Agli italiani non piace la carta: Yousign lancia un servizio di firma digitale per i consumatori
di Riccardo Robecchi pubblicata il 10 Ottobre 2023, alle 14:41 nel canale InnovazioneYousign lancia il proprio servizio di firma digitale dedicato ai privati cittadini e pubblica una ricerca condotta da Ipsos sulla percezione di questo strumento: gli italiani sembrano preferirlo rispetto alla vecchia carta
Si dice spesso che gli italiani sono contrari al digitale ma, secondo un'indagine condotta da Ipsos e commissionata da Yousign, ben il 90% vorrebbe lasciarsi alle spalle la carta, contro il 73% dei francesi e l'82% dei tedeschi. È da diversi anni che la PA si sta modernizzando e così anche molte aziende private, che stanno passando alla firma elettronica: finora usata per lo più in ambito aziendale e professionale, sta diventando sempre più diffusa e desiderata anche per i privati cittadini. Dopo dieci anni dal lancio del servizio per le imprese, Yousign lancia il servizio gratuito di firma digitale proprio per i privati.
Yousign lancia un servizio gratuito di firma digitale per i cittadini
L'indagine di Ipsos, condotta su un campione di 3.000 cittadini equamente divisi tra Italia, Francia e Germania, vede gli italiani usare la firma elettronica per le attività amministrative abituali (39%) e legate al proprio lavoro (27%), nonché per la firma di contratti di assicurazione (34%), prestiti (13%) e affitti di una casa (10%). È però interessante notare come quasi due terzi vorrebbero usare le procedure dematerializzate per interagire con la pubblica amministrazione (62%) e con i servizi bancari e finanziari (52%), nonché con quelli sanitari (47%); a seguire troviamo il settore immobiliare (29%) e quello del commercio elettronico (27%).
Il 51% degli italiani vede nella firma digitale una comodità per via della possibilità di firmare ovunque e in qualunque momento (51%), rapidamente (48%) e per via della maggiore facilità di archiviare i documenti digitali (24%), nonché per la maggiore sicurezza grazie all'autenticazione più sicura (29%) e alla maggiore protezione dei dati (21%).
Si sottolinea dunque come i servizi di firma elettronica vengano percepiti in maniera positiva dai cittadini e come, dunque, le aziende abbiano l'opportunità di differenziarsi offrendo la possibilità di firmare digitalmente i contratti.
Questa ricerca viene pubblicata in contemporanea con il lancio del servizio gratuito di Yousign per la firma elettronica dedicato ai privati cittadini. Tale servizio offre la possibilità di firmare un numero illimitato di documenti, senza vincoli temporali, ed è già disponibile.
"Yousign è nata 10 anni fa con l’obiettivo di aiutare le aziende a dematerializzare e automatizzare la gestione dei documenti, in modo comodo e sicuro. Quello che abbiamo imparato in questi anni è che se da un lato si è diffusa l’abitudine a firmare i documenti in remoto, dall’altro si sono diffuse pratiche come l’uso di firme scannerizzate o la condivisione di contratti fotografati da cellulare, che però non hanno valore legale. Abbiamo quindi lavorato per sensibilizzare imprenditori e manager sulle opportunità della firma elettronica, che consente di gestire i processi amministrativi e la contrattualistica in modo semplice, sicuro e sostenibile", spiega Alban Sayag, CEO di Yousign. "Per accelerare il processo di digitalizzazione, abbiamo deciso di lanciare un servizio di firma elettronica dedicato ai consumatori, mettendolo a disposizione gratuitamente. Ora il grande pubblico potrà firmare gratuitamente, in comodità, da remoto, senza spreco di carta, ma soprattutto in modo valido e sicuro, perché la firma elettronica ha un valore legale e giuridico garantito ed è riconosciuta dalle autorità europee."
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer i professionisti è già da anni una cosa obbligata e tutti hanno la firma elettronica necessaria per l'invio di documenti ufficiali su portali telematici.
Per i comuni cittadini è l'opposto.
Ci sono servizi per la firma digitale con la CIE o con la CNS che funzionano piuttosto di merda..
