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Recensione ASUSTOR Lockerstor Gen3: più che un semplice NAS per l'ufficio

di pubblicata il , alle 10:11 nel canale Device Recensione ASUSTOR Lockerstor Gen3: più che un semplice NAS per l'ufficio

L'ASUSTOR Lockerstor Gen3 è il nuovo NAS di punta della casa taiwanese. L'hardware di altissimo livello e il software maturo lo posizionano come uno dei prodotti più interessanti sul mercato attualmente, anche se il prezzo non è popolare

 

ASUSTOR ha recentemente aggiornato la propria gamma di NAS con i nuovi Lockerstor Gen3: la novità principale risiede nell'hardware, che è di altissimo livello e offre prestazioni molto elevate sotto tutti i profili. Abbiamo provato l'ASUSTOR Lockerstor Gen3 con 4 alloggiamenti per dischi da 3,5 pollici (modello AS6804T) e l'abbiamo trovato molto ben realizzato.

ASUSTOR Lockerstor Gen3: hardware di alto livello

L'ASUSTOR Lockerstor Gen3 si presenta come un classico NAS desktop con quattro alloggiamenti. Lo chassis è realizzato in metallo (presumibilmente acciaio) con il fronte in plastica. Sul fronte sono presenti il tasto di accensione e spegnimento, due LED di stato, una porta USB 3.1, i quattro alloggiamenti con cassettini estraibili e dotati di serratura per bloccarli in sede, e infine uno schermo con quattro tasti per gestire le varie opzioni.

È infatti possibile visualizzare lo stato del dispositivo (ad esempio la temperatura delle componenti, lo spazio occupato sui volumi e la configurazione della rete) direttamente dallo schermo integrato.

All'interno del dispositivo troviamo un processore AMD Ryzen Embedded V3C14, dotato di quattro core fisici (e 8 logici) e operante a 2,3 GHz di frequenza base e 3,8 GHz in turbo. Lo accompagnano: 16 GB di memoria RAM DDR5-4800 ECC su un modulo SO-DIMM, espandibile fino a 64 GB; quattro slot M.2 per SSD NVMe PCIe 4.0; uno slot PCIe 4.0 x4. Sul retro sono poi presenti due porte USB4, due porte USB 3.1, due porte Ethernet a 10 Gbps e due a 5 Gbps, il connettore d'alimentazione e uno slot per il lucchetto Kensington. C'è anche una ventola da 120 mm che risulta inudibile nella normale operatività del dispositivo.

A livello di prestazioni nel trasferimento di file, il Lockerstor Gen3 si comporta in maniera identica sia che si usino i dischi meccanici, sia che si usino le unità NVMe: la velocità di lettura sequenziale è il massimo teorico consentito dalla connessione, pari a circa 1.185 MB/s, così come quella di scrittura sequenziale, pari a 1.176 MB/s. L'uso delle unità NVMe come cache, dunque, ha senso in ambienti con molti utenti che hanno a che fare con file di piccole dimensioni: non serve, dunque, per migliorare strettamente le prestazioni velocistiche, ma per ridurre la latenza nell'accesso ai file.

ASUSTOR Lockerstor Gen3: con ADM 5.0 c'è tutto il necessario

ADM, il sistema operativo sviluppato da ASUSTOR su base Linux, è arrivato alla versione 5.0, che ha portato diverse novità. Non c'è uno stravolgimento, ma un'evoluzione naturale e un affinamento delle funzionalità presenti. Ad esempio, è stata introdotta la possibilità di spostare la barra delle applicazioni dall'alto al basso, ed è stata modificata la schermata di accesso così che si adatti a tutte le risoluzioni.

Tra le novità troviamo anche ADM Defender, funzionalità che consente di modificare le impostazioni del firewall e di bloccare tentativi di accesso non autorizzati o attività sospette.

Sul fronte delle prestazioni, il nuovo sistema operativo offre la compatibilità con la nuova versione di Samba, il programma che consente ai dispositivi basati su Linux di comunicare tramite il protocollo SMB; la nuova versione include la compatibilità con la versione multicanale di SMB, che permette di combinare più connessioni così da raggiungere una banda complessiva disponibile superiore.

Resta invariata la possibilità di condividere file sulla rete locale con vari protocolli (SMB, NFS, AFS, WebDAV, FTP, TFTP, SFTP e SNMP), di creare condivisioni con iSCSI, di avere un server rsync, nonché di gestire macchine virtuali e container.

Nel complesso, ADM si posiziona piuttosto bene rispetto alla concorrenza: è a metà strada tra la semplicità di DSM (Synology) e la quantità di opzioni di QTS (QNAP), il che lo rende una buona scelta per molte persone. Anche per l'ambito strettamente aziendali sono disponibili opzioni come autenticazione con LDAP e Active Directory, nonché la possibilità di effettuare trasferimenti da e verso i principali fornitori di cloud storage (Amazon S3, Backblaze B2, Box, IBM Cloud, Microsoft Azure Blob Storage, Google Cloud Storage).

Conclusioni

ASUSTOR punta molto in alto con i Lockerstor Gen3: l'hardware è di alto livello e li rende adatti a gestire operazioni che vanno al di là della semplice archiviazione di file, come la gestione di macchine virtuali e container. Si tratta, in altri termini, di NAS che possono fungere molto bene da microserver per piccoli uffici.

Con un prezzo ufficiale di 1.439€ (IVA inclusa), il Lockerstor Gen3 da 4 alloggiamenti si posiziona nella fascia più alta del mercato e ciò lo rende probabilmente più appetibile per le aziende che per i privati. Il prezzo è circa il doppio del modello precedente, Lockerstor Gen2: questo aumento è parzialmente giustificato dall'hardware di livello (significativamente) più elevato e sembra più legato a un riposizionamento di mercato dell'azienda. Il che non toglie che il rapporto qualità/prezzo rimane comunque molto elevato.

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