Cartucce a nastro magnetico, nuovo record: IBM e Fujifilm raggiungono 580 terabyte
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Dicembre 2020, alle 08:21 nel canale Device
IBM e Fujifilm hanno raggiunto un nuovo record per le cartucce a nastro magnetico: le due sono riuscite a migliorare la densità di area di 27 volte rispetto alle soluzioni odierne, arrivando a 580 TB per cartuccia.
Il mondo è sempre più connesso e di conseguenza la mole di dati che deve essere archiviata sta raggiungendo livelli incredibilmente elevati: si stima che si toccheranno i 175 zettabyte entro il 2025. Affidarsi unicamente a SSD e hard disk per stoccare le informazioni non basta, ed è per questo che una tecnologia vecchia di oltre 60 come quella dei nastri magnetici è ancora usata attivamente per compiti di backup e soprattutto è in costante evoluzione.
I ricercatori di IBM e Fujifilm hanno annunciato nelle scorse ore di aver raggiunto un nuovo record di archiviazione su nastro magnetico, ben 317 GB per pollice quadrato su un prototipo di nastro magnetico basato su particelle di ferrite di stronzio (SrFe). "Si tratta di circa 27 volte in più la densità di area usata nelle attuali cartucce a nastro commerciali", fa sapere IBM.
In termini più concreti, una cartuccia con tale densità potrebbe immagazzinare 580 TB di dati, ossia l'equivalente di 786.977 CD impilati l'uno sull'altro per un'altezza complessiva di 944 metri (valore che supera l'altezza del grattacielo più alto del mondo, il Burj Kalifa). L'attuale generazione di cartucce si basa su particelle di ferrite di bario (BaFe) che rivestono il nastro magnetico. "Per aumentare ulteriormente la densità, Fujifilm ha inventato qualcosa di nuovo chiamato ferrite di stronzio (SrFe). SrFe può essere realizzata in particelle più piccole con proprietà superiori, il che significa una maggiore densità di archiviazione nella stessa quantità di nastro".
Per raggiungere il record sono state sviluppate altre tecnologie complementari, come una testina a bassa frizione, un rilevatore per trovare e leggere i dati anche con densità così elevate e tutto il necessario per posizionare le testine di lettura e scrittura con una precisione mai vista prima, pari a 3,2 nanometri.
24 Commenti
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Ancora adesso una cartuccia da 30TB costa 50E ed e' piccola robusta e pratica.
secondo la tabella nel 2017 avevamo cartucce da 330 TB?
L'ibm pubblicizza il nuovo ultrium 9 disponibile nel 2021 da 45TB (compressi)
mi sono perso qualcosa?
Ancora adesso una cartuccia da 30TB costa 50E ed e' piccola robusta e pratica.
robusta e pratica? Ma in caso di guasto? perchè 1° mi tornano in mentre le famose cassettine del commodore 64 che bastava un nulla e si attorcigliava tutto il nastro
2° a parte gli scherzi, se dovesse avere un problema o un guasto il lettore della cartuccia? perchè mi è capitato anni fa un bel fulmine che ha fatto un bel pò di danni, tra i quali il lettore/registratore della cartuccia e tutto il backup è andato in fumo... se devo avere un doppio sistema a cartucce, raddoppiano i costi
2° a parte gli scherzi, se dovesse avere un problema o un guasto il lettore della cartuccia? perchè mi è capitato anni fa un bel fulmine che ha fatto un bel pò di danni, tra i quali il lettore/registratore della cartuccia e tutto il backup è andato in fumo... se devo avere un doppio sistema a cartucce, raddoppiano i costi
a rigor di logica i backup fatti con un robot con nastri ultrium, dovrebbero essere fatti cosi:
ad ogni backup il sistema lo fa doppio
un set di nastri rimane nel robot in caso di utilizzo
un secondo set dovrebbe essere tolto e riposto in cassaforte adeguata (ignifuga come minimo)
ogni tot giorni i nastri scaduti devono essere rimessi nel lettore per il riutilizzo.
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