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Arrivano i nuovi Western Digital WD Red Pro da 24 TB per NAS
di Riccardo Robecchi pubblicata il 02 Aprile 2024, alle 18:11 nel canale Device
Western Digital ha esteso la sua gamma di hard disk per NAS di fascia alta con il nuovo WD Red Pro da 24 TB, modello che va a spodestare quello da 22 TB in quanto a capacità massima nell'offerta del produttore
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOvvio che si', ma il lavoro non e' stato perso perche' avevo un backup quindi non abbiamo dovuto rifare il lavoro. Che il backup sia fatto con git (che git non fa backup ma ci siamo capiti) o con altro software non e' importante, e' stato "semplicemente" un fatto che e' successo, per pura coincidenza, giusto prima di questa discussione e che dimostra palesemente che un raid NON e' un sostituto del backup, dato che senza il backup su disco si, avremmo perso i dati anche se erano su RAID.
Parole sante!
Di recente ho scoperto addirittura problemi con la clonazione 'rapida' di Macrium. Solo perchè volevo installare un software per scrupolo ho effettuato il boot dal clone invece che dal sorgente e mi sono accorto che non caricava Windows correttamente. Riprovata una rapid clone ed ha fallito.
L'unica ri-clonazione che ha funzionato è stata quella standard ma per scrupolo l'ho effettuata con altro software.
Quindì, SI', verifica scrupolosa delle procedure di ripristino /emergenza.
Che e' il motivo per cui mi hanno approvato finalmente le ore per mettere su il sistema di sincronizzazione notturno/weekendaro...
In realtà il raid 1 è più prestante del 5. Sul raid 5 la scrittura è doppia, perchè deve scrivere il dato più la parità... poi quanto la cosa sia apprezzabile, è tutto da vedere.
In ogni caso, quando i tagli cominciano a diventare così grossi, nemmeno il raid 5 comincia ad essere affidabile.
Su questi hdd, non indicano mai l' URE (unrecoverable read error). Aumentano le dimensioni ma quello rimane sostanzialmente uguale, per cui incorri in un errore irrecuperabile, magari durante il rebuild del raid... è per questo che sarebbe opportuno, per tagli così grossi, avere raid6 o maggiori.
Si in scrittura sono d'accordo con te. Vieni però "ricompensato" in lettura, ovviamente il numero di dischi dell'array aiuta in tal senso.
Su questi hdd, non indicano mai l' URE (unrecoverable read error). Aumentano le dimensioni ma quello rimane sostanzialmente uguale, per cui incorri in un errore irrecuperabile, magari durante il rebuild del raid... è per questo che sarebbe opportuno, per tagli così grossi, avere raid6 o maggiori.
Concordo, andiamo però a questo punto su un "utilizzo professionale" e soprattutto con costi decisamente più alti. Per sua natura è ovviamente preferibile il da te citato RAID6 ma ha costi di realizzazione decisamente più alti. Neanche tutti i controller lo supportano di default. Pensa ho diversi controller IBM M5015 pci-express, tutti ordinati dallo stesso fornitore. Ma solo uno dei tre, evidentemente per firmware diverso dagli altri, consente di realizzare il RAID6.
Se avesse utilizzato git LFS al posto di mettere semplicemente i file in una directory, anche se avesse cancellato tutto il lavoro si poteva semplicemente tornare al commit precedente e recuperare tutto, dato git mantiene la storia del progetto. Quindi il restore dal backup non sarebbe stato necessario. LFS e' semplicemente l'aggiunta per gestire efficacemente file binari, permettendoti di avere ad esempio repository di file Photoshop e asset 3d invece che file di testo, ma per il resto e' uguale a git. Abbiamo repository git a iosa per i nostri progetti software con codice e roba piu' leggera, ma per qualche motivo quelli che lavorano con file binari e modelli 3d non riescono proprio a usarlo, nonostante abbiamo fatto diverse riunioni in proposito; son proprio di coccio, quindi colui che decide anche se non dovrebbe ha detto che piuttosto che proseguire su questa strada, loro avrebbero avuto semplicemente delle cartelle condivise...
