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Come scegliere un NAS in base al numero di dischi nella gamma Synology

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Device Come scegliere un NAS in base al numero di dischi nella gamma Synology

All'interno della gamma Synology sono disponibili NAS dai 2 ai 24 alloggiamenti: qual è il più adeguato alle esigenze aziendali? Analizziamo alcuni casi d'uso per semplificare la scelta

 

Il mercato mette a disposizione un quantitativo immenso di NAS tra cui scegliere, da quelli basilari per archiviare le proprie foto a casa fino a quelli da rack per l'uso aziendale. Per questo motivo la scelta su quale acquistare non è affatto facile e richiede un'attenta valutazione. Un elemento da cui partire è certamente quello del numero di dischi installabili: vediamo dunque come adoperare questo criterio all'interno della gamma di Synology.

Di quanti dischi ha bisogno il NAS?

Ci sono moltissimi elementi da tenere in considerazione quando si sceglie un NAS, inclusa la connettività di rete, la CPU, la quantità di memoria installabile, la possibilità di espansione e così via. Un elemento non meno importante è però la quantità e il tipo di dischi installabili, perché ciò altera significativamente gli scenari di applicazione del NAS.

Restando all'interno della gamma di Synology, partiamo con i NAS desktop, tipicamente impiegati in casa o negli uffici: lo scopo principale di questi dispositivi è quello di archiviare e mettere a disposizione sulla rete locale i dati. Possono essere posizionati dovunque, a patto che sia presente un cavo di rete. Vanno da due a dodici alloggiamenti e coprono pertanto esigenze molto diverse tra loro.

I modelli a due alloggiamenti, come ad esempio il Synology DS220+, sono quelli più indicati per utenti privati e piccole aziende che hanno bisogno di condividere o archiviare i file all'interno della rete locale; in questi modelli troviamo la possibilità di impiegare configurazioni RAID 0, che dividono i dati sui due dischi per aumentare le prestazioni a scapito dell'affidabilità, o RAID 1, che li replicano specularmente sui due dischi per ottenere la massima affidabilità. Il RAID 1, in particolare, è utile in ambito aziendale per mantenere la continuità del servizio anche in caso di guasti o problemi a uno dei dischi, ma risulta poco utile in ambito casalingo.

Spesso il RAID viene considerato come un modo per aumentare la protezione dei dati e in un certo senso è così, ma solo quando si guarda alla perdita di dati dovuta alla rottura fisica dei dischi. In caso di problemi software (es. ransomware o cancellazioni accidentali), incendi, furti o altri eventi in cui vengono persi entrambi i dischi, la protezione dei dati offerta dal RAID non funziona. Per questo è comunque sempre necessario effettuare un backup dei dati, anche quando si usa una configurazione RAID, e in ambito casalingo è meglio effettuare un backup su un disco esterno al posto di avere una configurazione RAID nel proprio NAS.

I NAS a quattro alloggiamenti, come il Synology DS920+, offrono diverse opzioni in più: da un lato troviamo la possibilità di archiviare molti più dati, fatto importante in aziende che ne producono in quantità, come nel caso della produzione di video; dall'altro c'è la possibilità di usare forme di RAID differenti come RAID 5 (che usa un bit di parità distribuito su tutti i dischi) e RAID 6 (che usa due bit di parità). Come abbiamo spiegato nel nostro articolo dedicato al software per NAS, dove trovate una descrizione più approfondita, tali livelli permettono di ottenere un ottimo compromesso tra disponibilità e prestazioni, con RAID 6 in particolare che supporta la rottura di un massimo di due dischi.

Questi NAS sono ideali anche per custodire i backup di altre macchine, fisiche o virtuali, dato che lo spazio potenzialmente a disposizione è notevole e consente dunque di mantenere un buono storico.

Salendo di fascia incontriamo NAS a 6, 8 e 12 alloggiamenti: tali NAS, tra i quali rientra il DS1821+ che abbiamo recensito, sono pensati per custodire enormi quantità di dati e sono pertanto indicati prevalentemente per aziende di medie dimensioni. Le applicazioni ideali di questi dispositivi vanno oltre la semplice condivisione e archiviazione di file: visto lo spazio a disposizione, possono essere usati per consolidare i backup aziendali in unico luogo, custodire le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, effettuare l'editing di video direttamente sul NAS e fungere da supporto di archiviazione per le macchine virtuali aziendali.

I NAS da rack sono invece pensati esplicitamente per fornire spazio di archiviazione ai server, sia fisici che virtuali; in tali casi diventa considerevolmente più importante la connessione di rete, dato che quest'ultima determina le prestazioni complessive in maniera decisiva. Vanno da 4 (con il modello RS1619xs+) fino a 24 alloggiamenti e possono essere espansi ulteriormente. Sono più indicati per le aziende che hanno bisogno di espandere la capacità di archiviazione dei propri server mantenendo alte le prestazioni. Synology offre tre diverse serie: la UC, con il modello UC3200, per le SAN; la RS, che va da 4 a 16 alloggiamenti da 3,5"; la SA, che offre 12 alloggiamenti da 3,5" per espandere l'archiviazione dei server aziendali; la FS, che offre fino a 24 slot da 2,5" ed è pensata per l'uso con i soli SSD.

