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Honeywell migliora il suo computer quantistico per arrivare a un quantum volume di 128

di pubblicata il , alle 14:31 nel canale Innovazione Honeywell migliora il suo computer quantistico per arrivare a un quantum volume di 128

Honeywell continua a evolvere il suo computer quantistico e, dopo aver lanciato il primo modello con quantum volume di 64 all'inizio dell'anno, annuncia ora di aver raggiunto un quantum volume di 128

 

Honeywell ha annunciato la seconda generazione del suo computer quantistico: il Honeywell System Model H1, un'evoluzione del precedente System Model H0 basato sul principio delle trappole ioniche e in grado di raggiungere un quantum volume di 128, il doppio rispetto a quello offerto dal modello precedente. L'azienda ha altresì annunciato di aver avviato collaborazioni con varie aziende per sfruttare la potenza di calcolo dei suoi computer quantistici.

Honeywell System Model H1 raggiunge un quantum volume di 128

Così come IonQ, Honeywell sta scommettendo sulla costruzione di computer usando le trappole ioniche, particolari dispositivi in grado di "intrappolare" singoli atomi per poter poi manipolarli. Il processore quantistico utilizzato per il System Model H1 è lo stesso del System Model H0, ma utilizza un maggiore numero di qubit.

L'azienda ha raggiunto il nuovo traguardo migliorando le prestazioni del processore precedente: per farlo ha aumentato i qubit mantenendo lo stesso livello di fedeltà (ovvero di mantenimento dello stato dei qubit e, di conseguenza, riduzione degli errori nei calcoli), riuscendo così a ottenere un processore particolarmente efficiente. Se IBM ha annunciato un quantum volume di 64 con 27 qubit, Honeywell raggiunge invece un quantum volume di 128 con appena 10 qubit.

Un quantum volume maggiore indica la capacità del computer di risolvere circuiti più complessi, ovvero problemi più grandi (con un maggior numero di variabili, ad esempio). Ottenere un quantum volume sempre più grande permette dunque di risolvere problemi con un impatto reale; ad esempio, in futuro i computer quantistici potranno eseguire simulazioni di composti chimici sufficientemente complesse da portare a trovare nuovi medicinali.

Il nuovo computer quantistico è disponibile sia direttamente tramite Honeywell che tramite i suoi partner che offrono servizi di cloud computing, come Microsoft Azure, Cambridge Quantum Computing e Zapata Computing.

"Honeywell si è impegnata ad accelerare e a dare un indirizzo allo sviluppo del quantum computing e a portare la sua potenza ai suoi clienti. Questa pietra miliare [che abbiamo raggiunto] rappresenta le nostre caratteristiche distintive di un maggior numero di qubit, operazioni logiche ad alta fedeltà, connettività tra tutti i qubit, e lunghi tempi di coerenza", afferma il presidente di Honeywell Quantum Solutions Tony Uttley. "Mentre continuiamo a migliorare il nostro sistema, questi fattori permetteranno sempre più ai nostri clienti di eseguire algoritmi più complessi."

Il piano di Honeywell per gli sviluppi futuri permette poi di dare uno sguardo su come l'azienda pianifica di far evolvere il suo computer quantistico. Dall'attuale processore lineare si passerà a uno a circuito, per poi passare a griglie sempre più complesse e che faranno uso anche di dispositivi fotonici. L'attuale modello lineare dovrebbe essere portato fino a 40 qubit, dunque possiamo aspettarci che le tecnologie successive ne offrano un numero maggiore.

Il numero di qubit da solo non è però indicativo di maggiore potenza di calcolo: tutto starà nella capacità di Honeywell di mantenere lo stesso livello di fedeltà dei processori attuali per portare una vera evoluzione al settore.

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