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El Capitan, il nuovo supercomputer di Cray da 600 milioni di dollari

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Innovazione El Capitan, il nuovo supercomputer di Cray da 600 milioni di dollari

L'Oak Ridge National Laboratory ha stanziato oltre 600 milioni di dollari a Cray per la realizzazione di un nuovo supercomputer, El Capitan, in grado di superare la barriera degli 1.5 exaFlop, posizionandosi come primo della Top500

 
22 Commenti
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Giuss14 Agosto 2019, 12:54 #11
Praticamente non possono fare più test reali e quindi per sviluppare nuove armi nucleari hanno bisogno di strumenti di simulazione e calcolo sempre più potenti.
AlexPulv14 Agosto 2019, 18:00 #12

Exa scale 1 e 18 zeri non 30!

G - Giga - 1 e 9 zeri
T - Tera - 1 e 12 zeri
P - Peta - 1 e 15 zeri
E - Exa - 1 e 18 zeri
GTKM14 Agosto 2019, 18:39 #13
Miliardi su miliardi buttati nell'esercito, mentre i giovani americani annaspano sotto il peso del debito studentesco, e un sistema sanitario nazionale praticamente non esiste.
boboviz14 Agosto 2019, 19:49 #14
Avrei preferito lo usassero per biologia computazionale o per il drug design (campi di ricerca che hanno disperato bisogno di potenza computazionale) ma, tant'è, gli ammerigani senza armi si sentono nudi.
Carlo Pravettoni14 Agosto 2019, 22:31 #15
Tutti quei soldi sono stati prestati dai cinesi. Con el capitain ci calcolano gli interessi da pagare agli asiatici.
roloalex16 Agosto 2019, 15:03 #16

citazione

la stupidità umana non ha confini...
domthewizard16 Agosto 2019, 18:13 #17
il mio falegname con 30 mila lire la faceva meglio (cit.)
amd-novello17 Agosto 2019, 11:53 #18
Originariamente inviato da: GTKM
Miliardi su miliardi buttati nell'esercito, mentre i giovani americani annaspano sotto il peso del debito studentesco, e un sistema sanitario nazionale praticamente non esiste.


eh ma adesso ti diranno che grazie a questi soldi spesi per le armi fra 324 anni ne beneficeranno tutti...
s-y17 Agosto 2019, 11:58 #19
più che altro trovo sia un altro segnale non incoraggiante
a prescindere dal fatto che certe dinamiche ci sono sempre state, e non sempre le 'previsioni' di chi le governa si sono avverate, per fortuna
biometallo17 Agosto 2019, 16:12 #20
Originariamente inviato da: Klontz
El Capitan ?!??!?! Ma non si chiamava SkyNet ???

Io direi Joshua (War Games mi sembra più azzeccato al contesto di terminator)
L'importante è che i governanti si ricordino che a guerra termonucleare globale l'unica mossa vincente è non giocare.


Originariamente inviato da: Giuss
Praticamente non possono fare più test reali e quindi per sviluppare nuove armi nucleari hanno bisogno di strumenti di simulazione e calcolo sempre più potenti.


in verità nell'articolo si parla di "Stockpile stewardship program" che stando a wikipedia

[FONT="Courier New"]La gestione delle scorte si riferisce al programma statunitense di test di affidabilità e manutenzione delle sue armi nucleari senza l'uso di test nucleari.

Poiché dal 1992 gli Stati Uniti non hanno sviluppato nuove armi nucleari, [1] le armi più giovani hanno almeno 26 anni (nel 2019). Le armi invecchiando possono fallire o agire in modo imprevedibile in diversi modi: gli alti esplosivi che condensano il loro materiale fissile possono degradare chimicamente, i loro componenti elettronici possono soffrire di carie(in realtà si parla di decadimento ma il fail del traduttore di google mi fa troppo ridere ), i loro nuclei radioattivi di plutonio / uranio sono potenzialmente inaffidabili e gli isotopi utilizzati dalle armi termonucleari potrebbe anche essere chimicamente instabile. [2]

Dal momento che anche gli Stati Uniti non hanno testato le armi nucleari dal 1992, [3] questo lascia il compito di mantenere le scorte appoggiate all'uso di simulazioni (utilizzando test di esplosivi non nucleari e supercomputer , tra gli altri metodi) e applicazioni di conoscenze scientifiche su fisica e chimica ai problemi specifici dell'invecchiamento delle armi (quest'ultimo metodo è ciò che si intende quando varie agenzie si riferiscono al loro lavoro come "basato sulla scienza". Implica anche la produzione di ulteriori " pozzi " di plutonio per sostituire quelli di qualità sconosciuta e la ricerca di altri metodi per aumentare la durata delle testate esistenti e mantenere un deterrente nucleare sicuro .
[/FONT]

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