Huawei Global Analyst Summit: la parola d'ordine è accelerare sull'innovazione, in ogni scenario industriale
di Alberto Falchi pubblicata il 27 Aprile 2022, alle 15:01 nel canale InnovazioneSecondo Zhou Hong, Presidente del Huawei Institute of Strategic Research, "è molto probabile che tutto ciò che immaginiamo oggi sia fin troppo conservativo per il domani. Per questo è necessario affrontare il futuro con una visione audace"
L'innovazione? Per Huawei deve correre più velocemente se vogliamo raggiungere l'obiettivo di vivere in un mondo più intelligente e pulito, caratterizzato da meno emissioni di CO2. Nel corso del suo Global Analyst Summit, la multinazionale ha illustrato la sua visione e la sua strategia per il futuro, che punta su connettività, potenza di calcolo, servizi cloud e anche a migliorare l'esperienza d'uso dei dispositivi destinati al mercato consumer. Uno dei punti su cui insiste Huawei, infine, è l'importanza delle transizione ecologica: è grazie al digitale che sarà infatti possibile ottimizzare i consumi e migliorare l'efficienza energetica in ogni settore.
Accelerare sull'innovazione: la sfida di Huawei
"È molto probabile che tutto ciò che immaginiamo oggi sia fin troppo conservativo per il domani. Per questo è necessario affrontare il futuro con una visione audace fatta di intuizioni rivoluzionarie, abbandonare un approccio cauto e spingersi oltre per superare i colli di bottiglia tanto a livello teorico quanto tecnologico. Questa è l'unica via da seguire", ha sottolineato Zhou Hong, Presidente del Huawei Institute of Strategic Research nel suo intervento.
Il concetto è che se vogliamo creare un mondo più "intelligente" dobbiamo superare una serie di sfide e dobbiamo potenziare di centinaia, se non migliaia di volte, le nostre capacità. Perché ora che l'ICT è parte integrante di ogni settore industriale e di ogni aspetto della nostra vita, per migliorare ulteriormente è necessario investire soprattutto sulla ricerca: investire su nuovi materiali, nuove molecole e proteine, ma anche su equipaggiamento, processi e modelli di computing innovativi, che ci permettano di migliorare la comprensione del mondo e, in ultimo, le nostre vite.
Come intende farlo Huawei? Come spiega Zhou Hong, la multinazionale si sta concentrando su 10 punti. Due sono domande scientifiche:
1. in che modo la tecnologia percepisce il mondo e come possiamo costruire modelli che insegnino alle macchine a interpretare ciò che ci circonda?
2. come possiamo meglio comprendere i meccanismi fisiologici del corpo umano, compreso il modo in cui funzionano gli otto sistemi del corpo, così come l'intento e l'intelligenza?
Le rimanenti otto sono invece sfide tecnologiche:
1. nuove capacità di rilevamento e controllo, ad esempio interfacce cervello-computer, interfacce muscolo-computer, display 3D, tatto, olfatto e gusto virtuali;
2. monitoraggio non invasivo e in tempo reale della pressione sanguigna, della glicemia e del cuore, parallelamente a importanti scoperte supportate dall'IA in ambito chimico-farmaceutico, biofarmaceutico e vaccinale;
3. software incentrato sulle applicazioni, efficiente, automatizzato e smart, per una migliore esperienza utente;
4. superamento del limite di Shannon per consentire una connettività efficiente ad alte prestazioni a livello sia locale che globale;
5. modelli di calcolo adattivi ed efficienti, architetture di tipo ‘non-Von Neumann’, componenti non convenzionali e IA di cui sia possibile eseguire il debug;
6. invenzione di nuove molecole, catalizzatori e componenti tramite un’eleborazione dati intelligente;
7. sviluppo di nuovi processi che superino i dispositivi CMOS, con costi inferiori e maggiore efficienza;
8. conversione e stoccaggio dell'energia in modo sicuro ed efficiente e offerta di servizi su richiesta.
L'innovazione secondo Huawei
Uno dei primi obiettivi che si pone Huawei è quello di potenziare la connettività e garantire connessioni a 10 Gbps ovunque. Le due tecnologie chiave in questo senso sono 5.5G (wireless) ed F5.5G, per le linee fisse, che oltre a garantire velocità elevate saranno caratterizzate da latenze minime.
Un secondo punto è quello della potenza di calcolo: si prevede che entro il 2030 le richieste di potenza di elaborazione per l'IA cresceranno di 500 volte e per affrontare queste sfide è necessario eliminare gli attuali colli di bottiglia, concentrandosi sia sul miglioramento delle prestazione, sia sull'incremento dell'efficienza energetica.
Il terzo ambito su cui Huawei intende fare la differenza è il cloud, con la piattaforma Metastudio che la multinazionale definisce come una "pipeline di contenuti digitali end-to-end basata sul cloud". Adottando Metastudio, aziende e professionisti potranno spostare in cloud l'intero workflow di produzione, accelerando enormemente in tempi di rendering. Se oggi per renderizzare un film di 90 minuti sono necessari 6 mesi, con Metastudio è possibile ridurlo a due sole settimane,.
Passando ai dispositivi, Huawei ha spiegato come la carenza di componenti abbia rallentato il business degli smartphone nell'ultimo periodo, permettendo al colosso di ripensare il suo business mobile e capire come potenziarlo tramite quella che definisce Seamless AI Life, un'IA "trasparente" che accelererà la convergenza fra mondo fisico e digitale. Un esempio arriva dagli indossabili: gli orologi smart delll'azienda sono a tutti gli effetti dispositivi medicali che dialogano costantemente con il cloud, dove i dati raccolti possono essere elaborati con maggiore efficienza. Nella visione di Huawei, i servizi sanitari potranno accedere direttamente a queste informazioni, così da conoscere meglio la storia dei pazienti e offrire loro cure più personalizzate e tempestive.
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