Cola a picco la blockchain per le spedizioni navali di IBM e Maersk
di Riccardo Robecchi pubblicata il 02 Dicembre 2022, alle 14:10 nel canale Innovazione
Il progetto per impiegare la blockchain per il trasporto marittimo di IBM e Maersk, chiamato TradeLens, arriva al capolinea: troppi pochi clienti e scarso interesse da parte del mercato
L'entusiasmo verso la blockchain che ha caratterizzato gli scorsi anni sembra al capolinea. Nel 2018 IBM e Maersk, uno dei più grandi operatori di trasporto marittimo, avevano annunciato il lancio di TradeLens, una soluzione per la gestione della filiera usando la blockchain. Le aziende ne hanno ora annunciato la chiusura, citando lo scarso interesse da parte del mercato.
Troppa bonaccia per la blockchain di IBM e Maersk
TradeLens puntava a digitalizzare e semplificare le filiere globali usando la blockchain per registrare i movimenti di merci tramite navi cargo. L'intento era quello di registrare i vari passaggi delle spedizioni, e i relativi documenti come quelli doganali, sulla blockchain, così da semplificarne la visualizzazione e attestarne la bontà.
Il mondo delle spedizioni non pare aver accolto a braccia aperte questa novità e continua a fare uso di sistemi di interscambio di dati, email, fax o plichi di documenti inviati per corriere. In tutto, il progetto TradeLens ha ottenuto circa 300 clienti nel tempo: troppo pochi per continuarne le attività. "TradeLens non ha raggiunto il livello di percorribilità commerciale necessario per continuare il lavoro e soddisfare le aspettative finanziarie come business indipendente", riporta il sito di Maersk.
Ecco dunque che TradeLens chiuderà entro la fine del primo trimestre 2023. Si potrebbe dire che questo uso della blockchain faceva acqua da tutte le parti, come spesso avviene d'altronde, ma sarebbe forse ingeneroso da parte nostra. Forse il problema è semplicemente che, per rimanere in ambito navale, si trattava di un secondo Vasa.
26 Commenti
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Ma se dopo 10 anni ancora non si trova, forse vuol dire che non c'è
Immagino che chi ha comprato Bitcoin (Blockchain!) a pochi centesimi e li ha venduti al picco (Picco!) A 50K dollari e più sia di una tristezza tale ora che non vede l'ora di rileggere questi titoli. Svolta davvero la giornata (o la vita, dipende da quanti ne fai) in meglio, già!
Haters gonna hate, rosiconi gonna rosikate!
C'è modo di sapere quante volte questo è avvenuto e in quali quantità?
Che vantaggi avrebbe avuto Maersk dall'implementare un sistema di tracciamento su blockchain anziche' su un normalissimo database? Zero, nessuno. Solo problemi e un aumento di complessita' esponenziale.
Qua un interessante racconto di un ex lead di Amazon Web Service sul perche' Amazon (e nemmeno gli altri cloud vendor importanti) non abbiano mai abbracciato questa tecnologia (perche' non ha utilizzi reali):
https://www.tbray.org/ongoing/When/.../AWS-Blockchain
Ovviamente, come sempre in qualsiasi mercato, e' un gioco a somma zero. Qualcuno mette i soldi che qualcun altro guadagna. Per chi ha comprato a mille dollari e venduto a 50 mila, ci sono altre n mila persone che gli hanno permesso di vendere a quel prezzo. Quindi, quante volte e' avvenuto? Esattamente la stessa quantita' di volte, o meglio "per la stessa quantita' di denaro (meno le fees)" le persone hanno perso di quante hanno guadagnato. E' matematico. Non e' un sistema in cui entrano piu soldi di quanti ne escono e viceversa.
Peccato che a differenza di altri mercati non hai azioni di societa' che fanno utili o obbligazioni che pagano qualche %.
La prima regola dell'investimento e': non perdere soldi.
La seconda e' di leggere la prima.
La terza e' non comprare cose che non comprendi.
La quarta e' non comprare cose con cui non puoi farci nulla se non le puoi rivendere.
Inutile dire che tutti i fanatici delle cripto che vanno in giro a decantarne la bonta' sono solo interessati a vendere e farci $ reali (come i loro commenti confermano) e che non hanno il minimo bisogno di una blockchain nella loro vita, ne la utilizzano se non per speculare.
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