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Pure storage rinnova la gamma entry level e introduce una nuova piattaforma di gestione dello storage

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Device Pure storage rinnova la gamma entry level e introduce una nuova piattaforma di gestione dello storage

La parola d'ordine è semplicità. Pure Storage ha semplificato le dashboard e introdotto un copilota basato su IA per interrogare il sistema in linguaggio naturale. Arrivano nuove appliance entry level e una NVMe da 150 TB con un prezzo simile a quello degli hard disk tradizionali

 

Pure Storage ha potenziato la propria piattaforma e aggiornato il proprio listino di soluzioni. Sotto il fronte hardware arrivano i nuovi FlashBlade//S100, una soluzione AI Ready scalabile progettata per chi vuole iniziare spendendo il meno possibile, senza però togliersi la possibilità di futuri upgrade. E le nuove unità NVMe da 150 TB con costi paragonabili ai tradizionali dischi fissi magnetici. 

Sotto il fronte software, la piattaforma di Pure Storage può ora contare sulle funzionalità Real-time Enterprise File, per automatizzare operazioni quali l'assegnazione dei workload e il ribilanciamento di qualsiasi combinazione di array nell'intero parco di risorse Pure Storage.

Focus anche sulla semplificazione: introdotte nuove dashboard più intuitive e un copilota GenAI. Arrivano infine gli Universal Credits, per una maggiore flessibilità finanziaria.

FlashBlade//S100, per workload IA che richiedono storage inferiori al petabyte

FlashBlade//S100 è la nuova appliance di storage progettata per carichi di lavoro su dati non strutturati di fascia entry level.

flashblade S100

Come ci spiega Umberto Galtarossa, Partner Technical Manager di Pure Storage, è un dispositivo “adatto per clienti che vogliono partire con progetti di dati non strutturati, anche di IA, ma che non hanno bisogno di un grande spazio di storage: supporta infatti un massimo di 1 petabyte”. Al di là della quantità di spazio, le differenze coi sistemi di fascia più elevata sono praticamente inesistenti, dato che “il software rimane lo stesso”. Non si tratta nemmeno di una scelta limitante, dato che se dovessero crescere le esigenze sarà possibile scalarla rapidamente.

Non è l’unica novità sul fronte hardware: Pure Storage renderà infatti disponibile un‘unità NVMe da 150 TB, progettata per esigenze di archiviazione dati a lungo termine o applicazioni di videosorveglianza. Le prestazioni saranno inferiori a quelle delle unità flash di fascia superiore di Pure Storage, ma queste unità possono contare su un prezzo estremamente competitivo, “paragonabile a quello degli hard disk tradizionali”, sottolinea Galtarossa.

Real-time Enterprise File, oltre le limitazioni dello storage tradizionale

Molte applicazioni utilizzate quotidianamente dalle aziende richiedono ancora di appoggiarsi a sistemi di storage legacy per funzionare correttamente. Allo stesso tempo, i sistemi tradizionali di storage non sono adatti per workload moderni come quelli di IA, analytics e VDI.

real time enterprise file

La nuova funzionalità Real-time Enterprise File della Pure Storage Platform nasce proprio per ovviare a queste limitazioni, permettendo ai clienti di reagire rapidamente e gestire le necessità applicative in tempo reale. Permette di creare pool di storage globali, senza dover effettuare complesse pianificazioni né dover dedicare ciascun array a specifici carichi di lavoro. Attraverso Pure Fusion, inoltre, si possono automatizzare le operazioni a livello di flotta, come l'assegnazione dei workload e il ribilanciamento di qualsiasi combinazione di array nell'intero parco di risorse Pure Storage.

Introdotto anche la funzionalità Zero-Move Tiering, progettata per allocare automaticamente le risorse fra dati caldi (quelli utilizzati di frequente) e dati freddi (per esempio le copie di backup). Gestisce tutto in maniera automatica, evitando ai clienti di dover allocare manualmente le risorse quando necessario, ma i clienti manterranno un certo livello di controllo, dato che potranno impostare delle policy personalizzate per gestire gli spostamenti di file.

Arriva il multitenancy

Un altro importante aggiornamento software della piattaforma è l’aggiunta del supporto al multitenancy, cioè la possibilità di utilizzare un singolo array FlashBlade per più dipartimenti aziendali. Sebbene i dati risiedano fisicamente sullo stesso dispositivo, saranno separati in maniera logica e accessibili solo da chi ha i permessi. Questo permette di condividere un singolo FlashBlade fra più dipartimenti, avendo la certezza che nessuno di questi possa accedere ai dati degli altri. Come intuibile, è un’opportunità non solo per la grandi aziende, ma anche per gli MSP, che potranno utilizzare il dispositivo per i carichi di lavori di più clienti, assicurando comunque la riservatezza delle informazioni.

Più semplicità, anche con l’IA

Altre novità sono relative alla piattaforma software di Pure Stoage, che ora può contare su dashboard più intuitive. Un esempio è Virtualization Assessment, una dashboard che mostra l’allocamento delle risorse per la virtualizzazione. “Permette di capire rapidamente se si sta sovrastimando l’allocazione”, spiega Galtarossa, così da prendere provvedimento. Per esempio, potrebbe evidenziare come un carico di lavoro utilizzi solo una piccola percentuale delle risorse allocate, consentendo così di effettuare modifiche in modo da non “sprecare” risorse e dedicarle ad attività dove possono risultare più utili. O, semplicemente, ridurre i costi per chi sceglie la formula dell’as a service.

pure storage copilo

Arriva anche PureOne, il copilota IA che permette di interrogare il sistema in linguaggio naturale.

Infine, sono stati introdotti gli Universal Credits per i clienti con formula as a service. In precedenza era necessario effettuare più abbonamenti pay per use: quello per l’hardware, il cloud, lo storage. Con questa semplificazione, i clienti potranno semplicemente acquistare dei crediti e decidere come allocarli fra le varie risorse, semplificando notevolmente la gestione finanziaria.

universal credits

Ancora una volta Pure innalza l'asticella nelle piattaforme moderne per data storage”, afferma Ajay Singh, Chief Product Officer di Pure Storage. “Sono anni che la rigidità del file storage obsoleto procura un enorme disservizio ai clienti rallentandoli e costringendoli a frequenti cicli di refresh tecnologico. Attraverso la piattaforma Pure Storage, Real-time Enterprise File e le novità di VM Assessment e Universal Credits permettono ai nostri clienti di navigare le rapide di un ambiente di business complesso in piena serenità”.   

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