I mainframe sono una tecnologia moderna che le aziende continuano a usare: ne parliamo con Kyndryl

I mainframe sono una tecnologia moderna che le aziende continuano a usare: ne parliamo con Kyndryl

Kyndryl ha pubblicato i risultati di un'indagine sulla percezione del mainframe da parte delle aziende e su come queste stiano modernizzando la piattaforma. Ne abbiamo parlato con Petra Goude di Kyndryl

di pubblicata il , alle 14:58 nel canale Innovazione
Kyndrylintelligenza artificiale
 

I mainframe sono spesso considerati come oggetti d'altri tempi, ma è davvero così? Un'indagine di Kyndryl, eseguita da Coleman Parkes Research su 500 aziende nel mondo, svela come in realtà i mainframe siano ancora considerati essenziali dalle aziende che li usano, per quanto comunque siano anch'essi soggetti a un processo di modernizzazione che li sta cambiando. Ne abbiamo parlato con Petra Goude, a capo della global practice Core Enterprise & zCloud in Kyndryl.

I risultati della ricerca di Kyndryl

L'indagine di Kyndryl rivela come quasi tutti i rispondenti (il 95%) abbiano in programma di spostare almeno una parte delle proprie applicazioni sul cloud o su altre piattaforme distribuite. In media questo spostamento riguarda il 37% delle applicazioni. È significativo che solo l'1% stia abbandonando completamente i mainframe, e che il 90% li ritenga essenziali per le proprie attività di business. In particolare, i vantaggi che le aziende indicano sono gli alti livelli di sicurezza, affidabilità e prestazioni.

La modernizzazione delle applicazioni sui mainframe ha finora portato a un incremento del 9% nella profittabilità, mentre l'integrazione col cloud e lo spostamento al di fuori dei mainframe ha portato a un aumento dell'11%. Ciò si traduce, in media, in risparmi di 25 milioni di dollari l'anno, che significa 12,5 miliardi l'anno considerando tutti i rispondenti. È significativo che i vantaggi maggiori siano riscontrabili integrando i mainframe con il cloud: modernizzando in situ i risparmi sono di 23,3 milioni l'anno; abbandonando il mainframe si passa a 25,6 milioni; integrandolo con il cloud si raggiungono i 26,6 milioni.

Il 49% indica la cybersicurezza come uno dei principali fattori da considerare quando si effettua la modernizzazione, e il 68% la ritiene la caratteristica dei mainframe più apprezzata (seguita dall'affidabilità col 60% e dalle prestazioni col 55%). Proprio la sicurezza è il motivo principale per cui l'85% delle aziende che effettua la modernizzazione sul mainframe ha deciso di percorrere questa strada al posto del suo abbandono o dell'integrazione.

Uno dei problemi più significativi resta, però, quello delle competenze: il 74% delle aziende intende affidarsi a consulenti esterni per la propria modernizzazione così da colmare i vuoti presenti nelle competenze interne.

Petra Goude: "i mainframe sono una delle tecnologie più moderne che ci siano"

Edge9: qual è la posizione dei mainframe al giorno d'oggi? Il mondo sembra aver sposato altri paradigmi e il mainframe sembra esser stato lasciato indietro. Come può essere integrato nel mondo IT di oggi, che è connesso al cloud e fatto di microservizi, in modo tale che si possano ancora sfruttare le sue capacità?

Goude (in foto): "Credo che sia una domanda fondamentale. Penso che ci si riferisca spesso ai mainframe come 'legacy' o vecchi, ma in realtà (per quanto non sia una tecnologa) credo che sia una delle tecnologie più moderne che ci siano. Una persona nel mio team mi ha fornito un'analogia che mi piace moltissimo: mi piacciono le macchine, come a molti italiani; [il collega] mi ha quindi detto: cosa pensavi di una Porsche nel '76? All'epoca erano viste come molto moderne. Ma oggi, se prendiamo una Porsche elettrica, penso che sia comunque molto moderna. E in un certo qual modo, che si parli dei mainframe della serie Z o i, [il mainframe] è una tecnologia molto moderna, ma negli ultimi anni c'è stata una tendenza per cui una parte del settore ha detto 'tutto si sposterà sulla mia piattaforma'. Tipicamente sono i fornitori di servizi cloud. Dall'altro lato, abbiamo dei fornitori di soluzioni tecnologiche che dicono 'rimarrà tutto sulla nostra piattaforma'. Crediamo che nessuna di queste due cose sia vera. Crediamo che tale piattaforma ha una buona base per rimanere anche in futuro per fare quello in cui riesce bene."

