Ericsson Imagine Italy: il futuro delle infrastrutture critiche passa dal 5G
di Vittorio Manti pubblicata il 10 Dicembre 2024, alle 16:31 nel canale InnovazioneIn occasione dell'evento Ericsson Imagine Italy 2024, dedicato alle potenzialità del 5G, Edge9 ha intervistato Andrea Missori, Presidente e Amministratore Delegato di Ericsson Italia, e Benoit Hanssen, Co Amministratore Delegato WINDTRE. Sono emersi diversi spunti interessanti sullo stato attuale del 5G e sui prossimi sviluppi
Lo scorso 2 dicembre, Roma ha ospitato Ericsson Imagine Italy, l’evento di punta in Italia dell’azienda svedese, dedicato alle opportunità offerte dalla digitalizzazione e, in particolare, dal 5G per trasformare il nostro paese in un leader nell’innovazione tecnologica. Al centro della giornata, un confronto tra istituzioni, aziende e operatori del settore per discutere di come questa tecnologia possa rivoluzionare la logistica, la mobilità e, più in generale, l’intero ecosistema economico.
In apertura, Andrea Missori, Presidente e Amministratore Delegato di Ericsson in Italia, ha delineato una visione ambiziosa ma chiara: “Il 5G non è solo una tecnologia, è un potente abilitatore. Connettere sistemi oggi indipendenti come trasporti marittimi, su gomma e ferroviari può trasformare l’Italia nel principale hub logistico dell’area euro-mediterranea”. Una sfida cruciale per il futuro del Paese, che rende necessario un cambio di prospettiva sull’importanza strategica del 5G da parte delle istituzioni.
Il ruolo strategico del 5G
Il 5G è stato descritto da Missori come una tecnologia cardine, con il potenziale di generare impatti significativi in molteplici settori. Tuttavia, il quadro italiano evidenzia ancora diverse criticità. Attualmente, l’Italia, e più in generale l’Europa, sconta un ritardo rispetto a mercati come Cina, Stati Uniti e India, sia in termini di copertura sia di implementazione delle reti standalone, le uniche in grado di sfruttare tutte le potenzialità del 5G.
Questa centralità del 5G è confermata dall’ultimo Mobility Report di Ericsson, che offre una visione dettagliata sullo stato attuale e sulle prospettive di questa tecnologia. Dal report si evince che, entro il 2027, il 5G supererà il 4G diventando la tecnologia di accesso mobile dominante a livello mondiale e che l’80% del traffico dati mobile globale sarà gestito da reti 5G entro il 2030. L’altra faccia della medaglia è che solo il 20% degli operatori a livello globale ha implementato reti standalone.
Missori ha fatto un esempio molto chiaro e concreto: in India, con una popolazione di oltre 1 miliardo di persone, ci sono tre operatori. In Europa, con 300 milioni di cittadini, gli operatori sono oltre 300. C’è quindi un problema serio legato a un numero di operatori sproporzionato rispetto al mercato potenziale, a cui si aggiunge il tema delle tariffe, che in particolare in Italia sono fra le più basse del mondo. Questa dinamica rende impossibile effettuare gli investimenti necessari, cosa che sta rallentando la transizione verso il 5G standalone. Il settore può fare la sua parte, ma per modificare la situazione è indispensabile un cambio di atteggiamento da parte delle istituzioni, che devono prendere atto che il 5G è un asset strategico e trattarlo come tale.
Un approccio sistemico per un futuro interconnesso
Uno dei temi centrali dell’evento è stata la logistica intermodale, un settore cruciale per il Paese. Secondo Missori, la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto – dai porti alle ferrovie, fino alle autostrade – potrebbe rappresentare una svolta strategica per l’Italia. Il potenziale del 5G permette di monitorare in tempo reale ogni singolo container, permettendo di ottimizzare ogni tratto del percorso e di automatizzare le interazioni fra gli attori della filiera.
Per raggiungere questo obiettivo, però, è necessario un cambio di paradigma. Missori ha insistito sull’importanza di un “approccio federativo”, che veda la collaborazione di istituzioni, aziende e operatori di rete per realizzare infrastrutture critiche su scala nazionale ed europea. Un modello che potrebbe replicare quanto già avviene in settori come la difesa o l’energia.
“Il 5G non è un semplice strumento tecnologico, è un asset strategico per il Paese. Dobbiamo trattarlo come tale, con investimenti mirati e una visione a lungo termine,” ha detto Missori, riferendosi anche alla necessità di politiche più favorevoli per incentivare gli operatori.
Applicazioni pratiche e opportunità di monetizzazione
Uno dei temi centrali affrontati a Ericsson Imagine Italy è stato il passaggio dal semplice utilizzo del 5G per la connettività a una strategia basata su applicazioni e servizi dedicati. Secondo Missori, il futuro del 5G risiede nella capacità di monetizzare attraverso casi d’uso specifici, abilitati dalle reti standalone, come la geolocalizzazione che con il 5G arriva a un livello di precisione di un metro. Un altro elemento differenziante del 5G è il network slicing, che permette di differenziare la qualità del servizio in base all’utilizzo.
Anche WINDTRE conferma che il focus del 5G è rivolto al mondo enterprise: “La vera opportunità del 5G è nel business. Le applicazioni consumer vedranno qualche miglioramento, ma sarà il settore enterprise a trainare la crescita. Penso a soluzioni per la logistica, la salute e l’industria manifatturiera”, ha ribadito Benoit Hanssen, Co-CEO di WINDTRE.
Un altro aspetto cruciale riguarda i grandi eventi. Missori ha sottolineato come il 5G possa offrire connettività differenziata, ad esempio per garantire upload senza interruzioni durante un concerto o una partita. Ericsson dichiara che il 35% degli utenti è disposto a pagare di più per un servizio migliore in situazioni ad alta densità di connessioni.
L’importanza della collaborazione e della sostenibilità
Tutti i partecipanti a Ericsson Imagine Italy, come l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo Roberto Cingolani e i responsabili dei principali operatori, hanno sottolineato la necessità di un approccio collaborativo e sistemico per realizzare il pieno potenziale del 5G. Missori sottolinea l’esigenza di creare una federazione fra gli operatori per offrire servizi trasparenti e standardizzati, che permettano di sfruttare al massimo le API e le capacità distintive delle reti 5G. In questo senso Ericsson si è impegnata insieme a 12 grandi operatori globali per creare un modello di collaborazione internazionale.
La sostenibilità è un altro pilastro del futuro digitale immaginato da Ericsson. “Il nostro obiettivo è anticipare gli obiettivi di Parigi di 10 anni. Non è semplice, ma è una responsabilità che ci assumiamo con convinzione,” ha ribadito Missori.
Ericsson Imagine Italy ha rappresentato un momento di confronto e di riflessione sulle sfide e le opportunità della digitalizzazione. Nonostante le difficoltà, Andrea Missori si è detto ottimista sulle possibilità del nostro Paese, perché l’Italia ha le competenze e le risorse per essere un leader in Europa. Il messaggio è chiaro: serve un impegno comune di istituzioni, operatori e imprese che devono lavorare insieme per realizzare una visione condivisa.
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