Comunque cio' non elimina il fatto che un backup debba essere sempre presente: possono banalmente entrare i ladri in ufficio e ciularsi il NAS, per dire; ma in questo caso specifico almeno il restore non sarebbe stato necessario.
I Pro sono di fatto dei WD Gold senza la cache per evitare di perdere le scritture in caso di problemi con l'alimentazione. I Red normali sono SMR, i Red Plus sono identici ma CMR. In pratica: Red e Red Plus sono hardware consumer, i Red Pro sono hardware enterprise.
Per poi piangere, piangere amaramente e pagare in caso di dati presi in ostaggio. Le lezioni che non si imparano con "il dolore" non servono a niente...salvo rare eccezioni dove portando gli esempi afferrano il concetto e si dotano della sicurezza MINIMA per salvataggi e storage !
Te ne racconto una io. Azienda per la quale faccio da consulente, rifanno il server che tiene tutto in piedi. Macchina nuovissima, solo dischi NVMe, processore fantastico e tutto il resto del carrozzone. Benissimo, bellissimo. Trasferiamo gli applicativi su nuove VM con versioni aggiornate degli OS (stavano ancora a Windows 2008, credo).
I backup del database dell'ERP sono fatti su una partizione sulla stessa macchina. Il domain controller è rimasto sulla vecchia macchina e ora fa anche da file server, con cartella condivisa accessibile a tutti. Io glie l'ho detto che se succede qualcosa si ferma anche la produzione (perché il magazzino è gestito da software su una VM in dominio), ma vaglielo a spiegare che basta che un utente abbia un PC infetto senza saperlo... Niente, è ancora lì così dopo mesi. Il loro sistemista dice che hanno seguito "tutti i protocolli di sicurezza".
E figurati fargli capire che devono fare un backup vero su un dispositivo a parte...
I backup del database dell'ERP sono fatti su una partizione sulla stessa macchina. Il domain controller è rimasto sulla vecchia macchina e ora fa anche da file server, con cartella condivisa accessibile a tutti. Io glie l'ho detto che se succede qualcosa si ferma anche la produzione (perché il magazzino è gestito da software su una VM in dominio), ma vaglielo a spiegare che basta che un utente abbia un PC infetto senza saperlo... Niente, è ancora lì così dopo mesi.
E figurati fargli capire che devono fare un backup vero su un dispositivo a parte...
Noto che tutto il mondo è paese alla fine. Io fossi in lui, salvo avere qualche pezzo di carta o meglio NON AVERE il suddetto pezzo di carta che certifica che è responsabile per l'esito e la sicurezza dei dati, in tutta onestà faticherei veramente a dormire la notte al pensiero di questa situazione. Neanche in casa, ma pazienza sono un caso patologico, mi concedo queste leggerezze, e parliamo di dati si dall'alto valore affettivo, ma economico zero.
Questi al primo problema serio son letteralmente nella melma. Poi quando succederà, perchè succederà (e non gliela sto tirando assolutamente), sarei curioso di capire come giustificherà la cosa all'amministrazione, ai titolari...
...senti un po'...a disaster recovery neanche ti domando come son messi "i tuoi di clienti" ...immagino che sia una situazione altrettanto disastrosa, giusto per ripetere il termine.
Niente da fare, sulla sicurezza, fatta bene, non vogliono investire e si affidano in molti alla Dea Fortuna.
Ti dirò, ormai da un pò, quando posso, evito del tutto i raid hardware. Con i filesystem moderni tipo ZFS (e in parte btrfs) sono diventanti sostanzialmente inutili. A scapito di un pò di carico sulla cpu, i vantaggi e le features aggiuntive sono molto maggiori di qualsiasi controller dedicato.
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