"Quindi bisogna sfruttarla nel contesto degli altri ambienti ibridi per ottenerne il migliore valore di business possibile come azienda. In un recente studio che abbiamo appena fatto, abbiamo intervistato 500 clienti (sia nostri sia, ed è più importante, non di Kyndryl) nel mondo e il 90% dei rispondenti ha affermato che il mainframe è fondamentale per il proprio futuro. Non lo dico quindi io, né lo dice il settore: lo dicono i clienti che il mainframe ha uno spazio molto rilevante, ma tutti hanno bisogno di trasformarlo e di cambiarlo in qualche modo. Restare fermi non funziona."

Edge9: parlando dello studio, una delle cose che ci ha colpito di più è che molti clienti dicono che il cloud è più efficiente, più potente, consente alle aziende di ottenere maggiore velocità e scalabilità e così via, ma comunque dicono che il mainframe è essenziale. Cos'è che lo rende tale? Perché, nonostante tutti questi vantaggi che il cloud sembra offrire, le aziende continuano ad affidarsi al mainframe?

Goude: "Ci sono alcuni punti che hanno colpito anche me, e questo è proprio uno di quelli. Ma non sono sorpresa visto che abbiamo quasi 500 clienti con mainframe Z e altri 300 con la serie i. Sono molto fortunata perché ci posso parlare ogni giorno e quindi sento cosa vogliono fare, e penso che alla fine dipenda tutto dal paradigma tecnologico. Alcune tecnologie sono migliori per fare certe cose: il cloud ha molte capacità fantastiche, che è il motivo per cui i clienti lo usano, mentre le piattaforme distribuite hanno altre capacità che sono il motivo per cui vengono ancora usate. Il mainframe non ha rivali quando si parla di un alto volume di transazioni, di alcuni tipi di applicazioni molto specifiche di avere un ambiente [IT] molto sicuro. Basta pensare alle banche, o alle catene di negozi nel mondo, o ai processi di distribuzione: ci sono molte applicazioni che funzionano bene sul mainframe perché è una piattaforma che fa bene in tali ambiti."

"Ciò che ho trovato interessante è che sì, il 90% ha detto che il mainframe è essenziale, ma il 95% ha detto che sposterà le applicazioni altrove. Solo l'1% ha detto che sposterà tutto, ma in media verrà spostato il 37% delle applicazioni. Mi ci sono trovata molto perché è quello che vedo presso i nostri clienti. Tutti stanno considerando questo spostamento ed è ciò che facciamo anche noi quando diciamo ai clienti che bisogna avere un approccio per cui si mette ogni applicazione sulla giusta piattaforma. Bisogna verificare cosa davvero debba essere eseguito su quale piattaforma: deve stare sul mainframe o sul cloud, o su una piattaforma distribuita? Nei decenni, i clienti con un mainframe avevano ciò che avevano ed erano contenti così. Ma ora vedo un cambiamento, per cui si cerca di essere più mirati: quale applicazione va messa su quale tecnologia e qual è la scelta migliore? Penso che questo sia il grande cambiamento per cui i clienti dicono che il mainframe è essenziale, ma allo stesso tempo vogliono sfruttarlo al meglio."

Quale ruolo ha l'IA sui mainframe?

Edge9: usare i mainframe oggi significa spesso connetterli con altre piattaforme, il che significa con il cloud, sia esso pubblico o privato. IBM ha annunciato da poco che introdurranno un servizio per aiutare gli sviluppatori, usando l'IA generativa, a effettuare il porting del codice da COBOL a Java così da consentire alle aziende di effettuare la transizione verso ambienti ibridi. Dove si posiziona Kyndryl in tutto ciò, sia in relazione a IBM sia in relazione a quale ruolo avrà Kyndryl in questa transizione e in questo uso maggiore dell'IA per modernizzare il mainframe?

Goude: "Siamo il principale fornitore di soluzioni relative ai mainframe al mondo e sono super fortunata perché lavoro con 8.000 persone a livello globale che si occupano di ciò. Secondo l'ultima indagine di Gartner, gestiamo circa 6,5 milioni di MIPS, mentre i successivi 15 concorrenti tutti assieme sono a circa 6 milioni. Quindi abbiamo una grande base installata con cui lavoriamo e la capacità di lavorarci su coi clienti. Kyndryl è un vero fornitore di servizio e per me ruota tutto intorno al come possiamo aiutare i clienti a scegliere il giusto percorso e ottenere il massimo valore da esso. Per noi dunque si tratta davvero di andare applicazione per applicazione, caso per caso, e metterli al posto giusto."

