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Western Digital presenta il primo hard disk al mondo da 20 TB, destinato ai data center

di pubblicata il , alle 19:41 nel canale Device Western Digital presenta il primo hard disk al mondo da 20 TB, destinato ai data center

Western Digital ha presentato il nuovo Ultrastar DC HC650 con una capienza di ben 20 TB: questo disco utilizza diverse tecnologie per raggiungere tale risultato. Presentato anche il HC550 da 18 TB

 

Nonostante la rapida avanzata dei dischi basati su memorie a stato solido, più comunemente noti con l'acronimo SSD, continuano a rimanere rilevanti i dischi "tradizionali" che sfruttano piatti rotanti su cui le informazioni sono registrate magneticamente. Il principale vantaggio di questa tecnologia, nata intorno alla metà del secolo scorso, sta nel minore prezzo a parità di capienza e proprio su questo punto Western Digital ha puntato con i suoi nuovi dischi per data center: i nuovi Ultrastar DC HC650 da 20 TB e UltraStar DC HC550 da 18 TB con tecnologia EAMR.

Western Digital alza l'asticella della capienza con i dischi Ultrastar da 18 TB e 20 TB

Uno dei problemi che stanno emergendo in maniera sempre più forte è quello della difficoltà di creare dischi che offrano più capienza: per incrementare la quantità di dati registrabili su un disco è necessario aumentare la dimensione del piatto o ridurre la dimensione della traccia magnetica su cui i dati vengono scritti. Questa seconda strada è quella che viene percorsa da diversi decenni, ma la dimensione estremamente ridotta cui sono arrivate le tracce ora fa emergere un problema: scrivendo su una traccia si rischia di scrivere su quella adiacente. Come risolvere questo problema?

Le risposte arrivate dal settore sono diverse: HAMR, o Heat Assisted Magnetic Recording (registrazione magnetica aiutata dal calore), tecnologia scelta da Seagate; MAMR, o Microwave Assisted Magnetic Recording (registrazione magnetica aiutata dalle microonde); EAMR, o Energy Assisted Magnetic Recording (registrazione magnetica aiutata dall'energia). Il concetto alla base delle prime due di queste tecniche è il medesimo: se si scalda il supporto metallico del disco è possibile ridurre la coercitività, ovvero l'intensità del campo magnetico necessaria per effettuare una scrittura, a un livello tale per cui le tracce adiacenti non vengono impattate. Western Digital aveva inizialmente svolto delle ricerche per sviluppare la MAMR, ma ha poi scelto di adottare EAMR come tecnica per i nuovi dischi.

La tecnologia EAMR utilizzata da Western Digital

EAMR prevede che si applichi una corrente a uno dei due poli della testina di scrittura così da creare un campo magnetico aggiuntivo che va a indirizzare meglio il campo prodotto dalla testina stessa e, quindi, permette di ridurre l'area su cui si opera. In altri termini, la scrittura viene resa più precisa.

È grazie a questa tecnologia che è stato possibile per Western Digital portare la densità al punto tale da ottenere hard disk da 18 TB e 20 TB. Questi dischi utilizzano 9 piatti da 2 TB circa ciascuno: un salto in avanti notevole rispetto a qualche anno fa, quando per ottenere 2 TB di memoria era necessario utilizzare quattro diversi piatti da 500 GB.

Triplo attuatore

Per poter ottenere l'affidabilità necessaria a scrivere tracce dalle dimensioni così ridotte, Western Digital ha sviluppato anche quelli che chiama "attuatore a tre stadi": sono presenti tre diversi snodi sul braccio della testina che permettono di ottenere un maggiore controllo sul posizionamento di quest'ultima e, quindi, migliori prestazioni.

Dall'altro lato, però, la EAMR non è sufficiente per arrivare a ottenere 20 TB. Western Digital è dovuta ricorrere anche a un'altra tecnologia: SMR, o Shingled Magnetic Recording. Anziché avere le tracce parallele e senza punti di contatto, la tecnologia SMR permette di sovrapporre leggermente due tracce per ottenere una maggiore densità. Ne abbiamo parlato diffusamente nel nostro pezzo sulla tecnologia SMR.