Quali dischi installare in un NAS

Una volta scelto quale NAS acquistare, è necessario scegliere quali dischi abbinarvi. Nella stragrande maggioranza dei casi, la scelta ricadrà sui tradizionali dischi a piatti rotanti: essi rappresentano infatti un ottimo compromesso tra capacità, velocità e prezzo. Di contro, gli SSD offrono velocità decisamente maggiori, ma richiedono anche un investimento più cospicuo e non raggiungono le stesse capacità degli hard disk tradizionali.

Gli SSD richiedono anche l'uso di una rete ad alta velocità (10+ Gbps) per poter essere sfruttati appieno: i normali hard disk offrono infatti ormai prestazioni più che sufficienti per saturare reti a 1 Gbps e si avvicinano alla saturazione di quelle a 2,5 Gbps, dunque è necessario usare quantomeno una rete a 5 Gbps per poter effettivamente ottenere un vantaggio nell'uso degli SSD.

Un ulteriore aspetto di cui tenere conto è la possibilità di usare degli SSD per la cache in alcuni NAS che prevedono tale opzione. In tale caso, e quando è presente connettività di rete ad alta velocità, le prestazioni sono notevolmente migliori rispetto all'uso dei soli dischi meccanici, con un impatto significativo sulla produttività. Ciò è vero in particolare per quanto riguarda operazioni come l'editing di video direttamente sul NAS, ma in generale è possibile notare miglioramenti nella velocità di accesso e scrittura in qualunque ambito, specialmente quando sono presenti numerosi utenti che accedono a file contenuti nel NAS.

Synology offre dischi sia tradizionali che SSD di marca propria. Gli hard disk sono disponibili in tagli da 8, 12 e 16 TB con connessioni sia SATA che SAS: i dischi rigidi SATA HAT5300 sono dedicati all'archiviazione e al backup, mentre i dischi rigidi SAS HAS5300 sono perfetti per la virtualizzazione e la SAN. Synology si occupa della scrittura del firmware e offre una migliore integrazione con i suoi NAS. I dischi a marchio Synology sono gli unici utilizzabili nei NAS di fascia enterprise.

Gli SSD, invece, sono progettati per prestazioni estreme e sono disponibili sia nel classico formato da 2,5 pollici, nel caso dei SAT5200, che in quello M.2, nel caso degli SNV3000. Particolarità di questi SSD è la presenza di condensatori che permettono di prevenire la perdita di dati anche nel caso in cui si interrompa l'alimentazione.

8 Commenti
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moroboshy04 Maggio 2022, 10:14 #1
I dischi a marchio Synology sono gli unici utilizzabili nei NAS di fascia enterprise

E' una grossa limitazione il cui senso è di ordine meramente commerciale.
supertigrotto04 Maggio 2022, 11:24 #2
Mi era venuto in mente di prendere un nas per fare il backup del mio PC e di formattarlo,ho visto i prezzi dei Nas e degli hard disk e ci ho rinunciato,mi sembrano prodotti costosetti,in più gli hard disk non mi sembrano così economici
redeagle04 Maggio 2022, 12:14 #3
Io li adoro, attualmente ho un DS920+ ed è una bomba.
Gringo [ITF]04 Maggio 2022, 12:31 #4
Personalmente ci sbavo sopra ma e un impegno la decisione, perchè o lo si fà seriamente, quindi almeno 5Bay in RAID5 e un 32TB totali... ci investi l'altro rene.
redeagle04 Maggio 2022, 15:54 #5
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
Personalmente ci sbavo sopra ma e un impegno la decisione, perchè o lo si fà seriamente, quindi almeno 5Bay in RAID5 e un 32TB totali... ci investi l'altro rene.


Ah beh sì, io infatti prima di decidermi ci ho messo anni (c'era il DS918+, il 920 doveva ancora uscire), ci ho lasciato uno stipendio per 4 dischi da 8 TB ma ne è valsa la pena.
xpeco04 Maggio 2022, 17:48 #6
Questo articolo è stato scritto da chi di nas ne sa zero… soprattutto synology.
Scrive che i nas rack si usano dove conta la rete, dovrebbe sapere che il tallone di achille di tutti nas è la rete e il formato non cambia nulla. In particolare synology lo sa e tutti suoi nas sono gigabit o al massimo quadport gbit fino alla fascia enterprise, usando questo come limiti volontario.
In ogni caso synology sta scadendo molto ultimamente, mai aperto così tanti ticket e le prestazioni anche su piattaforme con la 10gb son ridicole e tutto questo solo per sponsorizzare i suoi dischi
Fantalucio06 Maggio 2022, 13:24 #7
Ma cosa ci mettete in 32 tera???

Siete degli accumulatori seriali...

Ciao,
Lucio
redeagle06 Maggio 2022, 14:52 #8
Originariamente inviato da: Fantalucio
Ma cosa ci mettete in 32 tera???

Siete degli accumulatori seriali...

Ciao,
Lucio


Se lavori con materiale audiovisivo ti serve tanto tanto spazio.
Io che sono semplicemente un "amatore" ho di mio quasi 6 TB di dati personali, immagina un professionista...

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