HPE annuncia una propria soluzione di virtualizzazione, in concorrenza con VMware
di Riccardo Robecchi pubblicata il 18 Giugno 2024, alle 18:31 nel canale InnovazioneA Discover 2024, la sua conferenza annuale, HPE annuncia una nuova funzionalità di virtualizzazione per la sua offerta HPE Private Cloud. Il messaggio è chiaro: l'azienda cerca di costruire la propria alternativa a VMware
La correlazione non implica causalità, ma talvolta è difficile separare le due. Ecco dunque che l'annuncio di HPE di una propria soluzione di virtualizzazione, basata sul kernel Linux e sulla tecnologia KVM (Kernel Virtual Machine) in esso integrata, non può non essere messa in relazione con l'acquisizione di VMware da parte di Broadcom. HPE ha annunciato a Discover, la sua conferenza annuale alla quale Edge9 ha partecipato, la nuova soluzione di virtualizzazione, che è mirata specificamente alla creazione di cloud privati ed è integrata con il resto dell'offerta di HPE in termini di gestione, rete e così via.
HPE presenta la sua soluzione di virtualizzazione
Vista l'evoluzione del mercato, non sorprende per molti versi che un colosso con le capacità e le risorse di HPE voglia proporre una propria soluzione per la virtualizzazione così da rendersi indipendente. Non sorprende nemmeno che l'azienda opti per una soluzione che è già standard: KVM è infatti usato come base da Red Hat e Oracle, nonché da Proxmox. È totalmente open source, essendo parte del kernel Linux.
È interessante notare come HPE non dia un nome alla sua soluzione di virtualizzazione: nel comunicato che l'azienda ci ha inviato si cita semplicemente "la nuova funzionalità di virtualizzazione" senza darle un nome specifico (nemmeno un semplice "HPE Virtualization"). Un'occasione mancata, probabilmente, e sicuramente una difficoltà in più nel riferirsi ad essa.
HPE la integra all'interno di HPE Private Cloud, che si compone di molte parti diverse: hardware, rete, storage e un'estesa varietà di software per la gestione del tutto. Proprio questi software sono offerti in modalità "as a service" tramite cloud, "fatto che rimuove la necessità di dedicare le preziose risorse on premise alla gestione dell'infrastruttura", dice il comunicato. Parrebbe esserci la possibilità di gestire l'infrastruttura anche senza il cloud, dato che l'azienda afferma che "la funzionalità di virtualizzazione di HPE è progettata per offrire alta disponibilità anche quando disconnessa dal cloud."
La nuova funzionalità sembra essere totalmente integrata in HPE Private Cloud e non c'è accenno nel comunicato a una sua disponibilità indipendente da tale offerta, che rientra comunque nell'ecosistema GreenLake.
Il lancio delle nuove funzionalità è previsto genericamente "nella seconda metà del 2024". Come dicevamo in apertura, questo lancio potrebbe non avere nulla a che fare con l'acquisizione di VMware da parte di Broadcom, ma la sua tempistica dà la sensazione che HPE abbia voluto crearsi un'alternativa usando software open source che, in quanto tale, la rende indipendente e slegata da terzi, in particolare dal punto di vista delle (costose) licenze. Non sembra dunque un caso che HPE rimarchi come la nuova soluzione sia "una piattaforma di cloud ibrido aperta e future proof che dà ai clienti una maggiore possibilità di scelta", per quanto comunque venga ribadita la collaborazione con "altri leader di settore nelle tecnologie di virtualizzazione e dei container". Tuttavia, il segnale è chiaro: il mercato della virtualizzazione è di nuovo "caldo".
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovmware per colpa di Broadcom morira a breve, noi siamo gia in migrazione ad altri lidi
Non penso morirà, anche noi abbiamo 6 nodi VMware e stiamo migrando a proxmox entro 2 mesi. Ci hanno già fatto la proposta di rinnovare la maintenance, ma a 4x di prezzo dell'anno scorso. Quindi no grazie, con la stessa cifra cambiamo tutta l'infrastruttura e ci avanzano per poter pagare il supporto a proxmox.
I più grandi stanno migrando verso Nutanix, gli altri verso Proxmox (che è una soluzione da leccarsi i baffi per quello che offre).
Quello che sta facendo HP è "too little, too late" ormai chi doveva prendere decisioni le ha già prese e ha già iniziato a muoversi, e non cambierà certo direzione in corso d'opera...
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