Western Digital non indica gli RPM corretti di alcuni suoi dischi
di Riccardo Robecchi pubblicata il 08 Settembre 2020, alle 18:01 nel canale Device
Western Digital è stata colta nuovamente a utilizzare pratiche di marketing che mancano di trasparenza, dichiarando che alcuni dischi operano a un regime di rotazione superiore rispetto alla realtà
La definizione di "giri al minuto" dovrebbe essere univoca e senza possibilità di errore: è il numero di giri che un oggetto compie in un minuto. Secondo quanto emerso recentemente, però, tale chiarezza non si applicherebbe ai dischi a marchio Western Digital: l'azienda vende infatti dischi che afferma essere "nella classe 5.400 rpm" che sono, in realtà, a 7.200 rpm e dunque più veloci, con conseguenze nei consumi, nella rumorosità e nella longevità. Western Digital torna quindi sotto i riflettori per la scarsa trasparenza nel dichiarare i dati tecnici dei propri prodotti.
Un nuovo problema per Western Digital: la velocità dei dischi non è quella dichiarata
Si dice che tutti i nodi vengono al pettine e le scelte di marketing di Western Digital sembrano arrivate a tal punto: se ad aprile si era scoperto che l'azienda non era stata trasparente nel commercializzare dischi con tecnologia SMR (maggiori dettagli nel nostro pezzo Hard disk SMR: Western Digital, Seagate e Toshiba mancano di trasparenza), l'azienda ha ora ammesso di aver venduto dischi da 7.200 rpm dichiarandoli come dischi da 5.400 rpm.
Quello del regime di rotazione non è un aspetto secondario: se, infatti, una velocità di rotazione più elevata porta a prestazioni superiori, dall'altro lato porta anche a consumi sensibilmente più elevati e a un maggior rumore prodotto dal disco, oltre che a una potenziale vita utile inferiore. La differenza non è di poco conto e può portare i consumi a più del doppio: i 3,5 W medi dei dischi da 5.400 rpm sono meno della metà degli 8,8 W di alcuni dischi WD Red da 7.200 rpm.
La conferma, data ad Ars Technica, arriva dopo che alcuni utenti su Reddit hanno verificato che molti dischi con 8 TB o più di capienza ruotavano a 7.200 rpm anziché ai 5.400 rpm dichiarati dal produttore. La scoperta è arrivata analizzando il suono prodotto dai dischi: la frequenza emessa varia in base al numero di giri al secondo ed è pari a 80 Hz per i dischi da 5.400 rpm (90 rps x 60 s = 5400 rpm) e a 120 Hz per i dischi da 7.200 rpm (120 rps x 60 s = 7.200 rpm). Alcuni utenti hanno verificato che i seguenti modelli operano a 7.200 rpm:
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WD80EMAZ-00WJTA0 (WD Elements 8TB)
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WD80EDAZ (WD Elements 8TB)
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WD80EZAZ-11TDBA0 (WD MyBook 8TB)
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WD80EFAX (WD Red Plus 8TB)
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WD100EFAX/WD101EFAX (WD Red Plus 10TB)
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WD80EFZX (vecchio WD Red 8TB, in forse)
Western Digital afferma che i dischi siano in una "classe prestazionale" che li accomuna a dischi che effettivamente compiono 5.400 giri al minuto, ma tale elemento è utile solo ai fini della valutazione delle prestazioni e non del dimensionamento del raffreddamento, ad esempio, o nella scelta di un disco silenzioso da tenere in un piccolo NAS sulla scrivania.
L'azienda sembra essere intervenuta sul firmware per ridurre le prestazioni di un normale disco da 7.200 rpm per renderle più simili a quelle dei dischi con meno giri al minuto, ma questa operazione non cambia i restanti elementi fisici.
Il problema deriva dal fatto che Western Digital ha semplificato le linee di produzione decidendo che lo standard a 7.200 rpm fosse il più economico da produrre in scala, ma questo ha comportato il dover utilizzare tali dischi anche per quelle situazioni in cui normalmente sarebbero stati impiegati modelli dalla velocità inferiore. Non è possibile cambiare la velocità di rotazione perché da questa dipendono molti altri fattori come la calibrazione delle testine, la distanza di queste dai piatti e così via.
Un problema di trasparenza
Il problema, di nuovo, sta nella trasparenza più che nel fatto in sé. L'uso di dischi con una velocità di rotazione superiore non rappresenta un problema se questo fatto viene adeguatamente pubblicizzato. Western Digital ha però deciso di nascondere dati che ha ritenuto non fossero utili ai clienti, ma così facendo li ha in realtà potenzialmente portati a compiere una scelta d'acquisto differente da quella originariamente intesa.
Decidendo di dichiarare informazioni parziali o non rispondenti alla realtà, Western Digital ha oltrepassato la sottile linea tra marketing e trasparenza dovuta, mancando nuovamente di comunicare ai propri clienti la realtà dei fatti circa i propri prodotti.
I giri al minuto sono un dato oggettivo, non un elemento che si può lasciare alla libera interpretazione. La trasparenza è un pilastro irrinunciabile, perché senza di essa non è possibile fidarsi di quanto dichiarato dai produttori.