"I clienti prendono strade diverse. Trovo interessante come i clienti guardino il problema e decidano applicazione per applicazione, e decidano che quello che rimane sul mainframe viene modernizzato sul mainframe stesso, per renderlo più veloce, più sicuro e più integrato. Ad esempio, abbiamo lanciato a ottobre scorso un'integrazione con Microsoft per integrare i dati nei mainframe con la Power Platform, ma facciamo questo lavoro con tutti i fornitori di servizi cloud. Se un cliente ha un mainframe, lo usa per eseguire le applicazioni più mission critical, altrimenti non le eseguirebbe su un mainframe; ma su ciascuna macchina c'è qualche componente che può essere spostata al di fuori e noi aiutiamo i clienti con la scelta relativa a cosa sia meglio fare. Trovo interessante che nel sondaggio che i clienti vedano quasi gli stessi benefici che decidano di modernizzare l'applicazione sul mainframe o di spostarla altrove: ottengono il 9% di miglioramento nel profitto se modernizzano e l'11% con l'integrazione e lo spostamento. Quindi dipende davvero dalla strategia del cliente."

"Riguardo l'IA, è un ambito davvero interessante perché ci sono molti investimenti. L'annuncio di IBM è uno di questi, ma ci sono molte società con tecnologie molto specifiche che sono best of breed per ciò che bisogna fare. Quindi la missione di Kyndryl è di essere il miglior fornitore di servizio che conosca gli strumenti migliori, indipendentemente dal progetto. Lavoriamo a stretto contatto con IBM, così come con gli altri fornitori che hanno queste tecnologie e scegliamo le migliori per le diverse aree. Detto ciò, uno dei principali vantaggi che un cliente può ottenere è sfruttare davvero i dati che sono nel mainframe all'interno degli altri servizi nell'infrastruttura. Questa è una delle aree principali aree nelle quali aiutiamo i clienti perché se apri all'uso di questi dati, devi farlo in maniera sicura e assicurarti di non spendere di più [nel cloud]. Kyndryl Bridge è un'altra area importante, perché lo eseguiamo su mainframe, infrastrutture distribuite e hybrid cloud per i nostri clienti. Quindi sfruttiamo davvero il fatto di avere 500 clienti sulla serie Z e 300 sulla serie i per quanto riguarda la raccolta di insight da un tal numero di macchine. Ciò ci consente di aiutare i clienti a sfruttare l'IA nell'ambito dei mainframe, quindi per noi è un ambito molto, molto interessante."

Edge9: ha perfettamente senso parlare di ottimizzazione e sfruttamento fino in fondo di ciò che si ha, anche quando si parla di IA.

Goude: "È un discorso che ci porta al di là dei mainframe, ma riguarda più i dati in generale. Penso che il mondo ne abbia più di quanti ne abbia bisogno, ma la vera perla sta proprio nei dati. È dunque super importante per qualunque cliente poter usare questa perla per essere competitivi. Non molti anni fa si parlava di early entrants, ovvero nuove aziende che entravano nel mercato e lo cambiavano perché non dovevano fare i conti con processi e infrastrutture esistenti. Penso che oggi sia proprio ciò che rappresenti il vero valore perché l'azienda può sfruttare i dati. I nuovi arrivati non hanno questo vantaggio. L'aspetto interessante dell'IA è quindi come le aziende useranno i dati. E per quanto riguarda i mainframe, tipicamente i clienti hanno i dati più preziosi proprio su di essi, quindi dobbiamo aiutarli a far sì che possano sfruttarli nel miglior modo possibile."

Avanti e indietro: verso il cloud, via dal cloud

Edge9: un altro aspetto da considerare è quello della transizione tra on premise (in cui includiamo i mainframe) e cloud. Negli ultimi 10-15 abbiamo visto questo spostamento enorme verso il cloud, ma ora vediamo questa marea ritirarsi verso i sistemi on premise, verso un approccio più equilibrato, con una rivalutazione di ciò che deve comporre l'infrastruttura IT di un'azienda. Qual è dunque il ruolo che avrà il mainframe in questo panorama? Sarà più piccolo, più grande, o semplicemente diverso?

Goude: "Penso che questa tendenza sia super interessante, e che stia procedendo molto velocemente. In parte ritengo che sia dovuto all'andamento economico, ma non solo: come in qualunque tendenza, prima si spostano le cose più facili e poi il resto, quindi questo equilibrio che si è creato è indipendente da mainframe o altre infrastrutture. Vedo CTO, CIO e così via usare questo approccio più bilanciato che definisce dove dovrebbe stare ciascuna applicazione in base a cosa funziona meglio per quello specifico scopo. E penso che sia un approccio molto sano. Bisogna usare ciascuna cosa (cloud, mainframe o sistemi distribuiti) per ciò che sa fare meglio."