Contrariamente ai modelli per utenti privati, però, l'Ultrastar DC HC650 da 20 TB è di tipo host-managed SMR. Questo significa che il disco viene gestito interamente dal sistema operativo: è questi a dover gestire le riscritture e la cache e in questo modo si riesce a ottenere una migliore gestione di queste, dato che il sistema operativo può gestire le code di scrittura in modo da massimizzare le prestazioni. Western Digital propone questi dischi come l'ideale per situazioni in cui sono necessarie prestazioni di alto livello nella lettura e nella scrittura sequenziali, ma non in quelle casuali.

Il modello Ultrastar DC HC550 da 18 TB adotta, invece, la tecnologia CMR tradizionale e non richiede quindi alcuna gestione da parte del sistema operativo, oltre ad offrire prestazioni maggiormente costanti con tutti i carichi di lavoro.

Western Digital sposta quindi l'asticella della capienza dei dischi tradizionali un po' più in alto, in attesa dello sviluppo di nuove tecnologie come MAMR che dovrebbero rendere possibile una riduzione ancora più forte delle dimensioni delle tracce. Il principale vantaggio derivante dall'uso di questi dischi sta nel fatto che è possibile ottenere una maggiore capacità complessiva a parità di spazio occupato: in un JBOD da 100 dischi è possibile arrivare a 2 petabyte di spazio di archiviazione, risparmiando al contempo sui consumi energetici sia dei dischi che dell'impianto di raffreddamento.

La disponibilità dei nuovi dischi è prevista per il prossimo trimestre.

15 Commenti
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aldo87mi22 Luglio 2020, 19:50 #1
se continua così, questi hd da 20TB saranno destinati presto al mercato domestico ed entertainment, altro che datacenter. Ormai i nuovi giochi occupano in media 100GB l'uno se va bene, Red Dead Redemption 2 con tutti gli aggiornamenti fra poco mi arriva a 200GB; Modern Warfare 2019 idem fra poco sono sui 200GB (ogni volta che mi collego mi scarica un nuovo update da 6-7 GB e nuove mappe bah); persino il vecchiotto Gears of War 4 che avevo comprato qualche anno fa e poi accantonato, una settimana fa ho deciso di reinstallarlo e dopo aver messo tutti gli aggiornamenti mi sono ritrovati fregati 162GB! Per non parlare dei drivers delle schede video, ormai siamo arrivati a 600MB per ogni update; e poi con questo 4k (e anche 8K) sempre più diffusi, scarichi un paio di video e già ti ritrovi 50-60GB mancanti in poche ore! Direi che questi hd da 20TB hanno ormai senso anche nel mercato domestico-intrattenimento
noppy122 Luglio 2020, 21:27 #2
intanto il rapporto €/TB per i dischi SSD SATA contro i dischi a rotazione prendendo i modelli piu convenienti nel rapporto ( 1 TB SSD vs 6 TB HDD ) è oramai a 2:1, anche se è ancora a vantaggio dei dischi a rotazione gli SSD SATA sono sempre piu convenienti e capienti e invece i dischi a rotazione salgono veramente lentamente di spazio e sopratutto non scendono di prezzo ( anzi con sta storia del SMR i CMR sono addirittura aumentati )
demon7722 Luglio 2020, 23:23 #3
Leggendo queste news è sempre più evidente come ormai gli HDD stanndo davvero grattando il fondo del barile.
Qui hanno tirato la corda fino ai 20Tb.. va bene è tantissimo davvero.. ma si sono inventati dei magheggi della madonna ed im più ci hanno appiccicato la modalità SMR.
In breve.. gestire sto coso è una bestemmia unica. NOVE PIATTI con tracce vicinissime e pure sovrapposte... immaginate il puttanaio che viene fuori quando c'è da cancellare e scrivere dati magari un po' frammentati.
Non oso immaginare il fluttuare delle prestazioni velocistiche e l'affidabilità effettiva di questo disco.

E' chiaro come il sole che i limiti fisici della tecnologia a piatti sono ormai giunti.

