Almaviva e Aruba hanno presentato la loro proposta per gestire il Cloud della PA
di Raffaello Rusconi pubblicata il 04 Ottobre 2021, alle 14:11 nel canale Innovazione
Dopo la cordata composta da CDP, Leonardo, Tim e Sogei, arriva il turno di quella formata da Almaviva e Aruba per la gestione dell’infrastruttura cloud della Pubblica Amministrazione, parte integrante del Polo Strategico Nazionale
La Presidenza del Consiglio dei ministri, in base alle disposizioni previste nell’articolo 35 del Decreto Legge n 76 del 16 luglio 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha dato il via alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Il principale obiettivo del Dipartimento per la trasformazione digitale è lo sviluppo di una infrastruttura ad alta affidabilità localizzata sul territorio nazionale per la razionalizzazione e il consolidamento dei Centri di elaborazione Dati (CED) e relativi sistemi informatici. La struttura è denominata Polo Strategico Nazionale (PSN) ed è destinata a tutte le Pubbliche Amministrazioni.
La partnership tra Aruba e Almaviva
Lo scorso 28 settembre è stata formalizzata la prima proposta della cordata composta CDP, Leonardo, Tim e Sogei. Il 2 ottobre è arrivata all’attenzione del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) quella preparata da Aruba in collaborazione con Almaviva: il primo è il più grande cloud provider del Bel Paese, il secondo è un gruppo leader nell’Information & Communication Technology.
La proposta di Almaviva e Aruba per il Polo Strategico Nazionale prevede la creazione di una Green Cloud Factory con un'elevata capillarità di presenza territoriale, con 4 Data Center di nuova generazione capaci di garantire servizi ad elevate prestazioni, sostenibilità energetica, resilienza, sicurezza e una tecnologia all'avanguardia grazie agli impianti conformi e superiori al rating 4 (Tier 4).
Non solo: i Data Center campus verranno collocati in regioni diverse per velocizzare la fase di setup e per garantire una velocità di migrazione superiore (verrà creata un'infrastruttura modulare ad hoc) agli obiettivi prefissati dal governo. Aruba e Almaviva si occuperanno del controllo della intera filiera (dal data center fino al servizio cloud pubblico, privato, ibrido) e mettendo a disposizione la propria competenza nella conservazione, elaborazione e protezione delle diverse tipologie di dati nazionali (strategici, critici, ordinari) per rispondere ai requisiti della Strategia Cloud Italia.
Le due aziende metteranno anche a disposizione anche adeguati livelli di crittografia e gestione delle chiavi esterne alle diverse piattaforme e altri servizi core per favorire e supportare le amministrazioni nella migrazione dei dati. Aruba e Almaviva offriranno anche la loro capacità di accompagnare i percorsi di reingegnerizzazione applicativa e gestione integrata end to end (E2E) degli elementi più critici; per evitare invece il rischio di lock-in (la difficoltà a migrare verso altre soluzioni concorrenti) sono stati stipulati diversi accordi tecnologici coi principali cloud provider già attivi e certificati dalla PA, in ottica multi-cloud.
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