La prima pietra dei computer molecolari è posata all'Università di Yale

di pubblicata il , alle 14:00 nel canale Innovazione La prima pietra dei computer molecolari è posata all'Università di Yale

L'Università di Yale ha mostrato con un primo esempio la fattibilità nella costruzione dei computer molecolari, che usano molecole al posto del silicio usato oggi per creare switch. Un futuro ancora lontano di cui viene posta la prima pietra

 

Un gruppo di ricercatori presso la Yale University afferma di aver costruito un elettrete con una singola molecola e in questo modo ha dimostrato la fattibilità della creazione, in un futuro lontano, di computer molecolari.

Un primo passo verso i computer molecolari grazie all'Università di Yale

Computer molecolari

Oltre alla ricerca sui computer quantistici, procede in vari ambiti anche quella su materiali alternativi al silicio per costruire computer tradizionali. Una delle possibili strade è quella dei cosiddetti computer molecolari, ovvero computer che sfruttano proprietà di specifiche molecole per creare switch con proprietà simili a quelli realizzati oggigiorno con il silicio.

La ricerca dell'Università di Yale si è svolta intorno al gadolinio, metallo del gruppo delle terre rare con particolari proprietà magnetiche e paramagnetiche che lo rendono, ad esempio, ideale per essere utilizzato come mezzo di contrasto nelle tomografie a risonanza magnetica.

I ricercatori hanno inserito un atomo di gadolinio all'interno di un icosaedro di carbonio al quale è stato poi applicato un campo elettrico. Il risultato è stato che questo modulo si è comportato come un elettrete, ovvero un materiale elettrico con una carica elettrica semipermanente. Il modulo pare avere due stati di polarizzazione, mostrando in questo modo che è possibile realizzare degli switch molecolari. Secondo i ricercatori, sarebbe possibile costruire delle memorie a partire da questo modulo.

Il vantaggio principale dei computer molecolari è da ricercare nelle dimensioni più ridotte degli switch rispetto a quelli dei computer odierni. Uno dei principali problemi cui andrà incontro l'industria dei semiconduttori è proprio quello della miniaturizzazione, che si scontrerà nel giro di pochi anni con i limiti fisici imposti, tra le altre cose, dalla legge di Joule.

Non si può non evidenziare come veri e propri computer molecolari siano ancora piuttosto lontani. La scoperta dell'Università di Yale non è che un primo, timido passo in questa direzione, che richiederà ancora diversi anni (se non decenni!) per portare a computer funzionanti e in grado di rimpiazzare i dispositivi oggi in uso basati sul silicio.

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