Intelligenza artificiale: tutti ne parlano, ma poche aziende la utilizzano
di Alberto Falchi pubblicata il 07 Marzo 2023, alle 09:01 nel canale dataSecondo le ricerche di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice: la comunità italiana per avvicinare le imprese all'IA, l'adozione dell'IA è ancora molto limitata. Nelle PMI, ma anche nelle multinazionali. La carenza di competenze è lo scoglio principale, ma non l'unico
L'intelligenza artificiale è ormai entrata nella quotidianità di moltissime persone grazie a strumenti come Dall-E e ChatGPT. Parliamo da anni di IA sulle pagine di Edge9, ma è solo di recente che si è vista un'accelerata così forte in queste direzione: basti pensare a Microsoft, che ha integrato un chatbot simile a quello di OpenAI nel suo motore di ricerca Bing. O a servizi come Shutterstock o Mailchimp, che in breve tempo hanno reso disponibili le loro integrazioni per generare direttamente dal sito immagini o testi tramite IA.
Ma le imprese come sono messe sull'adozione del'lIA? Non benissimo, a quanto emerge dal report realizzato da Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, community italiana che si pone l'obiettivo di supportare imprenditori e aziende a meglio comprendere l'IA e come integrarla nei propri flussi di lavoro.
Le aziende si interessano all'IA, ma raramente la adottano
Secondo una ricerca di Deloitte, il 22% delle aziende (a livello globale) sta migliorando le proprie competenze sull'IA senza, però, metterle in pratica. Questo anche perché l’80% delle realtà coinvolte non è attrezzato per educare la propria forza lavoro ed insegnarle come utilizzare questa tecnologia nel migliore dei modi. In Europa la situazione è ancora peggiore: solo l'8% delle imprese ha adottato l'IA. Sicuramente il tessuto imprenditoriale europeo, composto in prevalenza da PMI, ha il suo peso, ma il problema non è limitato alle piccole imprese. Secondo le indagini di Eurostat, 7 multinazionali su 10 non sono in grado di migliorare l'operatività o il business facendo leva sull'IA.
Le indagini del Politecnico di Milano non differiscono di molto: secondo il PoliMi, solo il 6% delle imprese italiane ha adottato l'IA.
Il decalogo di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice
Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice è una community italiana interamente dedicata alla scoperta dell’IA e delle sue applicazioni. “Immaginiamo un mondo in cui le aziende collaborano con l’intelligenza artificiale per prendere decisioni strategiche utili alla crescita del business" spiegano Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e organizzatori dell’AI Week. "È importante, però, concentrarsi sul valore offerto ai clienti, non dovendo rincorrere gli obiettivi di fatturato. L’IA non è un nemico, bensì un’innovazione avveniristica di cui siamo chiamati a fare tesoro al fine di rivoluzionare il presente e il futuro di tutte le principali industrie produttrici: di questo e molto se ne parlerà in occasione dell’AI Week, ovvero l’evento made in Italy dedicato proprio agli imprenditori che vogliono scoprire il mondo AI centered”.
Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice ha stilato un decalogo per le imprese, gli studenti e i professionisti che vogliono comprendere meglio l'IA.
1) C’è un’intelligenza artificiale adatta ad ogni impresa: oggi l’IA non è più una tecnologia a servizio solo delle grandi aziende e multinazionali perché esistono soluzioni avveniristiche anche per le PMI italiane.
2) Si parte sempre da un problema: analizzando attentamente le mancanze operative, o finanziarie, di un’organizzazione è possibile adattare l’IA al settore di competenza e migliorarne così risultati e performance.
3) Se l’erba del vicino è più verde, dare un’occhiata non guasta mai: prendere spunto dai competitor del proprio settore che risultano “più avanzati” può essere una strategia utile al fine di abbracciare le innovazioni del futuro.
4) Esiste un’intelligenza artificiale 100% made in Italy: nonostante incertezze e ritardi, esistono versioni di intelligenza artificiale a km 0 realizzate e applicate da oltre 400 imprese italiane da cui è possibile prendere spunto.
5) Dati, dati e ancora dati: analizzare internamente i tratti distintivi del proprio workplace è fondamentale per capire se e come sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
6) Pronti, partenza, via: una volta definita la base fondante del proprio business e dei servizi offerti, serve solo un pizzico di coraggio per aprire le porte dell’ufficio all’IA, vale a dire il nuovo collaboratore tuttofare.
7) L’azienda intera deve sapere dell’IA: l’intelligenza artificiale può essere applicata ad ogni settore e ambito operativo e, proprio per questo, tutti i collaboratori presenti devo essere formati per utilizzarla al meglio.
8) L’IA a supporto di ingegneri e non solo: la tecnologia del momento non è solo un insieme di dati e codici, bensì terreno fertile anche per coloro che hanno potenzialità “umanistiche”, soprattutto in ottica ricerca informazioni ed elaborazione contenuti.
9) Se non esiste una strada percorribile, bisogna crearla: l’intelligenza artificiale è un’opportunità unica nel suo genere che offre la possibilità di rivoluzionare la propria azienda a 360°.
10) In assenza di conoscenze, è fondamentale informarsi: nel caso in cui l’IA fosse un terreno inesplorato, è possibile partecipare a eventi e webinar utili ad accrescere le proprie competenze e promuoverne l’utilizzo.
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