Esistendo ormai da tempo lo SPID, la CIE o la CNS ed il relativo login unico per la pubblica amminstrazione mi chiedo cosa cacchio ci voglia a fare una banalissima pagina web dove il cittadino si logga con SPID CIE ecc e da li possa caricare documenti e firmarli digitalmente.
Si vero presenti i lavori online e solo digitale (in genere PDFa firmati digitalmente), ma per controllarli devi per forza stamparli, sulla carta vedi il doppio dei problemi da correggere, soprattutto se un lavoro a disegno e similari.
Poi prima di presentare tutto online devi per forza stampare le varie copie di tutto in formato cartaceo tante quanti sono i clienti e poi la tua copia da tenere per almeno 5 anni in formato cartaceo il tutto da firmare a mano anche se poi tutto viene firmato digitalmente.
Per ora tutta questa digitalizzazione giova solo a chi riceve i lavori (non Noi utente e lavoratori), quindi non a chi li esegue, ne' ai clienti e soprattuto non fa risparmiare la carta.
Al momento si lamentano solo persone che ne fanno scarso uso o i soliti letargici ai cambiamenti.
E come al solito spesso sono potenti e stanno provando a limitarne l'uso.
E così rallentano o fermano le semplificazioni...
Una nota sulle semplificazioni, in Italia di semplificato c'e' poco o nulla, ogni Ente, Comune ecc.. anche se rientrano nello stesso Stato hanno siti web completamente differenti, con modalita' di funzionamento completamente differente, hanno proprie direttive di esecuzione dei lavori e tutte differenti per lo stesso lavoro e quindi stessa Normativa da seguire, quando dovrebbero essere uguali per tutti, per presentare un lavoro devi prima stampare tutto, farlo firmare (e qui ci fermavamo se non ci fosse il digitale), ma ora si deve poi trasformare tutto in digitale, rifirmarlo digitalmente, compilare altri moduli online, stampare e firmare ancora tutto e non e' uno solo di modulo e presentare tutto digitalmente e visto che siamo bell'era del digitale e delle semplificazioni senza carta, le copie cartacee (per Legge) vanno tenute per molti anni firmate a mano in originale ovviamente (anche e soprattuto se presentate solo online con firma digitale e PEC), se questa e' semplificazione, alla fine rispetto prima impieghi il 50% del tempo in piu' per completare un lavoro, come gia' detto di semplificato c'e' solo per l'Ente, in genere il Pubblico, che riceve il lavoro, nulla e' semplificato per gli Utenti, ne' per i lavoratori.
Si vero presenti i lavori online e solo digitale (in genere PDFa firmati digitalmente), ma per controllarli devi per forza stamparli, sulla carta vedi il doppio dei problemi da correggere, soprattutto se un lavoro a disegno e similari.
Poi prima di presentare tutto online devi per forza stampare le varie copie di tutto in formato cartaceo tante quanti sono i clienti e poi la tua copia da tenere per almeno 5 anni in formato cartaceo il tutto da firmare a mano anche se poi tutto viene firmato digitalmente.
Per ora tutta questa digitalizzazione giova solo a chi riceve i lavori (non Noi utente e lavoratori), quindi non a chi li esegue, ne' ai clienti e soprattuto non fa risparmiare la carta.
Ma non è vero..
Io faccio l'architetto, quindi ho a che fare abitualmente con pratiche edilizie presentate unicamente per via telematica che comprendono sia fascicoli A4 sia tavole in formato A1 o A0.
In comune all'ufficio tecnico è da secoli che sono attrezzati con un bel televisore da 65 pollici in sala riunioni, metti su il tuo bravo PDF della tavola A0 e la vedi in scala piena tutta in un botto.
Non devi stampare NULLA.
Idem la conservazione, si archivia la partica in digitale ed al cliente si trasmette la documentazione in digitale.
Vuoi fare una copia cartacea di cortesia? Boh.. ok. Ma non è necessaria.
L'unico posto dove la carta è necessaria è ovviamente il cantiere dove devi consegnare le tavole operative.. lì chiaramente non si scappa.
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