Guardiani della Natura, il programma di Huawei e WWF per la tutela ambientale
di Alberto Falchi pubblicata il 18 Novembre 2021, alle 18:11 nel canale InnovazioneHuawei e WWF Iitalia hanno unito le forze per usare la tecnologia come strumento di salvaguardia delle aree naturali. Dispositivi audio registrano i suoni dei parchi naturali, per studiare la biodiversità e identificare attività di bracconaggio
Guardiani della Natura è un progetto sviluppato da Huawei e WWF Italia per monitorare e tutelare il patrimonio ambientale nelle riserve di Astroni, Burano e Orbetello. Un programma avviato nell'estate 2021, che ora sta iniziando a dare i suoi frutti: in tre mesi ha inviato 1.000 segnalazioni di possibili attività illecite (come bracconaggio e taglio boschivo), oltre a permettere di identificare e monitorare le specie animali che popolano queste aree naturali.
Guardiani della Natura è uno dei progetti del programma globale TECH4ALL di Huawei, avviato nel 2018 e finalizzato a promuovere la salvaguardia della natura e l'inclusione digitale.
Edge e Guardian, i due progetti di Huawei e WWF Italia
Sono due i progetti attualmente attivi nell'ambito di Guardiani della Natura. Il primo è Guardian, mirato a contrastare le attività illegali tramite l'installazione di dispositivi Edge Audiomoth in grado di effettuare registrazioni audio di quanto accade nelle Riserve Naturali dello Stato di Astroni, Burano e Orbetello. Questi campioni audio sono poi analizzati tramite un'intelligenza artificiale che distingue il normale "rumore" delle foreste da quello che può essere causato da attività umane, così da avvisare le autorità in caso di movimenti sospetti.
Il sistema è attivo da tre mesi, durante i quali ha raccolto 300.000 registrazioni, 1000 delle quali indicavano potenziali violazioni, che hanno portato a 15 verifiche, una delle quali si è conclusa con l'individuazione e rimozione, da parte della Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Napoli, di un impianto acustico installato abusivamente da bracconieri nel parco di Astroni per catturare animali selvatici.
Ma come funzionano questi dispositivi? Lo spiega Fabio Romano, Director of Industrial Ecosystem Development di Huawei: "i Forest Guardian [sono dispositivi] continuamente online che registrano i suoni circostanti. Il dispositivo però non deve essere fine a sé stesso, per produrre valore deve essere collegato a una rete. In questo caso basta anche una rete 2G, ma si può appoggiare ovviamente anche a reti 3G e 4G. Grazie alla rete, i dispositivi trasferiscono il segnale a una piattaforma, dove viene interpretato dall’intelligenza artificiale e nel caso il segnale sia riconosciuto come fenomeno illegale viene inviato un’alert per fare intervenire le guardie del WWF e le autorità competenti".
Le registrazioni acquisite dagli Edge Audiomoth però non verranno usate solo per contrastare l'illegalità, ma permetteranno di effettuare studi sulla biodiversità di questi ambienti, valutando il panorama sonoro così da valutarne lo stato di salute, oltre che di identificare le specie animali che vivono in queste aree, monitorandone la presenza ed eventuali fattori di disturbo.
“La tecnologia può offrire un contributo enorme alla risoluzione di problematiche globali complesse e urgenti come la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità”, ha dichiarato Wilson Wang, ceo di Huawei Italia. “Siamo da lungo tempo impegnati in progetti di sostenibilità e inclusione in tutto il mondo tramite il nostro programma Tech4All. Siamo quindi molto soddisfatti di essere riusciti a introdurre in Italia, attraverso la nostra partnership con il WWF e il supporto delle istituzioni locali, un modello efficace in grado di contribuire alla tutela del ricco patrimonio naturale del Paese. “Guardiani della Natura”, insieme ai progetti a favore dei talenti digitali e delle Piccole e Medie Imprese, si inserisce nel programma di Corporate Social Responsibility di Huawei Italia”.
"La biodiversità è minacciata a livello globale da attività umane illegali perpetuate ai danni della fauna selvatica e degli habitat naturali. Ma l’utilizzo di tecnologie innovative, che stiamo sperimentando per la prima volta in Italia attraverso la collaborazione con Huawei e Rainforest Connection, ci ha consentito finalmente di meglio tutelare la natura italiana e di approfondire la conoscenza della sua biodiversità”, ha commentato Marco Galaverni, Direttore Programma e Oasi di WWF Italia. “Inoltre i suoni raccolti potranno anche essere utilizzati per lo sviluppo di molteplici attività con finalità educative, di formazione e promozione, all’interno di scuole o in altri contesti come parchi, riserve e musei di scienze naturali".
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa ti sei iscritto solo per sparare ste min@@@te?
no, si sta dando da fare anche altrove.
ce l'ha con i troll, a quanto pare.
tu però digli che ha ragione, che poi è contento
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