Gli UPS di Vertiv pensati per l’edge
di Alberto Falchi pubblicata il 23 Novembre 2020, alle 16:31 nel canale DeviceI sistemi edge dell’infrastruttura di rete stanno diventando sempre più importanti in numerosi ambiti e proteggere questi macchinari da potenziali problemi con l’alimentazione è fondamentale: abbiamo provato sul campo le soluzioni di Vertiv
Vertiv è un’azienda americana che ha il suo quartier generale in Ohio, USA, e una serie di hub regional in Cina, India, nelle Filippine e anche in Italia. Un colosso che fattura 4,4 miliardi di dollari, specializzato in soluzioni per la protezione dell’alimentazione (UPS), per la distribuzione della corrente e per il raffreddamento dei data center. La gamma di prodotti Vertiv si estende dai rack di raffreddamento da inserire nei data center a più compatti UPS dedicati a singoli server o alle appliance per l’edge, fino a veri e propri data center Edge prefabbricati, come nel caso delle soluzioni SmartMod di cui abbiamo parlato qui.
Gli UPS Vertiv per le reti Edge
Quando si deve proteggere l’alimentazione dei sistemi edge è necessario affidarsi a prodotti pensati in maniera specifica per questo tipo di utilizzo. In questo specifico caso la gamma Edge di Vertiv è composta da unità che andranno inserite in ambienti più controllati, come gli ambienti di micro data center. Infatti, il Vertiv Edge UPS è disponibile in molti formati e tagli di potenza che rendono questa famiglia di prodotti facilmente adattabile agli ambienti distribuiti tipici dell’Edge, ciascuno con proprie caratteristiche di spazio e carichi di potenza da salvaguardare. La linea Edge spazia dal modello 500IRM, il più compatto (450 W e 500 VA), disponibile in versione rack 1U, al potente 3000IRT, un modello rack 3UXL capace di erogare ben 2700 W e 3000 VA che pesa ben 36,4 Kg. Tutti i modelli sono dotati di un piccolo LCD che permette di monitorare velocemente lo stato dell’unità e ottenere una serie di informazioni sul suo funzionamento, ma la gestione di questi dispositivi può essere fatta anche da remoto, tramite un’interfaccia web, a patto di installare una scheda di rete opzionale, che andrà acquistata separatamente. Una delle principali caratteristiche della gamma Edge di Vertiv è la possibilità, su alcuni modelli, di supportare fino a 6 armadi batterie, estendendo ulteriormente l’autonomia.
Specifiche tecniche
La gamma Edge di Vertiv può contare su un fattore di potenza elevato, pari a 0.9, fatto che le consente di erogare abbastanza potenza da poter proteggere anche i grandi carichi, e di un’efficienza che nei modelli capaci di erogare più watt arriva fino al 98%, che scendono al 95% nel caso dei modelli meno potenti, come il 750IMT. Quest’ultimo è un modello tower di dimensioni ragionevolmente compatte (145 x 370 x 220 mm) in grado di erogare sino a 675 W di potenza. È dotato di 5 prese di tipo IEC per connettere i dispositivi da proteggere, due delle quali programmabili, possono cioè essere usate per spegnere i carichi meno critici in caso di interruzione della batteria, così da incrementare l’autonomia se necessario.
Lo abbiamo provato insieme al “fratello maggiore”, Edge 1500IRT, un modello in formato rack 2U che può essere montato anche al di fuori degli armadi, in verticale, usando le staffe fornite in dotazione. Eroga 1.500 VA e 1.350 W e pesa 30 Kg. È dotato di 6 prese per connettere gli apparati da proteggere, 3 delle quali programmabili. 1500IRT supporta l’armadio batteria esterno per estenderne l’autonomia, al contrario di 750IMT che invece non può essere espanso. Entrambi i modelli sono in grado di operare in un intervallo di temperature compreso fra gli 0° e i 40° a piena potenza. A temperature superiori l’UPS continuerà a funzionare ma con un declassamento). Per portare la batteria da 0 al 90%, in entrambi i casi bisogna attendere circa 3 ore.
