IBM Global AI Adoption Index 2021: la pandemia ha accelerato l'adozione dell'intelligenza artificiale tra le aziende europee

IBM Global AI Adoption Index 2021: la pandemia ha accelerato l'adozione dell'intelligenza artificiale tra le aziende europee

Per il 72% delle imprese intervistate nella ricerca IBM, la componente principale per l'adozione dell'AI è potersi fidare dei risultati ottenuti, un fattore cruciale che aziende e clienti devono considerare nell'elaborare le loro strategie

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Innovazione
IBM
 

In una recentissima ricerca IBM ha analizzato lo "stato dell'arte" nell'adozione dell'intelligenza artificiale da parte delle aziende europee contestualmente con l'impatto sulla pervasività di tale tecnologia generato dalla pandemia COVID-19. Lo studio, dal titolo "Global AI Adoption Index 2021", è stato condotto da Morning Consult in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. I risultati ottenuti hanno evidenziato come più di un terzo (36%) dei professionisti IT abbiano notato, come conseguenza diretta della pandemia, un'accelerazione della propria azienda verso il rollout dell'AI. Solo il 27%, però, ritiene che la propria azienda abbia realmente impegnato l'AI per il proprio business. Un altro 44% dei partecipanti alla ricerca ritiene che la propria azienda stia attivamente esplorando l'uso dell'AI.

Il 43% degli intervistati ha affermato che, nel processo di valutazione del fornitore di soluzioni/tecnologie basate sull'AI, l'elemento principale che ne ha definito la scelta sia stata la capacità di questa tecnologia evoluta di automatizzare i processi, in modo da favorire e rafforzare il lavoro a valore aggiunto. A causa della pandemia COVID-19, inoltre, il 34% dei professionisti IT europei ha scelto di usare, come supporto per la produttività dei dipendenti, software o strumenti di automazione. Infine, il 35% ritiene che la propria azienda investirà, nei prossimi dodici mesi, in applicazioni AI off-the-shelf.

Il 72% degli intervistati che hanno già investito nell'AI, ritengono che il principale motivo di interesse e preoccupazione sia la necessità di generare fiducia nei risultati aziendali. Il 57% di loro ha anche sottolineato l'importanza di scegliere un provider di tecnologia con un forte ecosistema di software di terze parti e partner tecnologici.

IBM Watson Assistant

Per l'AI, IBM punta sul suo Watson Assistant

"Le aziende di tutta Europa sono sempre più consapevoli che infondere l'AI e l'automazione nei propri processi aziendali può rendere l'organizzazione più resiliente, un risultato importante in grado di guidare l'accelerazione dell'AI e favorire la sua accettazione da parte di audience più ampie. Tuttavia, permangono alcune riserve che ne limitano la piena fiducia e adozione. Le resistenze legate alla fiducia e alla mancanza di competenze, vanno superate: qualsiasi esitazione rischia di tramutarsi in un vantaggio commerciale per i competitor che hanno già iniziato il proprio viaggio nell'AI. IBM Watson Assistant offre sia il framework etico sia gli strumenti necessari per aiutare le aziende operanti nei settori più svariati a costruire la fiducia nella propria AI", queste sono le considerazioni di Jean-Philippe Desbiolles, Global Vice-President for Data, Cognitive & AI, Global Markets di IBM.

La ricerca commissionata da IBM ha evidenziato come il 38% dei professionisti IT europei stia attualmente usando applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e oltre un quarto (il 26%) ritiene che la propria azienda le adotterà nei prossimi dodici mesi.

Ancora Desbiolles: "Crédit Mutuel, una delle principali banche europee, sta utilizzando le capacità di Natural Language Processing di IBM Watson Assistant per trasformare l'esperienza dei clienti e fornire un valido supporto agli agenti umani, automatizzando le risposte alle richieste online, molto spesso semplici e ripetitive".

Nicolas Thery, Presidente di Crédit Mutuel, ha aggiunto: "Sono tre i principi chiave che hanno guidato il nostro approccio all'AI: il rafforzamento del rapporto tra consulente e cliente, il miglioramento degli strumenti a disposizione dei nostri 35.000 consulenti prima ancora che delle funzionalità dedicate ai clienti, e infine un'architettura IT integrata e sicura".

Global AI Adoption Index 2021

L'importanza di eseguire i progetti di AI ovunque risiedano i dati

Anche se l'AI è sempre ritenuta come una tecnologia rivoluzionaria in grado di trasformare le modalità operative delle aziende, alcuni fattori ancora ne frenano la piena adozione. In particolare, secondo il Global AI Adoption Index 2021, il 38% degli intervistati ha segnalato l'apparente complessità dell'integrazione dell'AI nei sistemi aziendali esistenti, il 33% la mancanza di esperienza o conoscenze, e il 29% la crescente complessità dei dati e l'organizzazione in silos.

Stiamo assistendo, all'interno di ogni processo aziendale, alla proliferazione di dati, e a causa di ciò oltre due terzi dei professionisti IT in Europa, per informare la propria AI, acquisiscono dati da più di venti diverse fonti. Quasi il 90% degli intervistati afferma quanto sia cruciale, per la diffusione di questa tecnologia, la possibilità di eseguire i progetti di AI ovunque risiedano i dati. Comunque sia, è innegabile che l'AI sia sempre più accessibile: per il 41% degli intervistati la crescente accessibilità è stata un elemento determinante e potrà favorire l'uso dell'AI nelle proprie procedure. Per esempio, Lufthansa, la maggiore compagnia aerea tedesca, collabora con IBM per lo sviluppo di una strategia AI con l'obiettivo di migliorare la customer care, favorire il lavoro dei dipendenti e migliorare l'efficienza operativa.

I risultati del Global AI Adoption Index 2021 hanno analizzato l'impiego dell'AI in 5.501 aziende in Cina (500), Francia (500), Germania (500), India (500), Italia (500), America Latina (1.000 tra Brasile, Messico, Colombia, Argentina, Cile, Perù), Singapore (500), Spagna (500), Regno Unito (500) e Stati Uniti (501). Il sondaggio è stato condotto online da Morning Consult che ha interrogato la rete proprietaria di provider online nel mese di aprile 2021. Gli intervistati selezionati ricoprono una posizione di supervisione o input nei processi decisionali relativi all'IT della loro azienda.

Maggiori informazioni riguardo lo studio sono disponibili a questo link.

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