Hyundai userà i computer quantistici di IonQ per fare ricerca sulle batterie

Hyundai userà i computer quantistici di IonQ per fare ricerca sulle batterie

Hyundai e IonQ hanno siglato un accordo nel quale i computer quantistici di IonQ verranno usati per la ricerca sulle batterie al litio del colosso coreano delle automobili

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Innovazione
HyundaiIonQComputer Quantistico
 

Hyundai vede nei computer quantistici delle possibilità per portare avanti la sua ricerca sulle batterie al litio e per questo ha stretto un accordo di collaborazione con IonQ, azienda specializzata nella produzione di computer quantistici basati su trappole ioniche. La speranza è che tali dispositivi possano aiutare Hyundai a comprendere meglio i composti del litio e le relative reazioni chimiche usati nelle batterie per automobili.

Hyundai e IonQ insieme per la ricerca sulle batterie usando i computer quantistici

Fu il fisico Richard Feynman a dire, con una frase ormai divenuta famosa, "la natura non è classica, dannazione, e se si vuole fare una simulazione della natura, bisogna farla con la meccanica quantistica". L'ultima parte, "e diamine se è un problema magnifico, perché non sembra così semplice" ben descrive, per quanto in maniera colorita, le difficoltà che sorgono quando bisogna effettuare una simulazione del comportamento quantistico della materia. Tuttavia sono moltissimi gli esperti che concordano oggi con Feynman: effettuare simulazioni sui computer classici non è possibile e bisogna ricorrere a quelli quantistici, in particolare quando si parla di simulare gli atomi e le loro interazioni.

Non sorprende dunque che Hyundai, impegnata nello sviluppo di batterie al litio migliori per i suoi autoveicoli, abbia scelto di adottare i computer quantistici all'interno dei suoi progetti di ricerca. La scelta è ricaduta su IonQ e le due aziende affermano che stanno creando "il più avanzato modello della chimica nelle batterie sviluppato finora sui computer quantistici per numero di qubit e di gate quantistici".

Più nello specifico, i ricercatori di Hyundai e di IonQ stanno sviluppando nuovi algoritmi di eigensolver variazionale quantistico (variational quantum eigensolver in inglese), ovvero algoritmi che sfruttano la potenza di calcolo dei computer quantistici ma usano anche dei computer classici per variare alcuni parametri che controllano lo stato del computer quantistico; tali algoritmi sono di fatto considerati un ibrido tra una trattazione puramente quantistica e una puramente classica dei problemi.

L'obiettivo dei ricercatori è di indagare l'esistenza di nuovi materiali che possano ridurre i costi, i tempi o gli sforzi necessari a produrre batterie per i veicoli elettrici. La collaborazione è parte dell'impegno di Hyundai nel portare avanti la propria transizione verso un futuro interamente elettrico.

"In IonQ crediamo nella nostra missione di risolvere i problemi più complessi al mondo tramite lo sviluppo dei nostri computer quantistici e vediamo il cambiamento climatico globale come uno di tali problemi che possiamo aiutare a risolvere con soluzioni di chimica quantistica", ha affermato Peter Chapman, president e CEO di IonQ. "L'efficienza delle batterie è una delle aree emergenti più promettenti dove i computer quantistici possono fare la differenza. Siamo entusiasti di lavorare con Hyundai Motor Company su questo progetto per rendere i veicoli elettrici un mezzo di trasporto primario su tutto il globo."

3 Commenti
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giovanni6922 Gennaio 2022, 14:49 #1
Qualcuno mi saprebbe spiegare per favore come mai una simulazione sull'efficienza delle batterie dovrebbe essere agevolata da un computer quantistico vs uno tradizionale?
plinio0122 Gennaio 2022, 15:18 #2
Puoi farti una idea leggendo l'articolo di oggi che precede:

https://www.hwupgrade.it/news/scien...gpu_104192.html

Quando hai a che fare con simulazioni di iterazioni tra atomi, in un amen sei fuori scala con un computer tradizionale.
giovanni6923 Gennaio 2022, 15:02 #3
Grazie; non pensavo che per simulare l'efficienza della batterie arrivassero a scendere a livello atomico

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