Originariamente inviato da: aldo87mi
se continua così, questi hd da 20TB saranno destinati presto al mercato domestico ed entertainment


Guarda per il bene di tutti mi auguro davvero che non capiti mai.
Mechano22 Luglio 2020, 23:43 #4
Scusa ma se la capienza è importante, allora per i datacenter rispolvera il formato a doppia altezza e portali a 40TB.

Oppure anche da 5,25" come i DVD con 60TB di capienza. O ancora 5,25 doppia altezza e spariamoci 80-100TB di capienza.

Un bel raid con alcune unità da 5,25" 100TB e siamo ad 1 petabyte in uno spazio quanto un frighetto da albergo.
demon7722 Luglio 2020, 23:53 #5
Originariamente inviato da: Mechano
Scusa ma se la capienza è importante, allora per i datacenter rispolvera il formato a doppia altezza e portali a 40TB.

Oppure anche da 5,25" come i DVD con 60TB di capienza. O ancora 5,25 doppia altezza e spariamoci 80-100TB di capienza.

Un bel raid con alcune unità da 5,25" 100TB e siamo ad 1 petabyte in uno spazio quanto un frighetto da albergo.


Si potrebbe pure ipotizzare ma immagino che le regole relative ai formati delle unità siano rigide e fissate proprio per rendere gestibili gli ambiti professionali in primis.
I rack e le unità di storage sono pensate e progettate per unità standard da 3,5 pollici, se cominciano a tirare fuori formati da 5,25 (che poi hanno problemi prestazionali accentuati per via del disco a diametro maggiore) o a doppia altezza per chi deve realizzare un server diventa un casino.

Se la quastione è solo quella allora è più sensato fare dischi di formato standard e se uno ha bisogno capienze maggiori aggiunge unità al suo server e stop.

Comunque io nei panni di un produttore ci penserei dieci volte prima di ficcare quei dischi nei miei server..
frankie23 Luglio 2020, 00:33 #6
Il vero vantaggio è che un disco da 18 consuma molto di meno di due da 9. Ecco il vantaggio.
demon7723 Luglio 2020, 01:01 #7
Originariamente inviato da: frankie
Il vero vantaggio è che un disco da 18 consuma molto di meno di due da 9. Ecco il vantaggio.


Senza dubbio.
Però se il disco comincia ad essere un nove piatti SMR fatto su con mille magheggi mer ammassare i dati peggio della tratta degli schiavi non è che mi senta poi troppo tranquillo..
Rubberick23 Luglio 2020, 02:24 #8
Piuttosto che transfer rate hanno? perché se siamo sempre sui 100 MB al secondo valli a riempire 20 TB
calabar23 Luglio 2020, 17:12 #9
E intanto nel 2015 ci promettevano dischi HAMR fino a 60 TB, nel 2020 invece di becchiamo questi, con scritture casuali lente e che devono essere gestite dal sistema.
E per il settore consumer i 4 TB hanno un costo per giga simile a 10 anni fa prima della famosa alluvione.

Direi che i (tre) produttori di dischi ci stanno ampiamente prendendo per i fondelli, spero che presto una bella indagine antitrust sveli quello che c'è dietro, perchè è l'unico settore dell'informatica dove non si va avanti.
demon7723 Luglio 2020, 23:46 #10
Originariamente inviato da: calabar
Direi che i (tre) produttori di dischi ci stanno ampiamente prendendo per i fondelli, spero che presto una bella indagine antitrust sveli quello che c'è dietro, perchè è l'unico settore dell'informatica dove non si va avanti.


Non credo ci siano i termini per accusare nessuno.
I produttori di HDD non sono ONLUS.
Hanno speso e spendono miliardi in ricerca e sviluppo, sfortunatamente la promessa tecnologia HAMR (e similari) si è rivelata molto più ostica del previsto e la scaletta di produzione pianificata è andata a pallino.
Non c'è quindi da stupirsi se gli attuali dischi da quattro tera hanno più o meno lo stesso prezzo di cinque anni fa.
Se le cose fossero andate diversmante oggi il minimo sindacale sarebbe un disco da 10Tb e quelli da 4 sarebbero fondi di magazzino in vendita ad una manciata di euro.

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