Impressioni su Vertiv Edge 750IMT e 1500IRT
Estratti dalla confezione, i due UPS di Vertiv pensati per l'edge appaiono estremamente robusti: la qualità dei materiali è buona e il piccolo display LCD è piuttosto luminoso, ideale per verificare il funzionamento dell'unità anche in locale durante le ispezioni. I tasti permettono di muoversi comodamente fra i menu, e danno anch'essi l'impressione di solidità.
Le prese posteriori sono tutte in formato IEC e grazie ai colori è facile identificare quelle standard da quelle programmabili. Sulla parte posteriore dell'unità è presente un piccolo sportello in plastica: rimuovendo le viti che lo assicurano allo chassis lo si potrà eliminare, così da poter inserire nell'alloggiamento la scheda di rete necessaria per il controllo remoto dell'unità.
Il modello 750IMT è disponibile solo in versione tower, mentre 1500IRT può essere installato in un rack o, volendo, anche posizionato in verticale, stile tower, tramite staffe di supporto. Sia le slitte per l'installazione a rack sia le staffe sono incluse nella confezione, un dettaglio non trascurabile: nella maggior parte dei casi, infatti, questi accessori sono da acquistare separatamente.
Funzionamento
Trattandosi di UPS, il funzionamento è estremamente semplice e completamente trasparente: basta connettere i dispositivi da proteggere alle sue prese e, in caso di mancanza di corrente elettrica, l’UPS interverrà nell’arco di 6 ms. I dispositivi collegati alle prese programmabili possono essere spenti non appena manca la corrente, così da preservare l’autonomia della batteria che potrà venire sfruttata per garantire l’alimentazione a dispositivi critici.
Si potrà anche collegare un computer tramite USB, così da avviare la procedura di spegnimento automatico in caso di assenza dell’operatore. Per verificare lo stato di funzionamento delle unità e controllare i log si può fare affidamento sul piccolo display LCD: 4 tasti permetteranno di muoversi fra i menu e modificare opzioni come l’attivazione dell’allarme acustico, la tensione della corrente ed effettuare i test della batteria.
Tutte le funzioni degli UPS possono essere controllate anche da remoto, attraverso una dashboard accessibile via web che consente di tenere sotto controllo svariate unità, anche più di 100: una funzione molto utile nei data center edge delle aziende, che potranno così tenere sotto controllo tutta la loro infrastruttura da un unico luogo. Per abilitare questa possibilità è però necessario installare una scheda di rete opzionale, ma si tratta di un’operazione semplicissima: basta rimuovere le viti che assicurano al case lo sportello sul retro di unità, inserire la scheda e rimettere al loro posto le viti. Anche senza installare la scheda è possibile attivare lo spegnimento automatico, in questo caso collegando l'UPS al PC tramite un cavo USB.
Conclusioni
Gli UPS di Vertiv dedicati all’edge rispondono alle esigenze delle aziende che devono proteggere i loro apparati sui data center periferici. Le opzioni per configurare alcune delle prese e di gestire da remoto numerose unità tornano molto utili alle aziende, che potranno da un unico luogo tenere sotto controllo tutti gli UPS Vertiv, ovunque siano installati geograficamente.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoormai anche gli ups dell' LIDL hanno l'usb programmabile...la scheda di rete per remotizzarlo non so a cosa possa servire; anche in visione del supporto IT un ups andrebbe programmato in installazione, forse per vedere lo stato delle batterie? con un costo aggiuntivo per la scheda di rete? e dedicare un cablato per ogni UPS installato? 13 datacenter + 13 UPS = 26 prese di rete? mah!
infine non c'è manco l'idea di un prezzo, ok che non sono per i privati ma una idea: 300€, 500€ 2000€ ??
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