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Cola a picco la blockchain per le spedizioni navali di IBM e Maersk
di Riccardo Robecchi pubblicata il 02 Dicembre 2022, alle 14:10 nel canale Innovazione
Il progetto per impiegare la blockchain per il trasporto marittimo di IBM e Maersk, chiamato TradeLens, arriva al capolinea: troppi pochi clienti e scarso interesse da parte del mercato
26 Commenti
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Lo penso anche io certo, ma pensa qunti miliardi buttati nel cesso per investire in questa putt@n@ta colossale e che potevano essere usati in qualsiasi altro modo, ma davvero qualsiasi! Sarebbe stato mille volte piu utile per l’umanita.
Come detto nel post precedente, non e' stato buttato via nulla, i soldi sono semplicemente passati da una lista di portafogli A a una lista di portafogli (piu piccola ovviamente essendo Bitcoin altamente concentrato) B.
Cercando di restare super-partes, la differenza più grossa è l'ownership del dato e la sua - potenziale - immutabilità. Chiaro che finché (e non so se sia questo il caso) l'owner della blockchain è uno e può taroccare le informazioni come e quanto vuole, serve davvero a poco rispetto al già citato database.
Diverso è se si vuole garantire una filiera controllata e certificabile da una terza parte.
Ma è così con parecchie cose. Pensa a quando noi italiani spenderemo i soldi per il ponte sullo stretto.
Ad esempio leggevo che i marchi/gioielli di moda sono molto interessati a ciò.
Ti dimentichi di mettere in conto hardware ed elettricità consumati per gonfiare la bolla
La blockchain contiene informazioni solo sulla movimentazione interna, sui flussi esterni i dati sono frammentati tra exchange e privati e i dati che arrivano da queste fonti non hanno l'affidabilità della blockchain a cui si riferiscono.
esatto!
come sistema per far passare della ricchezza da una mano all'altra (creandone assolutamente zero) è parecchio energivoro...
Sono molto meglio i normalissimi database usati da millenni per questi use case.
Ma avanti di marketing per grulli che tira su miliardi (la cosa veramente sorprendente. Ma neanche poi tanto, con i soldi facili del sistema fiat) sventolando una buzzword che l'1% dei manager comprende davvero. E il finale è inevitabile.
Uno spettacolo ridicolo di cattiva allocazione delle risorse, una delle tante realtà che Bitcoin contribuisce a mettere a nudo.
Diverso è se si vuole garantire una filiera controllata e certificabile da una terza parte.
Esistono gia' database che offrono feature simili (esempio: https://docs.datomic.com/cloud/what...ecture.html#log ), quello che non e' chiaro e' perche' ci debba stare una blockchain dietro.
L'unico valore reale della blockchain e' il consenso del network, se e' una feature che interessa posso ancora capirne l'utilizzo (che vedo estremamente limitato a cripto valute e scommesse), ma nel mondo reale le applicazioni latitano per la necessita' di un network distribuito con i problemi di scalabilita' e complessita' che ne derivano.
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