di operare senza vincoli, e chiedono l'intervento normativo delle istituzioni. Più della metà degli intervistati (56%) sostiene infatti di non fidarsi dell'approccio delle imprese, mentre uno schiacciante l'82% ritiene che delle regole imposte dai governi possano garantire una competizione più equa, una maggiore inclusività e più responsabilità nell'utilizzo dell'IA generativa

I principali timori? Prima di tutto, la paura che le imprese private utilizzino i dati senza consenso (71%). Al secondo posto, il timore che l'IA generativa possa contribuire a diffondere fake news e ad alimentare la disinformazione (67%). Il 55%, invece, è preoccupato per temi come il plagio e contenuti potenzialmente pericolosi.

Nonostante il 93% del campione sostenga di avere qualche dubbio dal punto di vista dell'utilizzo etico di questa tecnologia, il 68% afferma comunque che le imprese dovrebbero continuare a far leva sulle innovazioni che scaturiscono dall'utilizzo dell'IA generativa. 

Gli intervistati, come visto, chiedono nuove regole per normare l'utilizzo dell'IA generativa, e  alle aziende chiedono una maggiore trasparenza. Per il 68% degli intervistati, le aziende dovrebbero specificare come vengono utilizzati i dati, il 63% sostiene che le imprese dovrebbero assicurarsi che non vengano generati contenuti illegali e il 62% dice che dovrebbero anche dichiarare esplicitamente quali contenuti sono stati generati da un'IA. 

La situazione in Italia

L'analisi di Thoughtworks include anche un campione di circa 1000 utenti italiani. Di questi, il 43% dichiara di non aver mai utilizzato soluzioni di IA generativa, contro un 26% che la usa di tanto in tanto, un 23% che la utilizza una volta alla settimana e solo un 8% che sostiene di farne uso su base quotidiana. 

thoughwork gen IA

Per quanto riguarda opportunità e timori, le differenze con i risultati globali non sono così marcate: il 33% degli italiani si dichiara entusiasta dell'IA generativa (33% il dato globale), mentre il 40% non nasconde qualche timore (42% il dato globale).

thoughwork gen IA

Se andiamo a valutare il livello di eccitazione nei confronti di queste tecnologia, il Bel Paese si posizione al quarto posto su dieci, preceduto da India, Singapore e Brasile. In generale, insomma, in Italia prevale l'ottimismo, con l'88% degli intervistati che afferma che le imprese grazie a questa tecnologia possono riuscire a innovare maggiormente. Anche da noi, però, è forte la richiesta di nuove regole: l'82% ritiene che le istituzioni debbano fare la loro parte normando l'utilizzo dell'IA generativa, tanto che il 71% ha una visione positive sullo EU AI Act in fase di stesura. Più della metà del campione (51%), però, è convinto che il principale scoglio all'adozione di regole condivise venga proprio dalle imprese, che sono restie ad adottarle. 

La licenza sociale all'utilizzo dell'IA generativa

La licenza sociale è un concetto nato nell'industria mineraria, e poi adottato in altri settori. Può venire definito come "la capacità di un'organizzazione di continuare ad operare, grazie alla fiducia che la società nutre nei confronti di un comportamento legittimo, responsabile e accettabile dal punto di vista sociale e ambientale". E, a quanto emerge dalla ricerca di Thoughwork, le imprese hanno questa fiducia. Se da una parte la maggior parte dei consumatori (93%) nutre preoccupazioni etiche riguardo all'lA generativa, molti (68%) ritengono invece che le aziende debbano continuare ad innovare utilizzando I'lA generativa in attesa di una efficace regolamentazione governativa

3 Commenti
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h.rorschach02 Novembre 2023, 18:27 #1
I modelli generativi (non le IA/AI, non sono intelligenze artificiali) andavano regolamentati due anni fa; i buoi sono fuori dalla stalla ormai
Gnubbolo03 Novembre 2023, 09:20 #2
cercate di mettere le mani su qualche vecchia Tesla con 24GB da bitfarm in svendita. ho perso l'occasione questa estate, adesso ci riprovo.
poi allenate la vostra AI in locale ed al diavolo censure, politicanti e tasse.
ci vuole tanta tanta tanta ram.
djfix1303 Novembre 2023, 14:45 #3
può dare risultati accettabili ma non ho ancora visto nulla di perfetto, credibile o associabile a qualcosa di ben fatto, anche la roba di Adobe stra pagata ogni mese non mi ha sempre soddisfatto. deve crescere? probabile

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