Recensione Synology HD6500: non il solito NAS, ma uno storage server di fascia alta

La gamma di prodotti di Synology copre tutte le possibili esigenze, dai NAS per uso casalingo con un solo alloggiamento fino a server per l'archiviazione dei dati di grandi aziende che devono gestire centinaia di terabyte. Grazie ai suoi 60 alloggiamenti, il Synology HD6500 ricade sotto quest'ultima categoria, il cui nome non a caso sta per "High Density", ed è un dispositivo di fascia molto elevata. Si tratta di un prodotto per molti versi nettamente differente da quelli che siamo soliti associare al produttore taiwanese, per quanto alcuni elementi rimangano immutati.

Synology HD6500: uno sguardo all'hardware

Il Synology HD6500 è un server per l'archiviazione pensato per ospitare enormi quantità di dati: è infatti dotato di ben 60 alloggiamenti per hard disk da 3,5 pollici, il che gli consente di archiviare fino a un massimo teorico di 1,2 PB (ovvero 1.200 terabyte). Considerando che è possibile espanderlo con un massimo di quattro RX6022sas, il totale sale a 300 hard disk e a 6 PB. I dischi si installano verticalmente aprendo il coperchio che copre il lato superiore; è proprio questa modalità d'installazione che spiega lo spessore di 4U. Come facile capire dal numero di dischi installabili, si tratta quindi di un dispositivo di fascia molto alta e destinato a quelle imprese e organizzazioni che hanno necessità di gestire quantità di dati molto elevate senza sacrificare le prestazioni.

Queste sono garantite da due processori Intel Xeon Silver 4210R, ciascuno dotato di 10 core operanti a 2,4 GHz. Si tratta di un modello relativamente recente, dato che è stato lanciato nel 2020; per quanto si tratti di ormai quattro anni fa, Synology è solita mantenere le proprie piattaforme hardware inalterate per molto tempo e non è dunque una novità. C'è, poi, un altro aspetto da considerare, ed è che comunque si tratta di processori ad alte prestazioni che sono tutt'oggi rilevanti e in grado di soddisfare le esigenze prestazionali di un dispositivo come l'HD6500.

Sono accompagnati da 16 slot di memoria che supportano un massimo di 512 GB di DDR4 ECC; sono preinstallati due moduli da 32 GB per un totale di 64 GB. Ci sono anche due unità SSD per l'installazione del sistema operativo e, ad esempio, quella di applicazioni, macchine virtuali e container; sono accessibili dal retro e sono posizionati all'interno di cassetti hot swap. La connettività di rete è affidata a due porte 10 GbE (con connettore standard RJ-45) e a due porte Gigabit, assieme a una porta di gestione. Sono poi presenti quattro slot PCIe, di cui due x16 e due x8. Completano il quadro due porte USB 3.0.

Anche quando sono impostate sulla modalità silenziosa, le quattro ventole da 80 mm sono piuttosto rumorose, al punto che non è possibile tenere il dispositivo in uno spazio di lavoro. È dunque necessario, per quanto possa apparire scontato visto che si tratta di un dispositivo da rack, effettuarne l'installazione in un luogo separato e dedicato.

Sono presenti due alimentatori da 1600 W che offrono piena ridondanza e un discreto margine rispetto al consumo massimo teorico pari a 1.025 W quando tutti i dischi vengono usati contemporaneamente.

Il Synology HD6500 ci è stato inviato con dodici dischi Synology HAT5300. L'abbiamo testato con diverse configurazioni RAID per verificare eventuali differenze di prestazioni; in tutti i nostri test, il server si è comportato allo stesso modo, con variazioni minime che possono essere facilmente attribuite agli scostamenti che si riscontrano normalmente tra un test e l'altro anche su configurazioni identiche.

Un fatto interessante emerge invece dall'uso del protocollo iSCSI, dato che le prestazioni peggiorano di un 10% circa rispetto all'uso del protocollo SMB. I valori di circa 1.000 MB/s sono in linea con il limite teorico della connessione a 10 Gbps con cui abbiamo effettuato i test. Per certi versi è sorprendente che il server sia in grado di ottenere queste prestazioni, visto che l'abbiamo testato con dischi meccanici.

L'azienda afferma che è possibile raggiungere velocità di lettura e scrittura complessiva intorno ai 6.700 MB/s, ma tale obiettivo sembra raggiungibile esclusivamente usando una scheda di rete con doppio connettore a 25 Gbps. Si tratta in ogni caso di livelli di throughput totali, da considerare nel caso di letture e scritture parallele da parte di più utenti, usando schede di rete aggiuntive da 10 e/o 25 Gbps.

Synology HD6500: il solito software, in bene e in male

Il Synology HD6500 impiega lo stesso software di tutti gli altri modelli: il sistema operativo rimane DSM, che troviamo anche sui dispositivi di fascia più bassa del produttore. C'è dunque facile accesso a funzionalità di virtualizzazione e di uso dei container, così come di condivisione sulla rete con i vari protocolli (SMB, NFS, iSCSI...). Resta disponibile anche l'ampio ecosistema di applicazioni e funzionalità aggiuntive installabili tramite l'App Center, che include anche applicazioni per il backup di server, macchine virtuali, PC e anche servizi in cloud (come Microsoft Teams e Google Workspace). La disponibilità di Synology Surveillance Station lo rende anche ideale come server per gestire un'ampia rete di telecamere di sorveglianza.

L'indubbio vantaggio dell'approccio di Synology, in cui lo stesso sistema operativo viene usato su tutti i dispositivi, è che chi è abituato a questo sistema non deve imparare a gestirne un altro, e che l'ormai vasto ecosistema di applicazioni e servizi per esso resta disponibile sull'intera gamma di prodotti di Synology.

Sono però presenti alcune funzionalità esclusive per i modelli di fascia più alta come l'HD6500: ad esempio, la deduplicazione dei dati, la sincronizzazione degli snapshot tra diversi dispositivi, la creazione di cluster per l'alta disponibilità. La deduplicazione dei dati, in particolare, risulta molto utile quando si ha a che fare con i backup, perché consente, almeno in teoria, di ridurre significativamente lo spazio occupato.

Conclusioni

Il Synology HD6500 è pensato per le aziende più grandi che hanno necessità di archiviare quantità estremamente elevate di dati e ciò è confermato anche dal prezzo di listino, pari a 15.000€ che, nonostante sia elevato in assoluto, appare perfettamente in linea con proposte equivalenti presenti sul mercato.

Le prestazioni sono eccellenti sotto tutti i profili, sia per quanto riguarda il trasferimento di file sulla rete, sia per quanto riguarda le pure prestazioni della CPU; dunque nonostante non sia esplicitamente pensato per funzionare come unità iperconvergente, è possibile comunque usare l'HD6500 per eseguire applicazioni e container, senza limitarsi alla sola archiviazione.

Nel caso specifico, la presenza del sistema operativo DSM non è necessariamente un plus. Se per i modelli destinati a privati e piccole imprese c'è un netto vantaggio dato dalla facilità d'uso e dalla non-necessità di possedere competenze specifiche per poter usare i dispositivi Synology, nel caso dell'HD6500 parliamo di un dispositivo pensato per essere usato dagli amministratori di sistema. Se alcune procedure sono più semplici con DSM, altre sono più complesse rispetto ad altri sistemi; il vero valore aggiunto sta nell'ampia disponibilità di applicazioni, tra cui quelle per gestire i backup anche dei servizi cloud.