"Credo, e l'indagine lo conferma, che il mainframe sia molto importante per il futuro delle aziende. Quindi penso sia una questione del valore che ciascuna piattaforma può dare alle aziende. Questo è ciò che conta e non importa alla fine se il software funziona su un mainframe o nel cloud; ciò che importa è il valore che il cliente vi ottiene. Quindi, finché il mainframe continuerà a dare valore alle aziende, continuerà a esserci. Penso che continuerà a ricoprire il ruolo attuale, ma credo che l'epoca in cui il mainframe e le persone che lo gestiscono erano confinate in un proprio spazio sia finita. Penso che tutti quanti modernizzeranno le proprie applicazioni, indipendentemente dal fatto che lo facciano sul mainframe stesso o spostandole altrove. Messi insieme, i 500 clienti intervistati risparmieranno 12,5 miliardi di dollari l'anno grazie alla modernizzazione. E chi è che vorrebbe lasciare lì questa somma? Tutti vorranno modernizzare le applicazioni."

"Un ulteriore elemento che guiderà questo cambiamento è il problema delle competenze. Il mainframe tende a eseguire le applicazioni cruciali per le aziende, ma le competenze [per gestirlo] stanno diventando scarse e per questo il 74% delle aziende afferma nell'indagine che useranno un aiuto esterno. Noi stessi lo vediamo ed è per noi un ambito di assoluta attenzione. Per noi è un'area di investimento, perché per i clienti è molto importante ed è per questo che abbiamo oltre 8.000 persone in quest'area, con costanti nuove assunzioni e un'età media sotto i quarant'anni. Per tirare le somme, secondo i clienti il mainframe ha un suo posto, ma non può restare fermo e per ottenere i massimi benefici da esso bisogna modernizzare le applicazioni."

Le competenze: un problema (più) difficile per i mainframe?

Edge9: parlando proprio del problema delle competenze, la nostra percezione è che il mainframe sia spesso ritenuto una macchina arcana che richiede poteri magici per essere gestita, e ciò fa sì che siano in pochi a volersi specializzare in questo ambito. Ma è davvero così? Qual è la ragione per cui così poche persone hanno le competenze giuste e, dall'altro lato, cosa si può fare per diffondere queste competenze?

Goude: "Questo quadro effettivamente è realistico, ma non all'interno di Kyndryl. Abbiamo, per l'appunto, 8.000 persone, di cui molte localmente e altre distribuite nei centri di competenza che abbiamo nel mondo. Per fare un esempio pratico: abbiamo circa 2.100 persone in India, divise equamente tra uomini e donne, e ho chiesto loro come mai fossero così entusiasti riguardo i mainframe, vista appunto la situazione che citavate. Mi hanno risposto che è perché in questo modo lavorano con i problemi più significativi, con le sfide più impegnative dei clienti, e in questo modo possiamo applicare in pratica i nostri interessi tecnologici. Ma non solo: riescono così a coniugare diversi ambiti ed esperienze così da acquisire competenze anche relative al cloud. Quindi quando costruiamo i nostri team ci focalizziamo sì sulle competenze relative ai mainframe, siano essi Z o i, ma tutti lavorano anche sul cloud dunque c'è bisogno di competenze trasversali. Penso che questo sia il modo giusto per avere le giuste competenze e per far sì che le persone le sviluppino. Abbiamo poi persone vicine alla pensione, che hanno passato la maggior parte della propria carriera a lavorare sui mainframe, e vediamo spesso che hanno in qualche modo un'eredità da passare alle nuove generazioni, che hanno voglia di imparare. Lavorando in questo modo non c'è un grande problema di competenze, ma è importante che anche i clienti lavorino così."

Edge9: è da diverso tempo che è possibile eseguire Linux sui mainframe. Pensi che ciò faccia una differenza per le aziende?

Goude: "è una possibilità che c'è da un po', ma per diverso tempo non abbiamo visto un forte interesse da parte dei clienti. Le cose però stanno cambiando, in particolare in Europa, ma sono sicura che accadrà anche negli altri mercati. Riguarda l'ESG ["environmental, social and corporate governance": parametri che vengono considerati quando si effettuano investimenti, e di conseguenza obiettivi che le aziende si pongono per quanto riguarda i temi ambientali, sociali e di gestione responsabile] e la sostenibilità. Usare Linux rende la piattaforma più efficiente dal punto di vista energetico e ciò ha scatenato un'ondata di interesse da parte delle aziende. Proprio questa primavera c'è stato un caso di studio: il porto di Barcellona ha usato i mainframe Linux One per consolidare le proprie applicazioni e ottenere migliori risultati ambientali. Ovviamente l'altro aspetto è quello delle competenze, per cui ci sono già competenze Linux altrove e ciò rende più facile la gestione dei mainframe."

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