HPE: il mercato ICT è in crescita e nel 2024 arriverà a 90 miliardi di euro. HPE sta realizzando un supercomputer per ENI
di Alberto Falchi, Vittorio Manti pubblicata il 08 Aprile 2024, alle 15:21 nel canale InnovazioneTutto sulla nuova strategia di HPE, che sta investendo 3 miliardi a livello globale. Il focus è su edge, cloud ibrido, supercomputer e intelligenza artificiale. Nell'ambito di questa strategia rientra anche HPC6, il nuovo HPC realizzato per ENI
In occasione di una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche Edge9, Claudio Bassoli, presidente e amministratore delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, ha fatto un punto della situazione del mercato ICT in Italia e ha ribadito i punti cardine della strategia dell'azienda per approcciare il mercato.
In questo contesto, HPE ha stretto una collaborazione con ENI per la realizzazione di HPC6, un supercomputer che nelle intenzioni delle due aziende sarà fra i più potenti al mondo per applicazioni industriali. Sarà dedicato a modellazioni, simulazioni e applicazioni di intelligenza artificiale e supporterà l'utility a sostenere la propria strategia di transizione energetica.
I dati di mercato
Per comprendere l'importanza della rinnovata partnership e del ruolo che avrà HPC6, HPE ha fatto il punto sullo stato del mercato ICT in Italia, un settore che continua a crescere. Nei primi sei mesi del 2023, il mercato digitale ha fatto registrare un valore di 38.106 milioni di euro, mostrando crescita del 2,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022. La crescita complessiva nel 2023 è stata del 2,8%. I servizi ICT sono cresciuti del 9%, mentre contenuti e pubblicità digitale hanno registrato un +5,9%., mentre software e soluzioni ICT sono cresciuti del 5,8%. L'IA ha pesato per 760 milioni di euro su questi risultati.
Le stime per il 2024 sono ancora migliori: secondo le analisi di Anitec-Assinform, quest'anno si chiuderà con un +3,8%, e nel 2025 assisteremo a un'ulteriore crescita del 4,8%. Nel 2026, la crescita non si fermerà e sarà del 5%, e si prevede che il mercato supererà i 90 miliardi di euro di valore. A guidare la crescita sarà soprattutto l'intelligenza artificiale, con un tasso di crescita media anno su anno superiore al 28%, seguita dalla cybersecurity.
Importante l'impatto del PNRR, il piano di investimenti europeo che sta dando una spinta importante. Utilizzando questi fondi la Pubblica Amministrazione ha già in cantiere progetti per 8 miliardi di euro, che arriveranno a 10,8 miliardi entro il 2026. Purtroppo, nonostante i fondi non manchino e molti progetti siano stati approvati, al momento gli stanziamenti devono essere ancora sbloccati definitivamente. Non una novità, questa: sempre più aziende infatti sottolineano ritardi nell'attuazione concreta del piano.
La strategia di HPE per la crescita
Insomma: ci si aspettano anni di investimenti crescenti sull'ICT e HPE vuole cavalcare il momento. Con una strategia che punta su IA, cloud ibrido, edge, sicurezza informatica e, naturalmente, il supercalcolo, come testimonia la collaborazione con ENI per HPC6. Interessante l'approccio per l'IA: HPE proporrà non solo hardware, ma anche software, ed è al lavoro sullo sviluppo di LLM proprietari destinati ai propri clienti. Per farlo, ha stretto una collaborazione con Luminous.
Per cavalcare il momento positivo, HPE ha annunciato un piano di investimenti di 3 miliardi di dollari a livello globale e una serie di importanti partnership con player quali SAP, ABB, Philips Medical. Oltre ad aver investito su startup e corporate venture capital (tramite Pathfinder), HPE punta molto sulle acquisizioni. Di recente, la multinazionale ha acquisito ben 31 aziende, fra cui l'italiana Athonet, che sviluppa soluzioni di 5G privato. Un settore, quello del 6G privato, sul quale HPE sta investendo parecchio: i ricercatori presso la sede di Cernusco sul Naviglio supporteranno con la loro ricerca e sviluppo le attività della ex-Athonet, che a sede a Vicenza, dove è più difficile trovare risorse specializzate in questo settore.
Per quanto riguarda l'Italia, invece, la strategia prevede di potenziare le collaborazioni con grandi realtà insieme ai suoi partner internazionali e accelerare lo sviluppo di soluzioni per la Pubblica Amministrazione insieme a importanti partner locali. Non saranno trascurate le PMI, che HPE Italia supporterà insieme a partner locali di varie dimensioni. L'ecosistema di partner è infatti fondamentale per HPE, tanto che vanta ben 5.000 partner solo in Italia. La strategia italiana sulle PMI si è rivelata un successo, tanto che la multinazionale l'ha presa ad esempio per le sue altre sedi a livello globale.
Secondo Claudio Bassoli, presidente e amministratore delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, "l'intelligenza artificiale e il supercalcolo svolgono un ruolo davvero importante per il progresso della ricerca, che HPE abilita attraverso soluzioni che generano la migliore efficienza complessiva dei sistemi HPC. Sono particolarmente orgoglioso che Eni ci abbia affidato un progetto che richiede soluzioni efficienti e innovative per le quali HPE è riconosciuta come leader mondiale”.
HPC6, il supercomputer realizzato da HPE per ENI
L'elaboratore per il supercalcolo che HPE sta realizzando per ENI sarà uno dei più potenti al mondo, e aiuterà ENI a sostenere la sua strategia per la transizione energetica. Sarà basato sui supercomputer HPE Cray EX4000 dotati di CPU AMD EPYC e acceleratori AMD Instinct. Secondo le stime dell'azienda, HPC6 aumenterà la potenza di calcolo disponibile per Eni fino a raggiungere un picco di prestazioni teoriche di 600 milioni di miliardi (600 seguito da 15 zeri) di operazioni in virgola mobile al secondo, o 600 petaFLOP/s.
Verrà installato presso il HPC6 aumenterà la potenza di calcolo disponibile per Eni fino a raggiungere un picco di prestazioni teoriche di 600 milioni di miliardi (600 seguito da 15 zeri) di operazioni in virgola mobile al secondo, o 600 petaFLOP/s. Supporterà HPE Slingshot Interconnect, una rete ad alte prestazioni basata su Ethernet aperta e progettata per supportare carichi di lavoro exascale, e lo storage file system parallelo open-source HPE Cray ClusterStor E1000, basato su Lustre.
Come spiega Antonio Neri, presidente e CEO di HPE, “le aziende sono impegnate a trovare il giusto equilibrio tra le enormi opportunità di business offerte dai loro investimenti nell'IA con la responsabilità di mitigare l'impatto ambientale di questi potenti sistemi. In qualità di leader nello sviluppo di soluzioni di IA e supercomputing efficienti dal punto di vista energetico, HPE è in una posizione unica per aiutare le organizzazioni a ridurre al minimo il consumo energetico massimizzando al contempo i risultati aziendali. Siamo entusiasti di svolgere un ruolo nell'impegno di Eni per la decarbonizzazione attraverso la digitalizzazione e l’innovazione”.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo avete scritto tre volte, si dovrebbe aver capito.
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