D-Wave risponde a NVIDIA: i suoi computer quantistici "sono qui oggi". E annuncia di averne venduto uno
di Riccardo Robecchi pubblicata il 14 Gennaio 2025, alle 18:11 nel canale InnovazioneAlcuni commenti sui computer quantistici da parte di Jensen Huang di NVIDIA hanno fatto crollare i titoli in borsa delle società produttrici di computer quantistici. D-Wave risponde a questi commenti, e annuncia di aver venduto uno dei suoi computer
Il mondo dei computer quantistici ha subito una brusca caduta in borsa dopo che Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha dichiarato che tali dispositivi necessitano ancora di vent'anni prima di essere utilizzabili. Il CEO di D-Wave, Alan Baratz, ha voluto fare chiarezza circa le possibilità dei computer quantistici oggi, mentre la sua azienda ha venduto la prima unità di Advantage, il suo dispositivo di punta.
D-Wave: "ci siamo già oggi"
I commenti di Huang, la cui opinione è tenuta in altissima considerazione nel mondo della tecnologia e oltre, hanno decisamente calmato gli entusiasmi degli investitori nelle tecnologie quantistiche. Proprio questo effetto ha spinto Alan Baratz a rilasciare delle dichiarazioni per fare chiarezza sui diversi tipi di calcolo quantistico e per riaffermare che i dispositivi di D-Wave sono disponibili e in grado di effettuare calcoli già oggi.
La dichiarazione integrale di Baratz è la seguente:
"Jensen Huang ha una comprensione errata dei computer quantistici. Anche se potrebbe aver ragione su altre aziende che se ne occupano, ha torto marcio su D-Wave. C'è più di un approccio per costruire un computer quantistico. D-Wave ne ha impiegato uno differente, che ci ha consentito di essere sul mercato oggi e probabilmente molti anni avanti di altre società di computer quantistici.
"Oggi, più di 100 organizzazioni stanno usando le tecnologie quantistiche di D-Wave on premise e nel cloud per le proprie attività e per realizzare valore. D-Wave sta lavorando con organizzazioni di tutti i settori per superare complesse sfide aziendali dalla programmazione dei turni e la ricerca dei percorsi migliori per la logistica, fino all'ottimizzazione delle risorse e oltre con le nostre soluzioni di calcolo quantistico.
"I commenti di Jensen Huang sono gli ultimi in una catena di disinformazione sul calcolo quantistico che sfortunatamente sta guidando la reazione del mercato. È importante che questo dialogo avvenga all'aperto, così che il pubblico capisca cosa è reale e cosa sia hype nel calcolo quantistico.
"C'è un potenziale immenso perché l'IA e i computer quantistici lavorino assieme per andare oltre le limitazioni delle capacità dei computer classici di oggi. Accogliamo l'opportunità di diventare partner di società come NVIDIA nell'esplorare ciò che è possibile quando le QPU e le GPU lavorano insieme."
Se il comunicato appare distensivo e sembra tendere la mano a NVIDIA, si nota però una certa irritazione in altre dichiarazioni: come riporta HPCWire, Baratz ha rilasciato un'intervista a CNBC in cui ha dichiarato che "D-Wave è stata in grado di risolvere problemi sui suoi computer quantistici nel campo della simulazione dei materiali in una questione di minuti, quando ci sarebbero voluti milioni di anni per risolverli sui supercomputer più veloci, che per inciso sono computer basati sul calcolo massicciamente parallelo su GPU."
"Ci sono differenti approcci al calcolo quantistico: la ricottura e le porte logiche sono i due principali. E mentre i commenti [di Huang] non sono completamente sbagliati per i computer quantistici a porte logiche, lo sono al 100% per quelli a ricottura. E quando si parla di quelli di D-Wave, si sbaglia totalmente. Non ci mancano 30 anni, non ce ne mancano 20, non ce ne mancano 15. Ci siamo oggi. Stiamo supportando le aziende oggi con il calcolo quantistico per risolvere i loro problemi difficili", ha dichiarato Baratz.
Bisogna dunque fare un po' di chiarezza. I computer di D-Wave sono ottimizzatori quantistici: sono quindi in grado di effettuare solo calcoli di ottimizzazione matematica (chiamata "ricottura quantistica") e non possono essere impiegati come calcolatori generici per effettuare qualunque calcolo. Per questo il loro campo d'impiego è più limitato rispetto ai dispositivi che seguono il cosiddetto "modello a porte", in cui i qubit vengono programmati per eseguire operazioni logiche sui dati come avviene sui computer classici.
Il vantaggio dell'approccio di D-Wave sta però nel fatto che i suoi computer sono già utilizzabili oggi, mentre i dispositivi a porte logiche richiederanno ancora molto tempo prima di poter essere effettivamente impiegati in applicazioni pratiche.
È giusto dunque, come dice Baratz, fare una distinzione tra le due tipologie; e se non bisogna lasciarsi trascinare dall'entusiasmo, bisogna dall'altro lato riconoscere che il settore si è sviluppato molto velocemente e non è, quindi, detto che ci vogliano vent'anni prima di vedere applicazioni pratiche.
D-Wave vende il primo Advantage
A (quantomeno parziale) riprova di quanto detto da Baratz, D-Wave ha annunciato di aver venduto la prima unità di Advantage, il suo computer quantistico da 5.000 qubit. L'azienda non ha comunicato ulteriori dettagli sull'acquirente, che non è quindi noto.
L'azienda ha comunicato altresì che ha oltre 23 milioni di dollari in prenotazioni per accedere ai suoi dispositivi lungo il suo anno fiscale 2024, con una crescita del 120% rispetto al periodo precedente. Nel Q4 del 2024 le prenotazioni arrivano a 18 milioni, con un aumento del 500%; ciò va ad aggiungersi alla vendita del sistema. L'azienda afferma di avere 178 milioni di dollari di liquidità disponibili.
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